sabato 16 maggio 2020

#reviewparty Recensione in anteprima "Che nessuno s'innamori" di Paola Russo


Cari romantici, Silva Zenati ha letto in anteprima "Che nessuno s'innamori" di Paola Russo, un contemporary romance edito Words Edizioni.

Titolo: Che nessuno s'innamori
Autrice: Paola Russo
Genere: Contemporary romance
Editore: Words Edizioni
Per acquistarlo → Che nessuno s'innamori

to be continued...

SINOSSI
Dinamica, solare, fanatica del risparmio tendente pericolosamente al tirchio: Virginia Johnson è una 28enne di Greenfield trapiantata a Boston, dove dirige un prestigioso atelier. Una sera, per caso, incontra il ricco imprenditore Dorian Gregory e, per una serie di coincidenze, gli salva la vita. Due mesi dopo l'uomo si presenta da lei offrendosi di ricompensarla generosamente, anche se intende farlo alle sue condizioni. Mentre Virginia pensa a come sfruttare quella opportunità, lei e Dorian iniziano una strana amicizia fatta di sarcasmo, occhiatacce alla Clint Eastwood, un finto fidanzamento e… stranissime lezioni di sesso.

RECENSIONE

Virginia vive a Boston dove lavora in un atelier per signora. È una ragazza intelligente, attraente, grande lavoratrice e con un'ottima mente organizzativa. Dal punto di vista lavorativo non ha alcun problema. Il settore delle relazioni, invece, è pieno di complicazioni, a partire dal suo rapporto con la famiglia d'origine, a quello con la sua migliore amica per finire a quello, super complicato, con gli uomini. Avrà bisogno di qualcuno che le insegni alcune  regole base per riuscire ad aver maggior fiducia in se stessa per capire al mondo chi è e cosa vuole dalla vita.
L'elemento più interessante di questo romanzo è, secondo me, il carattere della protagonista, Virginia, intelligente, pungente, diretta nell'esprimere pareri assolutamente discordanti con quelli della persona con cui interloquisce, spiritosa, insomma una persona molto interessante che interiormente porta ferite profonde che non è in alcun modo disposta a condividere. Mi è piaciuta molto, forse perché mi ci sono rispecchiata parecchio.
Invece ho trovato pochissimo attraente il personaggio maschile anche se descritto come stra-bello ma che, a mio avviso, ha troppe assonanze con il Christian Grey di jamesiana memoria. Partendo dal nome, Dorian Gregory, anche lui è un “maniaco del controllo”, dicitura che rimanda immediatamente al cinquanta volte sfumato (trovare un sinonimo sarebbe un'ottima idea, secondo me),  anche lui stila una lista di cose da fare rassicurando “puoi tirarti indietro quando vuoi”, anche a lui succede che la cameriera del ristorante  non riesca a staccargli gli occhi di dosso, tanto è bello, anche lui parla poco, in modo perentorio e ama dare ordini, e in fine la fa trasferire a casa sua.

Incrociando i suoi occhi, Virginia rimase impietrita: non aveva visto in vita sua un uomo così attraente o con uno sguardo tanto penetrante e intenso. Il suo profumo, delicato ed elegante le arrivò alle narici un istante dopo.

Il romanzo è scritto con narratore esterno, al tempo passato e i capitoli si susseguono in normale ordine temporale. La scrittura è scorrevole, con un buon andamento dato dalla mancanza di descrizioni troppo particolareggiate o noiose. 

Desiderava solo essere lasciata in pace ma Dorian sembrava non volerle dare tregua.
«Virginia!» insistette lui, risoluto
«Sono ancora vergine!»
Dorian allentò all'istante la presa.
«Cosa?» chiese allibito
«Ho detto che sono vergine» ripeté Virginia biascicando le parole tra i denti.

E vengo a un aspetto che mi è parso tirato un po' per i capelli: che la protagonista possa avere problemi nelle relazioni  sessuali con gli uomini dovute a rigida educazione, traumi o quant'altro, va bene, ma che gli uomini che l'hanno frequentata siano tutti fuggiti alla scoperta della sua verginità e dell'assenza di esperienza sessuale mi pare un po' esagerato. Di lì a trasformare il super bello e super esperto Dorian in un maestro che in dieci (anzi nove) giorni di “training sessuale” trasformi l'anziana vergine tremante in una fantasiosa donna disinibita, il passo è breve ma anche surreale, troppo surreale, a mio avviso. Mi è parso di entrare nella versione ultramoderna della favola della bella addormentata risvegliata dal famoso bacio dell'altrettanto famoso principe, solo che in questa versione il bacio è sviluppato e diluito in lezioni quotidiane che l'autrice ci descrive nei particolari.
Gli altri personaggi sono funzionali alla vicenda centrale, dall'amica di lei simpatica e maternamente prepotente, all'amico di lui in sostanza, speculare, alla cattivissima cugina di lei, Scarlett, che mi ha ricordato l'invidiosa e rancorosa strega della favola.

Scarlett rise «Certo, come no. Le persone come te e mia cugina mi fanno ridere. Non saprei dire chi dei due è il più patetico. Ma una cosa è certa: siete la coppia meno credibile che si sia mai vista in giro. A fine giornata tutti capiranno che il vostro è solo un ridicolo bluff e questo renderà il giorno del mio matrimonio ancora più bello».

In definitiva non posso dare un giudizio interamente negativo, ma nemmeno del tutto positivo. Per me, questo romanzo rimane in quel limbo dei libri che non suscitano grandi emozioni ma si leggono fino alla fine perché hanno un buon ritmo.
Buona lettura!
Piacevole
Alla prossima, Silva Zenati.
Il team di Passion For Books. ♥

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