lunedì 25 maggio 2020

Recensione "La maledizione di Timber Manor" di F.E. Feeley Jr.

Cari romantici, Luisa Diana ha letto "La maledizione di Timber Manor" di F.E. Feeley Jr., primo volume della serie Memorie delle ombre umane, un horror edito Triskell Edizioni.

Titolo: La maledizione di Timber Manor
Autore: F.E. Feeley Jr.
Genere: Horror
Editore: Triskell Edizioni
Per acquistarlo → La maledizione di Timber Manor

to be continued...

SINOSSI
Mentre è ancora in lutto per la perdita dei suoi genitori, Daniel Donnelly riceve la chiamata inaspettata di una zia che non ha mai incontrato e che, di punto in bianco, gli affida il controllo della fortuna di famiglia e della tenuta dei Donnelly, Timber Manor. Anche se suo padre lo aveva sempre tenuto all’oscuro del passato del loro nome, la curiosità e il bisogno di ritrovare la sua famiglia portano Daniel a fare un tuffo nel passato.
Nascosta in un’area remota del nord-ovest, nel corso degli anni Timber Manor è diventata un luogo silenzioso. Le sue camere vuote ospitano solo vecchi mobili coperti da teli bianchi e impolverati. Quando Daniel arriva e sua zia avvia il restauro della casa in suo onore, strani avvenimenti iniziano a scuotere la quiete della magione. Daniel viene perseguitato da incubi e ricordi che non sono i suoi. Tornata in vita con tutte le tragedie del suo passato, Timber Manor minaccia di schiacciarlo sotto il peso della sua storia.
Lo sceriffo Hale Davis è cresciuto lavorando nella tenuta dei Donnelly. Nel vedere Daniel in difficoltà, giura di proteggere l’uomo che ha catturato il suo cuore e di aiutarlo a svelare il mistero che si cela dietro alla maledizione e a confrontarsi con il passato: non c’è in gioco solo la vita di Daniel, ma anche la salvezza della sua famiglia.

RECENSIONE

Prima di quella telefonata ero uno studente universitario pronto a conquistare il mondo, con il mio sorriso vincente, un corpo da mozzare il fiato, capelli volutamente mossi e disordinati e una bella laurea.

Lui è Daniel e dopo questa breve descrizione di se stesso mi sono lasciata trasportare a continuare la lettura, solo che man mano che andavo avanti mi sono sentita prendere dallo stesso terrore che ha invaso il cuore del nostro protagonista fin da subito, saranno state le scene, sarà stata l’immaginazione, ma più di una volta mi sono ritratta dal terminare la lettura.
L’horror non è un genere che prediligo ma, convinta che tutti debbano avere la propria occasione, ho continuato e giunta alla fine ribadisco che se il genere non è proprio nelle corde del lettore, allora è bene non esprimersi, si corre il rischio di fare critiche negative senza dare il gusto merito a chi si è speso tanto nella stesura di una storia in cui credeva tanto.
Quindi pur rimanendo dell’idea che questo romanzo non mi ha preso come mi è accaduto con altri letti, reputo corretto dire che gli amanti dell’horror apprezzeranno appieno questa storia, io posso rimarcare che è stato scritto bene, che i dettagli non sono mancati, che le descrizioni sono state ben delineate, che l’autore è stato bravo nel suo stile chiaro e diretto.
Ed è per questo che pur non di mio gradimento dico che è una bella storia.

«Buongiorno, Danny!»
Resistetti all’impulso di tirargli in testa il vaso decorato che avevo accanto. Dio, quanto è bello. Non portava l’uniforme, ma un paio di jeans, stivali e camicia di flanella, ben tirata sulle spalle larghe. Aveva i capelli neri, la sera prima non li avevo visti, e il suo volto era perfetto, tranne che per una cicatrice sul labbro superiore. Ovviamente portava i capelli corti per via del lavoro, ma non erano completamente piatti. Incrociò le braccia sul petto e si appoggiò alla porta, gli occhi verdi scintillanti di buon umore.

Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Luisa Diana.
Il team di Passion For Books. ♥

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