martedì 26 maggio 2020

Recensione "La casa delle voci" di Donato Carrisi

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "La casa delle voci" di Donato Carrisi, un thriller edito Longanesi.

Titolo: La casa delle voci
Autore: Donato Carrisi
Genere: Thriller
Editore: Longanesi
Per acquistarlo → La casa delle voci

to be continued...

SINOSSI

Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà.
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l’assassina è proprio lei.

RECENSIONE
Cari romantici, ho letto "La casa delle voci" di Donato Carrisi e sono qui per parlarvene. Pietro Geber è uno psicologo specializzato dell'ipnosi dei bambini. Egli sa scavare a fondo nella psiche dei più piccoli, fino a rivelarne i dettagli più oscuri. All'improvviso, una chiamata lo catapulta nella vita misteriosa di una certa Hanna Hall, in visita a Firenze dall'Australia per sottoporsi a delle sedute con lui. Hanna Hall, però, non è una bambina, bensì una donna adulta, i cui ricordi raccontano di un omicidio e di una casa delle voci. Prima di rendersene conto, verrà trascinato negli abissi della psiche della nuova paziente e lui stesso si sentirà in pericolo. Eppure, solo lui, l'addormentatore di bambini, potrà risolvere l'intricato enigma.
"«A volte possediamo tutti gli elementi per conoscere la verità, solo che non vogliamo davvero saperla»"

Il libro è così scorrevole che quasi non mi rendevo conto delle pagine che volavano. Il buon linguaggio, i dialoghi significativi, le descrizioni corte ma d'effetto rendono lo stile costantemente dinamico e interessante. C'è un climax palpabile, che porta il lettore sulle montagne russe. La narrazione è in alcuni capitoli in terza persona, in altri in prima. Ci vengono mostrati i punti di vista di Pietro Geber e di Hanna Hall, i due protagonisti che spiccano per la loro apparente diversità: lei trasandata e confusa, lui sicuro di sé e delle sue doti. Ben presto, Geber si accorgerà che qualcosa li accomuna. I personaggi sono ben descritti, misteriosi, cupi. Indagare la loro psiche è stato un viaggio bellissimo.
"Con i bambini non è mai facile, lo sai bene anche tu. Soprattutto è difficile convincerli a fidarsi di un adulto quando gli adulti sono proprio i mostri da cui devono guardarsi..."

La storia è sorprendente. Già dalle prime pagine mi sono addentrata in uno scenario originale, al limite tra reale e sovrannaturale. Gli elementi paranormali rendono l'atmosfera densa di inquietudine. Più andavo avanti con la lettura e più mi sentivo coinvolta, come se fossi anche io parte della vicenda. Le pagine mi risucchiavano all'interno di una storia complessa e agghiacciante. Sarà che quando ci sono di mezzo i bambini, tutti noi diventiamo più sensibili, ma ci sono scenari che sono veramente da brivido. Ciò che è reale si fonde con la fantasia, ma c'è qualcosa che ha accumulato il protagonista maschile e la sottoscritta: la consapevolezza che un fondo di verità c'è sempre. Ho seguito passo dopo passo i ragionamenti di Geber, mi sono affezionata a lui, alle sue paure, alle sue debolezze. Egli appare incredibilmente umano, con pregi, difetti e segreti. Hanna Hall è spiazzante, un personaggio potente e disarmante. Le emozioni che ho provato leggendo questo romanzo sono indescrivibili. Era da tempo che non leggevo qualcosa di così forte e avvincente. Mi ha coinvolta, travolta, rapita. Il finale mette ogni tessera del puzzle al proprio posto. Dopo averlo terminato, l'eco di quella conclusione ancora rimbomba nella mia mente. Le tematiche affrontate sono innumerevoli. Si parla di problemi psicologici legati all'infanzia, ai traumi, ai disturbi mentali; di disperazione, di amore, di fantasia e realtà. Il fulcro sono i bambini, bambini piccoli, i bambini che crescono e che rimangono imprigionati dentro ai corpi degli adulti. I bambini che dopo tanti anni ancora attendono qualcuno che ascolti la loro voce. Il messaggio che ho colto lo può riassumere una citazione che riecheggia nel corso del libro; una frase che contiene una pura e spaventosa realtà:
"Per un bambino la famiglia è il posto più sicuro della terra. Oppure, il più pericoloso."

"La casa delle voci" è sensazionale, stupefacente, mozzafiato. Donato Carrisi regala a chi legge una storia originale, cruda e avvincente. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere. È stata una lettura capace di farmi volare lontano, dentro uno scenario fatto di ombre e di misteri. Mi è piaciuto così tanto che non lo scorderò facilmente. Per me, è semplicemente indimenticabile.
"Nessuno vuole veramente ascoltare ciò che hanno da dire i bambini."

Buona lettura!

Indimenticabile
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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