Recensione "In difesa di Jacob" di William Landay

Cari romantici, Ersilia Facciolo ha letto "In difesa di Jacob" di William Landay, un thriller appartenente alla collana TimeCrime edito Fanucci Editore.

Titolo: In difesa di Jacob
Autrice: William Landay
Genere: Thriller
Editore: TimeCrime di Fanucci Editore
Per acquistarlo → In difesa di Jacob

to be continued...

SINOSSI

Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha davanti a sé una carriera sicura. Sa bene cosa può nascondere la vita di una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è un’esistenza serena e l’amore per la moglie e il figlio non ha limiti. Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia. Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un bambino, viene indagato per omicidio. Un suo compagno di classe è stato accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni. Il ragazzo proclama la propria innocenza e Andy gli crede. Ma c’è qualcosa che non torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa fosse sfuggito
all’attenzione di Andy? E se i quattordici anni di vita del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente? E se Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?

RECENSIONE

Cosa succede quando sei il vice procuratore distrettuale della tua città e ti affidano l’omicidio di un quattordicenne, compagno di scuola di tuo figlio, in cui l’unico sospettato è proprio tuo figlio? Questo thriller è la storia di Andrew, Laurie e Jacob; dei loro sentimenti, dei loro dubbi, delle loro paure e dei loro segreti. È Andrew stesso che ci racconta i fatti, in modo analitico, dettagliato, minuzioso, facendoci entrare nel processo, in quello che successe prima e soprattutto in quello che successe dopo. Ci sono due tempi nel libro, un presente e un passato, tutti raccontati in prima persona da Andrew. Facendo a pezzi, capitolo dopo capitolo, l’inaffidabilità dei processi.

“La bugia colossale del sistema giudiziario penale, l’idea che possiamo stabilire la verità in modo attendibile chi è colpevole e chi no, è costruita su quest’ammissione madornale: i giudici e gli avvocati non sono in grado di stabilire la verità più di quanto non lo sia una dozzina di cretini scelti a caso dalla strada”

Ma forse l’unica pecca di Andrew è il non voler vedere la verità. È disposto a tutto pur di difendere suo figlio. Anche, nonostante tutto quello che poi ha scoperto sul figlio.

“Sembra considerare le altre persone non solo meno importanti di lui, ma anche meno umane. Senza empatia.”

L’autore con questo thriller ci parla di famiglia e di come, dopo che un dubbio si insinua nella loro vita tranquilla, lentamente e inesorabilmente, comincia a ridursi in pezzi.

Non è solo un ottimo thriller, ma anche una storia d’amore tra un padre e un figlio.
Personalmente ho provato disperazione e senso di colpa, come un brivido nel cercare di capire cosa si nascondesse nei cuori dei propri figli. Empatia e solidarietà soprattutto per la madre. Lo consiglio a chi ha voglia di un thriller un po’ diverso, con una storia più intima. Buona lettura!

Magnifico

Alla prossima, Ersilia Facciolo.

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