lunedì 27 gennaio 2020

Recensione "La scelta di Josefine" di Doug Gold

Cari romantici, Ilina ha letto "La scelta di Josefine" di Doug Gold, un romanzo storico edito Newton Compton Editori.

Titolo: La scelta di Josefine
Autore: Doug Gold
Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → La scelta di Josefine

to be continued...

SINOSSI
Dopo l’arresto e la tortura dei fratelli da parte dei nazisti, Josefine Lobnik decide di unirsi ai partigiani e combattere per la liberazione della Slovenia. Se questo significa aiutare gli inglesi e gli Alleati, è ben felice di dare il suo contributo. Quando assiste all’esecuzione sommaria di venti innocenti nella piazza della città di Maribor, Josefine teme che la stessa sorte possa essere toccata anche a uno dei suoi fratelli, di cui non ha più notizie. E così prende una decisione coraggiosa: avvicinarsi al campo di lavoro per chiedere notizie a un prigioniero. Quando lo portano al campo Stalag XVIII-D, vicino a Maribor, Bruce Murray promette a sé stesso che farà tutto il possibile per sabotare i tedeschi e scappare. Mentre passeggia lungo la recinzione, una domenica mattina, una giovane donna gli consegna un biglietto. È l’inizio di un grande amore, nato nell’ora più buia della storia europea, e destinato a durare per sempre. 

RECENSIONE
La scelta di Josefine” di Doug Gold è un romanzo storico che ci riporta in una realtà che attraverso le immagini televisive, i libri di storia, o addirittura i racconti riluttanti dei nostri nonni conosciamo troppo bene.
Stalag XVIII-D, 15 febbraio 1942. Una data e un luogo che Josefine Lobnik e Bruce Murray porteranno sempre impressi nei loro cuori. Un incontro casuale, un bigliettino scambiato attraverso una recinzione di filo spinato legherà per sempre i loro destini. Dovranno riuscire a sopravvivere alla guerra prima, e a tutta la burocrazia internazionale poi, per poter stare insieme.

“Possibile che tutti i nostri sacrifici siano stati vani? Riuscirai mai a ottenere il permesso di uscire dal paese?”, si lamentava Bruce. Dopo aver superato gli ostacoli posti da Hitler, da Stalin, dagli infidi collaborazionisti e dai familiari contrari alla loro unione, adesso dovevano scontrarsi pure con l’apparato burocratico e i suoi mille cavilli.”

Con la consapevolezza che sia un romanzo tratto da una storia vera ho letto ogni pagina con i brividi sulla pelle. Non si può non lasciarsi trasportare nell’atmosfera e nell’orrore della seconda guerra mondiale. L’autore attraverso le due voci dei protagonisti ripercorre con dei excursus temporali le atrocità di cui sono stati testimoni Bruce e Josefine e che hanno portato loro a incontrarsi.
Bruce Murray è un giovane ragazzo neozelandese che durante una serata di bagordi con i suoi migliori amici decide di arruolarsi per andare a combattere contro i tedeschi. Una volta raggiunto il campo di battaglia si rende conto però che non è più un gioco e che è tutto molto più complicato di come viene propagandato. A causa di un’infezione provocata da una ferita durante il combattimento, verrà fatto prigioniero di guerra e detenuto nel campo di Maribor, in Slovenia. Ma seppur ferito fisicamente, tenterà in tutti i modi di evadere.
Nel frattempo dall’altra parte del filo spinato c’è una diciannovenne Josefine Lobnik, detta “Pepi” o “Pepica”. Testimone della crudeltà dei nazisti decide di dare il suo contributo nella guerra, diventando la staffetta prima e la guida poi tra i ranghi partigiani. Forte del desiderio di scoprire il destino del suo fratello scomparso Polde si spinge, camuffandosi, oltre i boschi fino a raggiungere il campo dei prigionieri nella speranza di scoprire qualche informazione da qualcuno. È proprio lì con un bigliettino passato attraverso la cortina di ferro, che si intrecciano i destini di Josefine e Bruce.

“Naturalmente, né Bruce Murray né Josefine Lobnik compresero subito l’importanza di quell’incontro fortuito avvenuto davanti alla recinzione di filo spinato dello Stalag XVIII-D. Fino a una manciata di anni prima, i loro mondi erano lontanissimi l’uno dall’altro…geograficamente, politicamente e socialmente.”

Una storia intensa ed emozionante.
Un racconto sulla potenza di un amore e del sacrificio.
Un legame che dà forza e coraggio per lottare contro i soprusi, i tradimenti.
Bruce e Josefine non si sono mai arresi. Nulla avrebbe impedito loro di stare insieme.
Ogni parola in questo lungo percorso smuove le corde del nostro cuore. È un romanzo che entra dentro l’anima.
Bisogna assolutamente leggerlo per scoprire che anche nella distruzione più assoluta ci può essere speranza e bellezza.
Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Ilina.
Il team di Passion For Books. ♥

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