Titolo: La scelta di Josefine
Autore: Doug Gold
Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton Editori
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to be continued...
SINOSSI
Dopo l’arresto e la tortura dei fratelli da parte dei nazisti, Josefine Lobnik decide di unirsi ai partigiani e combattere per la liberazione della Slovenia. Se questo significa aiutare gli inglesi e gli Alleati, è ben felice di dare il suo contributo. Quando assiste all’esecuzione sommaria di venti innocenti nella piazza della città di Maribor, Josefine teme che la stessa sorte possa essere toccata anche a uno dei suoi fratelli, di cui non ha più notizie. E così prende una decisione coraggiosa: avvicinarsi al campo di lavoro per chiedere notizie a un prigioniero. Quando lo portano al campo Stalag XVIII-D, vicino a Maribor, Bruce Murray promette a sé stesso che farà tutto il possibile per sabotare i tedeschi e scappare. Mentre passeggia lungo la recinzione, una domenica mattina, una giovane donna gli consegna un biglietto. È l’inizio di un grande amore, nato nell’ora più buia della storia europea, e destinato a durare per sempre.
RECENSIONE
“La scelta di Josefine” di Doug Gold è un
romanzo storico che ci riporta in una realtà che attraverso le immagini
televisive, i libri di storia, o addirittura i racconti riluttanti dei nostri
nonni conosciamo troppo bene.
Stalag XVIII-D, 15 febbraio 1942. Una data
e un luogo che Josefine Lobnik e Bruce Murray porteranno sempre impressi nei
loro cuori. Un incontro casuale, un bigliettino scambiato attraverso una
recinzione di filo spinato legherà per sempre i loro destini. Dovranno riuscire
a sopravvivere alla guerra prima, e a tutta la burocrazia internazionale poi,
per poter stare insieme.
“Possibile
che tutti i nostri sacrifici siano stati vani? Riuscirai mai a ottenere il
permesso di uscire dal paese?”, si lamentava Bruce. Dopo aver superato gli
ostacoli posti da Hitler, da Stalin, dagli infidi collaborazionisti e dai
familiari contrari alla loro unione, adesso dovevano scontrarsi pure con
l’apparato burocratico e i suoi mille cavilli.”
Con la consapevolezza che sia un romanzo
tratto da una storia vera ho letto ogni pagina con i brividi sulla pelle. Non si
può non lasciarsi trasportare nell’atmosfera e nell’orrore della seconda guerra
mondiale. L’autore attraverso le due voci dei protagonisti ripercorre con dei
excursus temporali le atrocità di cui sono stati testimoni Bruce e Josefine e
che hanno portato loro a incontrarsi.
Bruce Murray è un giovane ragazzo
neozelandese che durante una serata di bagordi con i suoi migliori amici decide
di arruolarsi per andare a combattere contro i tedeschi. Una volta raggiunto il
campo di battaglia si rende conto però che non è più un gioco e che è tutto
molto più complicato di come viene propagandato. A causa di un’infezione provocata
da una ferita durante il combattimento, verrà fatto prigioniero di guerra e detenuto
nel campo di Maribor, in Slovenia. Ma seppur ferito fisicamente, tenterà in
tutti i modi di evadere.
Nel frattempo dall’altra parte del filo
spinato c’è una diciannovenne Josefine Lobnik, detta “Pepi” o “Pepica”.
Testimone della crudeltà dei nazisti decide di dare il suo contributo nella
guerra, diventando la staffetta prima e la guida poi tra i ranghi partigiani.
Forte del desiderio di scoprire il destino del suo fratello scomparso Polde si
spinge, camuffandosi, oltre i boschi fino a raggiungere il campo dei
prigionieri nella speranza di scoprire qualche informazione da qualcuno. È proprio
lì con un bigliettino passato attraverso la cortina di ferro, che si
intrecciano i destini di Josefine e Bruce.
“Naturalmente,
né Bruce Murray né Josefine Lobnik compresero subito l’importanza di
quell’incontro fortuito avvenuto davanti alla recinzione di filo spinato dello
Stalag XVIII-D. Fino a una manciata di anni prima, i loro mondi erano
lontanissimi l’uno dall’altro…geograficamente, politicamente e socialmente.”
Una storia intensa ed emozionante.
Un racconto
sulla potenza di un amore e del sacrificio.
Un legame che dà forza e coraggio
per lottare contro i soprusi, i tradimenti.
Bruce e Josefine non si sono mai
arresi. Nulla avrebbe impedito loro di stare insieme.
Ogni parola in questo
lungo percorso smuove le corde del nostro cuore. È un romanzo che entra dentro
l’anima.
Bisogna assolutamente leggerlo per scoprire che anche nella
distruzione più assoluta ci può essere speranza e bellezza.
Buona lettura!
Magnifico |
Il team di Passion For Books. ♥
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