martedì 21 gennaio 2020

Recensione "Il ladro di tatuaggi" di Alison Belsham

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Il ladro di tatuaggi" di Alison Belsham, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: Il ladro di tatuaggi
Autrice: Alison Belsham
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Il ladro di tatuaggi

to be continued...
SINOSSI
La città di Brighton pullula di vicoli, segreti e sussurri. C’è un intero mondo sommerso che sfugge al controllo della polizia, governato dalle leggi della strada. Nel cuore dell’estate una giovane donna viene ritrovata in fin di vita e, dopo aver trascorso ventiquattro terribili ore di agonia in ospedale, muore in circostanze misteriose. Sul suo corpo è stato lasciato un marchio: un tatuaggio. Quando anche un’altra donna scompare, l’ispettore Francis Sullivan e la sua squadra temono che ci sia un serial killer per le strade della città. Un assassino collegato in modi ancora tutti da chiarire al mondo dei tatuaggi. Ma non appena la polizia identifica un sospetto, Alex Mullins, le cose per Francis si fanno tutt’altro che semplici. Alex, infatti, è il figlio della donna con cui ha un legame molto particolare: Marni, una tatuatrice. Riuscirà a non farsi coinvolgere dai suoi sentimenti per risolvere il caso e fermare l’assassino prima che altre donne muoiano?

RECENSIONE
Cari romantici, ho letto "Il ladro di tatuaggi" di Alison Belsham e sono qui per parlarvene. Francis Sullivan, un detective di Brighton, deve indagare dell'aggressione avvenuta ai danni di una giovane ragazza, Tash, brutalmente ferita: le sue mani e i suoi piedi sono stati bucati, il suo costato sanguina e sulla schiena c'è un messaggio tatuato. L'enigma è già difficile in sé, ma lo diventa ancora di più quando scopre che la vittima è collegata ad Alex Mullins, il figlio di Marni, una tatuatrice che l'aveva aiutato a risolvere il precedente caso, narrato nel primo volume "Il tatuatore". Tra i due c'era del tenero, ma le loro diversità li hanno portati a separarsi. Alex sembra in ogni modo coinvolto nell'aggressione, così Marni cerca di salvare il figlio dalle accuse, mentre Francis si batte per scoprire una verità misteriosa. Si parlerà ben presto di un killer spietato, che tortura le sue vittime e le tatua, lasciando messaggi criptici. A Francis non rimane che buttarsi a capofitto in una ricerca estenuante e che fino alla fine rivelerà inaspettati colpi di scena.
"Quante volte ancora avrebbe dovuto affrontare quell'uomo per proteggere la sua famiglia?"

Ho trovato il libro molto scorrevole. È la classica lettura che fa dire: "Ancora ultimo capitolo e smetto." Poi, però, è difficile riuscire a staccarsi dalle pagine. L'ho trovato coinvolgente e dal ritmo incalzante; la narrazione è in terza persona e mostra vari punti di vista: quello di Francis, di Alex, di Marni, dei vari colleghi del detective e delle vittime. È qualcosa di molto originale, perché solitamente ci sono al massimo tre punti di vista. Questo ci consente di comprendere meglio ciò che accade e i vari POV vengono ben gestiti pur essendo molti. Tra questi ne spicca uno in particolare, che al lettore non è noto. È qualcuno che racconta di un lontano passato, negli anni 90', qualcuno che ha a che fare col colpevole. Questi spezzoni vengono inseriti nella narrazione all'improvviso, cambiando nettamente ambientazione e spiazzando il lettore, che un poco alla volta viene reso a conoscenza di un segreto oscuro. Tra i vari personaggi, ho simpatizzato per Francis. Pensavo che avrei trovato più affascinante Marni, invece non è emersa come mi sarei aspettata. Rimane comunque un bel personaggio, forte e anticonvenzionale. Francis, se in un primo momento, mi è apparso come un uomo tranquillo, successivamente ha dimostrato tutto il suo coraggio e la sua dedizione al lavoro. Un lavoro pericoloso, ma a cui lui si dedica con ogni sua forza. Mi è piaciuto, ma anche gli altri personaggi sono ben definiti. Vengono delineate anche le caratteristiche principali dei personaggi secondari, dunque, nonostante ci siano diverse figure, è impossibile fare confusione.
"Non è lui a essere tanti stanco e ferito. Sei tu."

La storia è originale, intrigante e accattivante. La trama mi aveva incuriosita; prometteva bene. Una volta iniziata la lettura, mi è stato chiaro che questo libro mi avrebbe regalato delle belle emozioni. Infatti, così è stato. Ho seguito passo dopo passo la vicenda, ho pensato a un possibile colpevole e alla complessità dei casi. Dal caos emergevano dettagli e indizi precisi, che alla fine hanno formato un quadro complesso, ma ben spiegato e lineare. Ho provato una buona dose di ansia e di curiosità. Scoprire chi c'era dietro ai delitti era ciò che mi spingeva a leggere, ma, a volte, anche a fermarmi per riflettere e per mettere insieme tutti quei particolari che avrebbero portato alla verità. Il racconto principale riguarda il caso, ma emergono le storie dei protagonisti e le loro vicissitudini. Queste storie secondarie danno un tocco in più alla vicenda, ma in certi casi c'è, a mio avviso, un po' di monotonia. I temi che vengono trattati sono le violenze fisiche e psicologiche, il disturbi psichici, l'ossessione, il pentimento, la sete di giustizia. Ma si parla anche della difficoltà a esporsi, ad amarsi, a lasciarsi alle spalle il passato; altri argomenti riguardano la fine delle relazioni, i tradimenti, la voglia di emergere, il difficile rapporto che spesso si crea tra squadra investigativa e stampa. Insomma, ogni personaggio ha una proprio guerra da combattere, mentre un possibile assassino di giovani ragazze compie atroci torture sulle sue vittime. Diventa una corsa contro il tempo quella che affronta il detective, che indaga nell'attesa del successivo delitto. Il significato profondo di questa lettura non è facile da scovare, ma riguarda il pentimento, i silenzi e i traumi. Quanto l'essere umano può essere condizionato dalla sua storia passata? Come influiscono i traumi infantili e adolescenziali sul cervello umano? Una volta giunta alla conclusione, queste domande mi sono apparse nella mente. È ovvio che l'umano, per natura, è fortemente condizionato dalla propria storia. E quando i traumi incontrano menti già disturbate, fragili, pronte a spezzarsi, ecco che si creano situazioni incredibilmente malate, assurde, spiazzanti.
"«Dio sarà l'unico giudice delle mie azioni.»"
Questo romanzo è il seguito de "Il tatuatore", il thriller di successo che ha dato inizio a queste serie. Se avete intenzione di affrontare entrambe le letture, vi consiglio di partire dal primo, perché nel secondo ci sono molti spoiler e riferimenti del primo; in realtà è un vero e proprio seguito, ad esempio si troverà umil processo del primo caso risolto.
Io non ho letto "Il tatuatore", quindi la mia opinione si basa solo ed esclusivamente sul secondo libro. Insieme, letti uno dopo l'altro, non so che impressione possano dare. Ma non ho trovato alcuna difficoltà nel leggere "Il ladro di tatuaggi", dunque se vorrete leggere solo questo dei due, lo potete fare tranquillamente, con la consapevolezza che letti insieme danno una visione più ampia dei personaggi e delle loro reazioni/relazioni.
"Il ladro di tatuaggi" è mozzafiato; mi ha ricordato il thriller classico, che contiene suspense, inquietudine e un mistero complesso da risolvere. Il ritmo serrato accompagna una lettura che si perde tra passato e presente, che mostra le vite di tanti personaggi realistici, uniti da un'indagine difficile, quasi impossibile. Già, perché questa volta il killer è molto astuto e calcolatore; egli sta ben attento a non lasciarsi alle spalle alcun tipo di indizio che non voglia realmente comunicare alla squadra investigativa. Mi piacciono i misteri da risolvere, i codici, i riferimenti simbolici. Molti thriller sono stati scritti in questa forma criptica, ma questa volta è stato fatto unendo un nuovo elemento chiave: l'arte del tatuaggio. Sono rimasta colpita per l'originalità e per la genialità che ha avuto l'autrice nel progettare una trama così curata, fitta di dettagli minuziosi.
Inoltre, non mancano la dinamicità e l'azione. Attimi mancati, momenti di attesa, seguiti da colpi di scena e da vera azione.
Sono rimasta incollata alle pagine di questa storia, capace di coinvolgere e travolgere.
Consiglio a chi ha letto il primo volume di leggere questo seguito; inoltre consiglio agli amanti del thriller di leggere questo romanzo, perché per me è stata un'esperienza meravigliosa.

"Da qualche parte alle sue spalle, un acuto ronzio metallico si materializzò dal nulla. Aveva già sentito un suono simile in passato. Lo riconobbe, ripensando alla piccola ciliegia che aveva sulla caviglia."

Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Giada Bertone.

Il team di Passion For Books. ♥

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