lunedì 6 gennaio 2020

Recensione "Chiamami Con Il Mio Nome" di Mariangela Camocardi

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Chiamami Con Il Mio Nome" di Mariangela Camocardi, un romanzo storico edito Dri Editore.

Titolo: Chiamami con il mio nome
Autrice: Mariangela Camocardi
Genere: Romanzo Storico
Editore: Dri Editore
Per acquistarlo → Chiamami con il mio nome

to be continued...
SINOSSI
Calais. Francia. 1819.

Deryl Ashley, visconte di Brentwood, si reca a Dover ad accogliere Mabel, la sua promessa sposa, scoprendo che la nave su cui era imbarcata è colata a picco durante una violenta tempesta. Tra i pochi superstiti, fortunatamente, la sua fidanzata... o forse no? A bordo c’erano i baroni Montorsi, genitori di Mabel, e Melissa, la cameriera personale. Chiunque sia, la ragazza sopravvissuta ha perso la memoria a causa dello choc dovuto al naufragio e non ricorda nulla del passato, neppure la propria identità. Chi è dunque, Mabel Montorsi o Melissa Donati? Un interrogativo che non cesserà di opprimerla.
Un amore nascente, una domanda a cui trovare risposta e insidie imprevedibili ostacoleranno i piani del visconte, che si troverà combattuto tra l'onore e il sentimento.

RECENSIONE
Cari lettori, ho letto "Chiamami con il mio nome" di Mariangela Camocardi e sono qui per parlarvene. La famiglia Montorsi parte dell'Italia per far sposare la figlia Mabel con il facoltoso Deryl Ashley. I due sono promessi sposi da sempre per volere delle loro nonne. Quando partono, i facoltosi Montorsi, con la figlia e la serva Melissa, non possono immaginare quanto il mare sarebbe stato inclemente. La nave affonda e alla casa degli Ashley arriva l'unica sopravvissuta: è giovane, bella, incredibilmente somigliante a Mabel, ma con una amnesia post traumatica. Non ricorda niente, neppure la sua identità. Possiede solo il medaglione prezioso che porta al collo e la sua istruzione: due indizi che le affibbiano l'identità di Mabel. In cuor suo lei sa che qualcosa le sfugge, ma non può più dare credito ai suoi pensieri e alla sua coscienza perché Deryl si dimostra un vero gentleman. Giorno dopo giorno la conquista, nonostante i segreti inconfessabili. Quando tutto sembra andare per il meglio, qualcosa sconvolgerà i piani della ragazza, che dovrà affrontare non pochi ostacoli prima di scoprire una verità nascosta da sempre.
"Scoprire la verità su di sé, quel punto, la tentava parecchio, ma la impaurita al tempo stesso."

Ho trovato lo stile fluido e scorrevole; i dialoghi sono brillanti e la penna di Mariangela Camocardi è elegante e coinvolgente. La narrazione in terza persona ci consente una visione onniscente della vicenda, permettendoci così di comprendere svariati punti di vista. Dei personaggi vengono delineati i tratti principali, è facile distinguerli e riconoscerli. Al tempo stesso, però, avrei preferito un approfondimento maggiore per quanto riguarda le figure principali. In generale, posso affermare che siano tutti caratterizzati, a partire da Mabel, una ragazza complessa e impulsiva. Melissa è una giovane amabile, pura, coraggiosa. Deryl è un vero gentiluomo, premuroso e con un'educazione ereditata da sua madre Edwina, una donna intelligente e arguta, ben diversa dalla figlia adottiva Harriet, che inizialmente darà del filo da torcere alla protagonista. Per quanto mi siano piaciuti Melissa e Deryl, ho trovato interessanti anche coloro che rappresentano gli antagonisti. Ognuno di loro ha pulsioni irrazionali che li spingono ad agire nel male, dimostrando successivamente un'indole fragile ed emotiva. Mi sono piaciuti proprio perché vanno scoperti ed indagati un poco alla volta, prima di poterli realmente definire.
"«Uniamo le nostre forze e dimostriamo al destino che non ci arrendiamo ai suoi ignobili tiri mancini.»"

La storia è carina, ha tutti gli elementi per essere coinvolgente: una padrona e una serva, un tragico incidente, la perdita della memoria e una sola identità per due persone. Chi è la vera Mabel? Una premessa assolutamente originale che già dalla trama mi aveva colpita. Nonostante il finale fosse prevedibile, ero curiosa di scoprire come si sarebbe risolta la faccenda. A tenere alta l'attenzione sono una serie di incomprensioni e di sventurati avvenimenti che si susseguono, facendo tanto sperare il lieto fine. I temi che vengono affrontati sono legati all'amnesia, la gelosia, l'inganno, le differenze di ceto, i segreti del passato e, infine, l'amore. È praticamente impossibile non fare il tifo per la coppia in questione, perché fin dal primo istante è chiaro quanto siano compatibili. Due anime gemelle. Niente è scontato: le peripezie che compiono i due non sono poche! Una volta arrivata alla fine, mi sono lasciata andare a un bel sospiro di sollievo. È così coinvolgente che è semplice suggestionarsi e immaginare personaggi, scenari e situazioni. Leggendolo, ho provato tristezza, gioia, sollievo. Un mix di emozioni che mi hanno accompagnata dalla prima all'ultima pagina. Il messaggio che ho colto è che le classi sociali non sono altro che un concetto sbagliato e anarchico. Questa storia tra serva e padrona è la dimostrazione che siamo tutti uguali e che a farci emergere non è la nostra condizione sociale, ma il nostro temperamento. I tempi, oggi, sono cambiati, ma l'invito a vederci tutti come pari nel rispetto reciproco è sempre valido e attuale.
"«Ti ho voluta con una forza che non pensavo di avere...»"

Ammetto di non essere gran lettrice di Regency, un genere che per svariati motivi mi ha sempre messa un po' in difficoltà. I libri che ho letto di questa categoria penso di poterli contare su una mano, ma questa volta la curiosità che mi ha suscitato la trama è stata troppa. Sono contenta di aver avuto la possibilità di leggere questo romanzo, così fresco e vivace. La scrittura dell'autrice è brillante e raffinata, a tratti ricercata, come un buon Regency esige. Ci conduce dritti nelle vite dei nostri protagonisti e ci mostra le loro gioie e i loro dolori. "Chiamami con il mio nome" è originale, appassionante, sensuale, trascinante e brioso. Lo consiglio a coloro che amano gli storici, soprattutto i Regency. Chi ama il genere non può proprio perdersi questa lettura!
"Come supporre che Deryl potesse accendere in lei un piacere piacere così dolce, devastante al punto da farla sciogliere dal desiderio?"

Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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