lunedì 25 novembre 2019

Recensione "Non perdiamoci di vista" di Federica Bosco

Cari romantici, Annalisa Vernazza ha letto "Non perdiamoci di vista" di Federica Bosco, un romanzo edito Garzanti.

Titolo: Non perdiamoci di vista
Autrice: Federica Bosco
Genere: Romanzo
Editore: Garzanti
Per acquistarlo → Non perdiamoci di vista

to be continued...
SINOSSI
«Mi ero ripromessa che sarebbe stato l’ultimo Capodanno che avrei trascorso così, ma poi ne erano passati altri sei e adesso mi sentivo davvero come la povera illusa che continua a esprimere desideri quando vede una stella cadente o sente i rintocchi della mezzanotte.»
È l’ennesimo 31 dicembre, e Benedetta lo trascorre con gli amici della storica compagnia di via Gonzaga, gli stessi amici che, negli anni Ottanta, passavano i pomeriggi seduti sui motorini a fumare e a scambiarsi pettegolezzi, e che ora sono dei quarantenni alle prese con divorzi, figli ingestibili, botulino e sindrome di
Peter Pan.
Ma quello che, a distanza di trent’anni, accomuna ancora quei «ragazzi» è l’aspettativa di un sabato sera diverso dal solito in cui, forse, succederà qualcosa di speciale: un bacio, un incontro, una svolta. Un senso di attesa che non li ha mai abbandonati e che adesso si traduce in un messaggio sul telefonino che tarda ad arrivare. Un messaggio che potrebbe riannodare il filo di un amore che non si è mai spezzato nonostante il tempo e la distanza, che forse era quello giusto e che torna a far battere il cuore nell’era dei social, quando spunte blu, playlist e selfie hanno preso il posto di lettere struggenti, musicassette e foto sbiadite dalle lacrime.
Una nostalgia del passato difficile da lasciare andare perché significherebbe rassegnarsi a un mondo complicato, competitivo e senza punti di riferimento, che niente ha a che vedere con quello scandito dai tramonti e dal suono della chitarra intorno a un falò. Fino al giorno in cui qualcosa cambia davvero. Il sabato diverso dagli altri arriva. L’inatteso accade. La vita sorprende. E allora bisogna trovare il coraggio di abbandonare la scialuppa e avventurarsi a nuoto nel mare della maturità, quella vera.

RECENSIONE
Cari romantici, oggi vi porterò a conoscere Benedetta, la protagonista di Mantova nata dalla meravigliosa penna di Federica Bosco.
Benedetta, quarantasei anni, fisioterapista, separata, due figli in piena adolescenza, ha sempre cercato di essere una madre presente e soprattutto amica dei figli. Frequenta ancora il gruppo di amici delle superiori, che adesso si ritrova alle prese con le più diverse situazioni.
Si ritrova innamorata come una ragazzina del suo primo amore, che ora vive a Londra, e con il quale intrattiene una relazione via telefono che comincia ad andarle stretta.

E nonostante fingessimo indifferenza, nei nostri occhi c’era una luce nostalgica, un velo di tristezza e rassegnazione.  

I figli cominciano a dare segni di irrequietezza, la madre, che vive con lei, a volte sembra più una nemica che un'amica, l'ex-marito viene caricato dalla nuova compagna, i suoi amici sono in crisi proprio come lei, ma sarà da questo momento in poi che finalmente Benedetta, soprannominata Betta, comincerà finalmente a guardarsi dentro e a crescere e a tirare fuori gli attributi.
Scritto in prima persona dalla voce di Betta, Federica Bosco, con la sua scrittura curata, fluida e ironica, ci racconta una storia vera, su un gruppo di adulti che stanno ancora cercando il loro posto nel mondo.
La storia ha come unica protagonista Betta, è lei che da sola regge egregiamente il tutto. I personaggi che l'accompagnano sono perfetti e si amalgamano con lei, sono importanti, ma sono il contorno alla sua evoluzione.

Cercavamo tutti, in un modo o nell’altro, di ingannare il crudele avanzare del tempo, continuando a comportarci come se avessimo ancora tutta la vita davanti piuttosto che alle spalle. E lui ci lasciava fare, guardandoci con tenerezza giocare, come si fa coi bambini nei torridi pomeriggi d’estate, finché non esageravamo e allora veniva a punirci, lasciandoci nudi e atterriti davanti a tutta la nostra fragilità e impotenza.  

Betta ha sempre avuto la testa sulle spalle, è sempre tranquilla, seria, ma non è mai stata completamente matura. Vive il rapporto con i figli in maniera molto conflittuale, vuole essere amica, non come sua madre, che è stata un generale. Ma purtroppo, quando si trova sul campo, capisce che il mestiere di genitore è difficilissimo, giusto e sbagliato non sono poi più così netti. Un nuovo amore sembra darle la felicità, ma arrivando finalmente alla maturazione capisce che lei è più importante, non può correre dietro a personaggi egoisti che chiedono senza mai dare. Grande importanza riveste il suo amico Andrea, che a prima vista sembrava il più bambinone, ma che in realtà mostrava solo una parte di se stesso.

Quella sera mi godetti i ragazzi da sola, senza nessun altro. Io e loro, sereni e tranquilli. Vittoria che indossava la sua nuova tenuta da giovane adulta e Francesco che mi si stava trasformando sotto gli occhi in un ometto, dimagrito, muscoloso, più dritto con la schiena, più sicuro.  

Una storia di rinascita, di presa di coscienza, dai sapori agrodolci, che mi hanno fatto capire che non si finisce mai di crescere e maturare.
Una storia a tratti struggente, ad altri ironica e divertente, ma che potrebbe benissimo essere la storia di ognuno di noi.
Emozionante, trascinante, mai noiosa, è un libro da non lasciarsi scappare, Federica Bosco è un nome, una garanzia.
Buona lettura!

Magnifico
Alla prossima, Annalisa Vernazza.
Il team di Passion For Books. ♥

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