venerdì 27 settembre 2019

Recensione "Lettere d'amore da Montmartre" di Nicolas Barreau

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Lettere d'amore da Montmartre" di Nicolas Barreau, un romanzo edito Feltrinelli.

Titolo: Lettere d'amore da Montmartre
Autore: Nicolas Barreau
Genere: Romanzo
Editore: Feltrinelli
Per acquistarlo → Lettere d'amore da Montmartre

to be continued...

SINOSSI
Dopo la scomparsa della moglie Hélène, Julien Azoulay è inconsolabile. Autore di commedie romantiche di successo, si sente beffato dal destino: come potrà più credere nell’amore se l’amore lo ha tradito? E come continuare a inventare storie a lieto fine se ha il cuore spezzato? Ma la saggia Hélène è riuscita a estorcergli una promessa: dovrà scriverle trentatré lettere, una per ogni anno che ha vissuto.
Così Julien le racconta delle giornate che è costretto ad affrontare. Del nuovo romanzo che non avanza. Di Parigi che senza di lei non ha più la stessa luce. Del loro figlio di quattro anni, che non vuole più avere un papà triste. Della vicina, nonché migliore amica di Hélène, con la sua gatta Zazie.
Hélène è sepolta nel cimitero di Montmartre ed è lì, in uno scomparto segreto ricavato nella lapide, che Julien lascia le sue lettere. Finché, un giorno, spariscono.
Julien non crede ai propri occhi. Non ha raccontato a nessuno dell’ultimo desiderio di Hélène e, cosa ancora più strana, per ogni lettera che scompare si materializza una “risposta”: un sasso a forma di cuore, una poesia di Prévert, dei fiori, due biglietti del cinema per l’Orphée di Cocteau… È davvero possibile che l’amore della sua vita gli mandi un segno dal cielo o qualcuno si sta prendendo gioco di lui? E perché?

RECENSIONE
Ciao romantici, questa volta ho letto "Lettere d'amore da Montmartre" di Nicolas Barreau. Lo scrittore Julian ha perso il suo grande amore e niente è più come prima da quel momento. Senza la sua adorata moglie Hélène, la sua esistenza diventa vuota e triste. Non riesce a scrivere, non esce e fa fatica a prendersi cura del figlioletto Arthur. Hélène, prima di andarsene, gli affida un compito importante: scrivere trentatré lettere indirizzate proprio a lei. Così Julian, un po' titubante, inizia a riportare sulla carta ciò che sente, ciò che fa, ciò che vive. Egli costudisce le lettere in un cassettino segreto nella tomba della moglie, all'interno del cimitero di Montmartre, ma un giorno inaspettatamente le lettere scompaiono per lasciare il posto a diversi oggetti: una pietra a forma di cuore, dei biglietti del cinema, una poesia... Chi è che gli lascia questi messaggi?
"Per un istante mi ha spaventato la consapevolezza di quanto sia sottile la lastra di ghiaccio su cui camminiamo quando leggiamo il nostro cuore a qualcosa di vivo."

Ho trovato la lettura molto fluida, coinvolgente e scorrevole. Le pagine volano veloci una dopo l'altra, facendo incuriosire il lettore dall'inizio alla fine. È ben scritto e la narrazione in prima persona secondo il punto di vista di Julian rende l'intera vicenda più vivida.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati; il protagonista compie una notevole evoluzione nel corso del romanzo. Inizialmente appare sconsolato, triste, totalmente in preda allo sconforto. In un secondo momento, riuscirà nuovamente a sorridere e a vivere. La trasformazione è semplicemente commovente.
"Lo scomparto era vuoto, tutte le lettere erano sparite. E al loro posto c'era un piccolo un cuore di pietra."

La storia è l'insieme di tanti elementi che la rendono unica. Mi è sembrato di essere presente e mi sono sentita impotente all'inizio davanti alla tristezza di Julian. Ho fatto il tifo per lui e ho sperato che riuscisse a superare il suo lutto. Successivamente, la curiosità ha preso il sopravvento perché volevo scoprire chi e cosa ci fossero dietro alle lettere scomparse. Contemporaneamente sono rimasta affascinata dalle ambientazioni così ben descritte da creare immagini nitide nella mia mente. Le descrizioni sono precise, ma mai noiose e fanno assumere alla vicenda un tocco cinematografico. I paesaggi parigini sono il perfetto sfondo per un amore romantico, un amore che si scontra con qualcosa di troppo grande e misterioso: la morte. L'amore può vincere la morte? Gli spunti per riflettere sicuramente non mancano, soprattutto perché vengono affrontati temi molto delicati, come l'amore, il lutto, la morte, la perdita e la mancanza, ma anche la forza di ricominciare e la bellezza di vivere.
"Devi aprire di nuovo alla vita il tuo cuore che è diventato di pietra."

L'amore tra Julian e Hélène è destinato a essere eterno, forte e vero. Mi ha colpita profondamente il fatto che lui riesca ad aprire il suo cuore per accogliere i suoi nuovi sentimenti, senza rinnegare o abbandonare quelli vecchi. Egli dice che il suo cuore può essere abbastanza grande per contenere due grandi amori. Ecco, questo è anche quello che secondo me è il significato del libro: quando qualcuno ci lascia, il dolore è inimmaginabile, ma a un certo punto la vita ti chiama a sé e noi dobbiamo reagire a quel richiamo. Il passato sarà sempre una parte fondamentale per noi, ma dobbiamo fare posto anche per il presente e per il futuro. L'amore non sottrae mai, al massimo si moltiplica. Quest'ultima frase è, a mio avviso, l'essenza del romanzo.
"Perché non siamo mai preparati alla felicità o all'amore. Eppure entrambi sono sempre dietro l'angolo."

Come avrete avuto modo di capire, mi è piaciuto moltissimo questo romanzo, dai toni romantici, drammatici e sentimentali. "Lettere d'amore da Montmartre" è profondo, poetico, toccante. Un perfetto di mix tra emozioni e poesia, in cui spiccano anche momenti di piacevole humor. Il finale è stato bellissimo ed emozionante, non nego che mi ha fatto scendere qualche lacrima. La degna conclusione di un romanzo che per me è stato meraviglioso. Lo consiglio a chi vuole una storia dolce e raffinata, originale ed emozionante. Il suo significato vi conquisterà! Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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