martedì 10 settembre 2019

Recensione "L’eredità di Agneta" di Corina Bomann

Cari romantici, Valentina Murruni ha letto "L’eredità di Agneta" di Corina Bomann, primo volume della serie Le signore di Löwenhof, un romanzo storico edito Giunti Editore.

Titolo: L'eredità di Agneta
Autrice: Corina Bomann
Serie: #1 Le signore di Löwenhof
Genere: Romanzo Storico
Editore: Giunti
Per acquistarlo → L'eredità di Agneta

to be continued...

SINOSSI
Stoccolma, 1913. Dall’ultimo violento litigio con i genitori a Natale, Agneta ha chiuso ogni rapporto con la famiglia di origine, rinunciando al titolo nobiliare di contessa di Löwenhof e trasferendosi in un piccolo appartamento nel quartiere studentesco della capitale. A venticinque anni, il suo sogno non è certo sposarsi con un buon partito, ma studiare per diventare pittrice, lottare per il diritto di voto insieme alle amiche femministe e, soprattutto, vivere liberamente le sue passioni, compresa quella per Michael, aspirante avvocato. Finché una mattina un telegramma le porta una notizia destinata a cambiare completamente il corso della sua vita: il padre e il fratello sono rimasti coinvolti in un incendio, e la madre le chiede di tornare subito a Löwenhof. Inaspettatamente, i verdi prati, i boschi imponenti, i recinti dei cavalli e la bianca villa padronale suscitano in lei una strana malinconia. Ancora non sa che la situazione è molto più grave del previsto e che sarà posta di fronte a una scelta: prendere la guida della tenuta o continuare a inseguire i suoi sogni di libertà. Dilaniata dal dubbio che l’incendio sia stato doloso, tormentata dalla madre che vorrebbe vederla sposata con un aristocratico, Agneta troverà sostegno solo in Max, il giovane amministratore delle scuderie da cui si sente pericolosamente attratta…

RECENSIONE
Oggi vi parlo di "L'eredità di Agneta", primo romanzo della saga "Le signore di Löwenhof" di Corina Bomann. La protagonista di questo romanzo storico è Agneta, una ragazza emancipata che vive a Stoccolma con il fidanzato Michael. Siamo nel 1913 e lei è una delle suffragette, donne che sostengono il femminismo. La sua vita trascorre tranquilla finché non riceve un telegramma che la informa di un incidente avvenuto al padre e al fratello. Da quel giorno, in seguito a una promessa fatta, accetta l'eredità e la gestione della tenuta di famiglia. Ma non è tutto semplice, soprattutto perché il rapporto con la madre è conflittuale e l'unico che sembra capirla è Max, il capostalliere.
"Sentivo incombere su di me qualcosa di imponente, di spaventoso. Qualcosa che avrebbe stravolto la mia vita di sempre, cambiandola in modo irreversibile."

Ho sempre apprezzato quest'autrice perché ha uno stile fluido e le sue storie sono coinvolgenti e ricche di segreti, eppure in questo romanzo non ho trovato il solito trasporto che mi tiene incollata alla storia. Nelle prime pagine la storia è prolissa e lenta, solo verso la fine è un po' più dinamica. Non mi ha lasciato particolari sensazioni, si prova un po' di curiosità nel voler scoprire cosa è accaduto al padre e al fratello, ma a parte questo non mi ha emozionata. Ho apprezzato però la tematica del femminismo che è presente a grandi linee all'interno del romanzo, inoltre Agneta è un bel personaggio: ribelle, ma responsabile, che sa quando ritornare sui suoi passi. Questo è il mio parere personale, perciò vi consiglio di leggere voi stessi il romanzo e farvi una vostra idea sulla storia: potrebbe piacervi! Io intanto attendo gli altri volumi per scoprire cosa ci ha riservato l'autrice. Buona lettura!
Piacevole
Alla prossima, Valentina Murruni.
Il team di Passion For Books. ♥

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