mercoledì 3 aprile 2019

Recensione "Una famiglia colpevole" di Barbara Taylor Sissel

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Una famiglia colpevole" di Barbara Taylor Sissel, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: Una famiglia colpevole
Autrice: Barbara Taylor Sissel
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 2,99€
Copertina flessibile: 12,90€
Copertina rigida: 10,20€
Per acquistarlo → Una famiglia colpevole

to be continued...

SINOSSI
È il peggior incubo di ogni genitore. Una telefonata nel cuore della notte sveglia Sandy: suo figlio Jordan è stato coinvolto in un incidente stradale. La sua auto si è schiantata contro un albero in una strada di campagna. A bordo c’erano anche un’amica e il cugino di Jordan, Travis. Adesso tutti e tre lottano tra la vita e la morte. L’intera famiglia è messa a dura prova. Jenna, la madre di Travis, accusa Jordan – e sua madre Sandy – di aver provocato l’incidente. Mentre i ragazzi sono ancora incoscienti in ospedale, la tensione tra i loro genitori esplode. Antichi rancori e risentimenti, messi a tacere per lunghi anni, tornano a bruciare, alimentando i pettegolezzi in tutta la città. Poco alla volta, intanto, i dettagli dell’incidente cominciano a emergere… Per affrontare il dolore e la verità, è necessario che la famiglia rimanga unita. Ma è possibile dimenticare il passato?

RECENSIONE
Cari romantici, questa volta ho letto "Una famiglia colpevole" di Barbara Taylor Sissel, un thriller che mi ha incuriosita fin dalla trama. Sandy riceve una chiamata nel cuore della notte: suo figlio Jordy ha avuto un incidente stradale. Non era solo: in macchina c'erano anche suo cugino, nonché migliore amico Travis e una ragazza, Michelle. Erano tutti e tre ubriachi. Sandy e sua sorella Jenna vivono un vero incubo dal momento della telefonata. Assistono i loro figli in ospedale e aspettano che si salvino. Uno dei due ce la farà, ma l'inferno non è finito. Sì, perché qualcuno vuole incastrare il ragazzo e accusarlo di aver guidato in stato d'ebbrezza causando l'incidente. Intanto emergono tutti i segreti che da anni venivano taciuti all'interno della famiglia.
"«Come ci si sente ad essere la madre di un mostro?»"

Come sempre, sarò sincera: purtroppo la prima metà del libro non mi è piaciuta. L'ho trovata lenta, monotona, ripetitiva. Dopo la metà c'è stato un notevole miglioramento. Per gran parte della lettura non sono riuscita a entrare in sintonia con lo stile, a mio avviso troppo prolisso, con dettagli e conversazioni che non hanno a che fare con la vicenda vera e propria. È scritto in terza persona e i personaggi principali sono ben caratterizzati. Ci sono poi diversi personaggi secondari, alcuni vengono solo menzionati e mi hanno creato un po' di confusione. Non è stato immediato per me distinguere questi personaggi secondari, ma essendo meno importanti è un fatto perdonabile.
"«E comunque è mio figlio e lo amo. Darei la mia vita per lui, qualunque cosa per tenerlo al sicuro.»"

Protagonista indiscussa è la famiglia, una famiglia che ha delle crepe e dei segreti. Nel momento di crisi massima, questi segreti emergeranno e porteranno ancora più scompiglio. Ma qual è il messaggio vero de "Una famiglia colpevole"?
Secondo me, è che spesso i genitori non si rendono conto dei problemi che vivono i figli adolescenti. Ogni genitore vede nel proprio figlio un essere perfetto ed è realmente così. Però a volte è facile prendere la cattiva strada ed è lì che il genitore deve riconoscere i segnali.
Jordan ha problemi con l'alcool e solo dopo il brutto incidente si riconoscerà questa sua dipendenza. A volte i giovani bevono per "divertirsi" e non si rendono conto di quanto possa essere pericoloso eccedere e poi mettersi alla guida. Quanti incidenti del genere succedono? Di chi è colpa? Dei ragazzi? Dei genitori? Non ci sono risposte a queste domande, ma forse l'autrice voleva ricordare a tutti di noi di stare semplicemente più attenti. Nell'ultima parte il libro mi è piaciuto, è riuscito a toccare le corde della mia anima, ha smosso delle emozioni e mi ha commossa. È forte e diretto. Parla di problemi veri, reali, di incidenti, di morte, ma anche di sopravvivenza e di quanto possa essere difficile anche sopravvivere. Inoltre c'è anche la storia di un amore, quello tra Sandy e suo marito, un amore che deve superare la crisi, i segreti, le bugie, le cose mai dette prima.
C'è anche un'altra relazione importante. Quella tra Sandy e sua sorella Jenna. Due sorelle che si separano, ma che si incontreranno di nuovo, in un finale toccante.
"Sandy guardò Jenna e vide il suo stesso panico riflesso negli occhi della sorella."

L'ultima parte del libro sarebbe da cinque stelle, è davvero bellissima e mozzafiato. Ahimè, non basta. Purtroppo il resto è stato per me difficile da leggere, addirittura in alcuni punti non è stato facile proseguire. Però sono molto felice di averlo fatto perché il finale merita di essere letto. Un libro che fa riflettere per le tematiche affrontate, che ha un forte realismo, che parla dell'incubo che ogni genitore non vorrebbe mai vivere. È reale, crudo, triste. Lancia un messaggio di speranza affinché non avvengano più eventi di questo genere. Nota dolente però per quanto riguarda lo stile usato. Bella la storia, ma con uno stile più fluido, sarebbe stato un romanzo dal potenziale molto più alto. Vi consiglio questa lettura perché è un libro scritto bene e con un messaggio importante. Magari molti di voi riusciranno a entrare maggiormente in sintonia con lo stile usato e a godere appieno della bellezza di questa storia. Personalmente, non ci sono riuscita e mi dispiace moltissimo. Ma sono comunque felice di aver letto "Una famiglia colpevole", che consiglio a coloro che vogliono leggere un libro dal gran finale. Buona lettura!

Piacevole
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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