martedì 5 marzo 2019

Recensione "La nostra famiglia ribelle" di Gaia Rota e Michele Cattaneo

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "La nostra famiglia ribelle" di Gaia Rota e Michele Cattaneo, un romanzo edito Garzanti.

Titolo: La nostra famiglia ribelle
Autrice: Gaia Rota e Michele Cattaneo
Genere: Romanzo
Editore: Garzanti
Ebook: 9,99€
Cartaceo: 14,36€
Per acquistarlo → La nostra famiglia ribelle

to be continued...
SINOSSI
Perché essere felici è una scelta. Ma non una scelta scontata. Perché «ribelle» non è chi cambia le cose decidendo di distruggerle ma, piuttosto, chi cerca di rivoluzionarle in meglio. E questa è una famiglie ribelle.
Che trova sempre il motivo per brindare alla vita, festeggiando ogni piccola cosa bella. Alzando al cielo due bicchieri di birra buona, una spremuta d’arancia e un biberon di latte caldo.
Sentirsi una famiglia significa stare insieme, collezionare ricordi e sensazioni che, quando il sonno non arriva, si trasformano in un soffice cuscino. Significa esserci sempre l’uno per l’altro, al di là del tipo di legame che ci unisce e che, a volte, può non essere di sangue, ma solo di cuore.
Così è stato per Gaia e per Michele, che si sono innamorati e non hanno avuto paura di intraprendere un viaggio a tre, perché con loro c’era Lavinia, la bimba di Gaia, nata da una precedente relazione. Non hanno avuto paura di affrontare i pregiudizi verso una famiglia «diversa», fiera della propria unicità, ma consapevole dell’importanza delle tradizioni. Perché con Lavinia si può girare l’Europa zaino in spalla, ma è sul divano che le coccole hanno il loro vero sapore. Perché Gaia, con una tenda improvvisata in salotto, è capace di creare un mondo magico e Michele ha una soluzione per ogni problema. E la manina di Lavinia è sempre lì, a unirli ancora di più. Conquistare la sua fiducia non è stato facile, per Michele: capricci e musi lunghi sono durati finché Lavinia gli ha permesso di rimboccarle le coperte e farsi chiamare «Mimi». Accanto a Michele, Gaia è riuscita a zittire la vocina che le ricordava i fallimenti passati e ha capito che casa è dove ci si sente davvero sé stessi. Forti di queste certezze, Gaia e Michele hanno intrapreso una nuova avventura con la nascita di Brando, che ha sparigliato le carte rendendo tutto più speciale. Perché essere genitori non significa cambiare sé stessi per i figli, ma lasciarsi accompagnare da loro, giorno dopo giorno, per diventare grandi insieme.


RECENSIONE
“Perché ribelle non è chi cambia le cose decidendo di distruggerle ma chi cerca di rivoluzionarle in meglio.”

Conosciuti sui social come Latendainsalotto, Gaia e Michele sono una coppia da tenere sempre presente come esempio di amore e condivisione, di famiglia rimescolata, di perfetto mix di cuori che si trovano sotto lo stesso tetto.
La storia che c’è in questo libro, in realtà è la loro storia, bellissima nella sua perfetta ordinarietà e commovente nelle attenzioni semplici che danno linfa a una famiglia.

“Quando si è lontani sono le parole ad accorciare le distanze: non ci sono sguardi, abbracci o baci. Solo messaggi e brevi chiamate che ci aiutano a capire che dall’altra parte, qualcuno sta pensando a te.”

È un libro che si legge d’un fiato, senza accorgersene si arriva alla fine e se ne rimane orfani, ma ha di bello che, stavolta, le pagine continuano a vivere nella realtà di tutti i giorni, in persone vere e in un amore reale da seguire su Instagram o sul blog, come la sottoscritta.
Narrato in maniera semplice e coinvolgente, appare come il racconto personale di una storia d’amore direttamente dalla bocca dei protagonisti, un po' come quando con tè e coperta fai quelle lunghe chiamate all’amica del cuore per aggiornarvi sui sentimenti.

“Le rispondo: «Ma lo sai che mi manchi?»”

Scritto a quattro mani dal punto di vista di Gaia, mamma di Lavinia, e Michele, papà Mimi, che insieme hanno dato vita al piccolo Brando. Una vita in famiglia fatta di piccole grandi cose, ambientata a Lecco sull’altro ramo del lago di Como.
Il loro primo incontro, il primo bacio, il primo ti amo in una piazzola di sosta, così come le vicissitudini quotidiane del dopo sposati, sono scritte in maniera intima e per nulla scontato.

“Invece in quella piazzola di sosta avevo appena scoperto che il tempo è un concetto relativo, che l’amore si spiega a parole e che, a Milano, è davvero facile sentirsi innamorati.”

Una storia dolce e delicata, raccontata con garbo, in cui a risaltare è l’amore quotidiano, quello vissuto fra i componenti del nucleo e non quello sbandierato ai venti.
Una storia di rispetto reciproco che dà spunti di riflessione su quanto sia davvero semplice godere delle piccole cose che ci circondano, di una colazione sul tappeto, di un pic nic in macchina o anche di una semplice tenda in salotto con coperta e sedie. Tutto per far sì che a contare davvero possa essere la voglia di stare insieme sempre e ovunque, per dare valore alla vita fatta di attimi e non a quella che aspettiamo che arrivi.
Consigliato a tutti, per una bellissima esperienza di amore e realtà, e specialmente a quegli scettici che non sanno che basta davvero poco per trovare sempre un motivo per brindare alla vita.
Buona lettura!

Magnifico
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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