sabato 16 febbraio 2019

Recensione "Sette giorni perfetti" di Rosie Walsh

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "Sette giorni perfetti" di Rosie Walsh, un romanzo edito Longanesi.

Titolo: Sette giorni perfetti
Autrice: Rosie Walsh
Genere: Romanzo
Editore: Longanesi
Ebook: 11,99€
Cartaceo: 14,36€
Per acquistarlo → Sette giorni perfetti

to be continued...

SINOSSI
Si incontrano per caso in un caldo pomeriggio di giugno alla fermata dell’autobus e fin dal primo momento Sarah e Eddie si piacciono da morire. A quasi quarant’anni e con un divorzio alle spalle, Sarah non si è mai sentita così viva. E le sembra che Eddie la aspettasse da sempre. Così, dopo una settimana perfetta passata insieme, quando Eddie parte per un viaggio fissato molto prima di conoscerla e promette di chiamarla dall’aeroporto, Sarah non ha motivo di dubitare.
Ma quella telefonata non arriva. E non arriva nemmeno il giorno dopo, né gli altri a seguire. Incredula, gli occhi fissi sullo schermo del cellulare che non suona, Sarah si chiede se lui l’abbia semplicemente scaricata o se invece gli sia successo qualcosa di grave.
Dopo giorni di silenzio, mentre tutti gli amici le consigliano di dimenticarlo, Sarah si convince sempre più che ci sia qualcosa dietro l’improvvisa sparizione. Tuttavia le settimane passano e Sarah non sa più darsi spiegazioni. Fino al giorno in cui inaspettatamente scopre di aver avuto sempre ragione. C’è un motivo se Eddie non l’ha più chiamata. Un segreto doloroso che li avvicina e insieme li allontana. L’unica cosa che non si sono detti in quei sette giorni trascorsi insieme…

RECENSIONE

Ho dovuto aspettare qualche ora prima di poter esprimere le sensazioni provate durante questa lettura. Ci sono storie che, anche se belle, si dimenticano facilmente dopo un po' e altre che invece continuano a lungo a solcare la memoria. La storia di Sarah e Eddie è una di queste, una di quelle che difficilmente riesci a mettere da parte arrivando in fondo all’ultima pagina. Il coinvolgimento emozionale è stato notevole ed entrare in una storia completamente non è cosa da poco, è sempre una questione di empatia, col personaggio, con i luoghi o con la maniera di narrare.

“«Non che io mi penta in assoluto della mia scelta, ma se tornassi indietro, non rinuncerei. Non sono convinto che l’amore debba essere come un’esplosione. Non deve essere drammatico o famelico, o avere le qualità che gli hanno attribuito scrittori e musicisti. Ma sono convinto che quando lo sai, lo sai. Io lo sapevo e l’ho lasciato andare senza lottare fino in fondo, e non me lo perdonerò mai.»”

In questo libro io sono stata Sarah, ho sentito ciò che ha sentito lei e immaginato ciò che lei ha immaginato. Come me, sicuramente tante che leggeranno la sua storia vi si riconosceranno, nei gesti o nei pensieri. In fondo chi nella propria vita non è mai stata almeno una volta Sarah, chi non ha mai aspettato struggendosi per una telefonata che non arrivava o un messaggio visualizzato a cui nessuno rispondeva, chiedendosi dove avessimo sbagliato o cosa avessimo detto per allontanare l’altro. Colpevolizzandoci magari, vergognandoci anche, ma mai ammettendo che potesse essere una decisione consapevole dell’altra persona. Perché chi, almeno una volta, non si è aggrappato all’inverosimile ipotesi di una morte improvvisa tale da impedire un messaggio o un rapimento alieno che ne giustificasse il silenzio di notizie. Tutto pur di non ammettere a noi stesse che forse, semplicemente, l’altra persona aveva cambiato idea. La storia di Sarah e Eddie fa proprio questo, ti proietta in una consapevolezza dei propri limiti e nell’inevitabile presa di coscienza che non tutto dipende da noi.

“Avevo visto diverse amiche fare così. Le avevo guardate con incredulità sostenere che lui aveva il telefono rotto; che aveva una gamba rotta; che doveva essere morto all’insaputa di tutti, dentro un fosso. Insistevano che era stato qualche loro commento sbadato a spaventarlo… le avevo viste calpestare l’orgoglio, fare a pezzi il loro cuore, smarrire la ragione, tutto per un uomo che non le aveva richiamate.”

La loro storia è quella di un incontro casuale, tra due quasi quarantenni, che sfocia in un coinvolgimento potente che li tiene legati per sette giorni, durante i quali tutto si annulla e tutto si sana. I loro trascorsi personali, i loro dispiaceri e le loro vite si mettono in stand-by. In questi sette giorni si liberano delle loro maschere dietro le quali celano il loro passato, ma non completamente perché qualcosa è rimandato a quando si rivedranno al ritorno di lui. Alla fine della settimana infatti Eddie parte per una vacanza precedentemente programmata e da lì il calvario dell’attesa di Sarah ha inizio.
Oltre che una storia d’amore è una storia di attesa, di ricerca, di segreti taciuti e di redenzione. Impossibile entrare nel vivo dei particolari senza rovinare le sorprese che si celano a ogni capitolo. Questo libro va letto e va assaporato pagina dopo pagina. Sono stata tentata di accelerare la lettura tanta era la voglia di capire che fine avesse fatto Eddie, contemporaneamente con la paura di scoprirlo troppo presto.

“Perché nessuno dice che «cuore spezzato» non è una metafora?”

Ho fatto mille congetture durante questo viaggio e mai sono arrivata vicina alla soluzione, l’ho intravista, ma l’autrice è stata brava a tenere sempre viva la curiosità e il mistero.
Sempre in bilico tra una storia d’amore e un segreto da scoprire, l’autrice ci fa guardare dentro la nostra personale paura, quella del non sapere perché siamo state abbandonate.
Verso la metà della storia non capivo cosa mi appannasse la vista e mi rendesse difficoltoso continuare a leggere chiaramente, poi mi sono accorta che le lacrime scendevano silenziose già da un po' e da lì ho percepito lo struggimento della protagonista ancora più vividamente.
È scritto benissimo, con un’ottima traduzione. Privo di refusi ed errori questo romanzo è stato una lettura fluida e accattivante. Diviso in tre parti, scritte in prima persona, di cui due dal punto di vista di Sarah e l’ultima dal punto di vista di Eddie.
Tutto intervallato da brani di lettere scritti ad altri personaggi delle quali non svelerò di più.
Ben strutturati anche i personaggi al contorno, Tommy, Jo e Alan, gli amici dei due protagonisti, i genitori di entrambi, il nonno e perfino il piccolo Rudy, ognuno con uno spessore e un contributo ben studiato da apportare alla storia.
Impossibile non consigliarne la lettura a tutti e augurare di entrare nella loro storia immergendosi interamente.
Una storia davvero indimenticabile!
Buona lettura.

Indimenticabile
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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