venerdì 22 febbraio 2019

Recensione "La vittima silenziosa" di Caroline Mitchell

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "La vittima silenziosa" di Caroline Mitchell, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: La vittima silenziosa
Autrice: Caroline Mitchell
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 1,99€
Copertina rigida: 10,20€
Copertina flessibile: 12,90€
Per acquistarlo → La vittima silenziosa

to be continued...

SINOSSI
Emma è una moglie attenta, una madre amorevole e… un’assassina, seppure involontaria. Per anni ha tenuto nascosto il corpo senza vita del suo insegnante che, quando era solo una ragazzina, l’aveva sedotta. È un segreto che avrebbe dovuto rimanere sepolto per sempre, ma la promozione inaspettata di Alex, il marito di Emma, cambia tutto. Possono finalmente trasferirsi in una casa più grande con il loro bambino. Questo significa che Emma non può lasciare la vecchia casa senza essere sicura di aver distrutto ogni prova. Ed è così che raggiunge il giardino, con l’intenzione di disseppellire il cadavere e sbarazzarsene una volta per tutte. Quello che non può sapere è che, nel punto in cui avrebbe dovuto trovarsi il corpo, non c’è più nulla. Qualcuno deve averlo trovato. Sconvolta, Emma confessa tutto al marito. Ma è solo l’inizio dell’incubo. Perché Alex scopre cose di sua moglie che non avrebbe mai potuto immaginare. E che difficilmente riuscirà a dimenticare…

RECENSIONE
Cari romantici, oggi sono qui per parlarvi de "La vittima silenziosa" di Caroline Mitchell. Emma ha un marito, un figlio e un buon lavoro, ma anche un grande segreto: ha ucciso un uomo. Lei che è sempre stata così timida e introversa, così chiusa e sensibile, ha tolto la vita al suo professore, Luke.
Dopo il brutto fatto, si è lasciata il passato alle spalle ed è riuscita a costruirsi una vita quasi normale. Questo finché il marito, Alex, ottiene una promozione e decidono di trasferirsi. Il suo segreto rischia di venire scoperto dagli acquirenti della casa e così decide di eliminare ogni prova rimasta. Ma le prove non ci sono più o, per meglio dire, il corpo è scomparso. Da quel momento l'inferno ricomincia. Qualcuno l'ha trovato? L'ha davvero ucciso lei?
"Non sono una persona cattiva, ma ho fatto una cosa molto cattiva."

Il libro è scritto in prima persona e i capitoli alternano in tre punti di vista: quello di Emma, di Alex e di Luke.
Le narrazioni si svolgono a livello temporale in tre anni: il 2003, il 2013 e il 2017.
I capitoli sono brevi e rendono l'intera lettura molto scorrevole, si legge in poche ore.
È scritto bene e i personaggi sono ben caratterizzati. Emma è una donna fragile e instabile, ha un passato devastante e lotta contro i suoi demoni. Alex è premuroso, sensibile, attento a ogni necessità della sua famiglia. Luke è il misterioso professore, un uomo senza scrupoli.
"Quasi mi dispiaceva per lei. Le sue emozioni erano così nude e spoglie davanti a me."

La storia mi è piaciuta molto, è carica di suspense. Mi sono sentita molto suggestionata, ansia e inquietudine mi hanno accompagnata in questo viaggio.
È un thriller ben riuscito, in cui spicca una connotazione fortemente psicologica. Questo aspetto è secondo me la "colonna portante" dell'intero romanzo. I personaggi, infatti, agiscono sempre a causa della loro psiche, sana o malata che sia.
Emma ha avuto un'infanzia difficile, un'adolescenza burrascosa e anche in età adulta porta con sé i suoi traumi. Soffre di bulimia da quando era una ragazzina, dal momento in cui scopre un modo per mangiare tanto senza ingrassare.
Alex, dal suo canto, mi ha fatto una grande tenerezza, perché si ritrova invischiato in faccende complesse. È un ottimo padre, si preoccupa per il suo bambino e fa di tutto per proteggerlo. Nel libro si parla anche del significato della paternità, essere padre è un ruolo che spesso viene oscurato dalla potenza del ruolo materno. Ma qui si evidenzia quanto siano importanti entrambi. Mi sono sentita connessa con questo personaggio, che rappresenta anche il filo conduttore di razionalità in mezzo al caos. Proprio come lui mi sono addentrata in questa storia senza capirci nulla fino alla fine.
Già, perché è tutto molto confuso. Si arriva a un punto in cui non ci si fida più di nessuno e anche il personaggio più buono potrebbe essere il colpevole.
La domanda che mi sono sempre posta durante la lettura è stata: "Chi è la vera vittima?".
A primo impatto ho pensato ad Alex, che sicuramente è vittima di una situazione straziante, in cui lui fondamentalmente non c'entra niente. Ma cos'è successo in passato? La vittima è Luke? Oppure è Emma? Emma crederà di impazzire, tutti la crederanno fuori di sé, ma alla fine la verità verrà a galla.
"Se il tradimento avesse un odore, sarebbe quello del catrame, quello che ti si incolla in fondo alle scarpe nel caldo di metà estate e ribolle e sibila come se fosse vivo sulla strada."
~
"Era mio figlio, e poteva contare su di me. Non l'avrei mai deluso."

Tra i temi troviamo: i disturbi alimentari, i traumi infantili, gli abusi e soprattutto la manipolazione mentale. La manipolazione mentale ha un potere fortissimo, più di quanto noi possiamo credere e in questo romanzo si capisce perfettamente.
Si parla anche di ossessioni, di malattia mentale, di stalker e di quel confine tra amore sano e amore malato e di come sia facile cedere al secondo.
Si evidenzia anche quanto sia difficile l'età dell'adolescenza. Non si ripeterà mai abbastanza che i ragazzi devono avere un punto di riferimento stabile, che sia un genitore o una sorella, una nonna o una zia. Chiunque, purché sia una persona mentalmente stabile. Emma si è fidata della persona sbagliata e al posto di ricevere aiuto, ha ricevuto ancora più sofferenza. Veniamo ora a ciò che mi ha convinta di meno. Questo libro per me è stato molto bello, quindi mi dispiace ammettere che qualcosa non mi ha convinta fino in fondo. C'è un altro personaggio di spicco, che è quello della sorella di Emma. È una donna energica e positiva, si fa carico di tutto da sola, ha la soluzione a tutto. Sembra quasi troppo perfetta. Ovviamente anche lei ha un profilo psicologico da indagare e capire, non voglio svelarvi nulla, ma c'è stato qualcosa di lei che non me l'ha fatta apprezzare come in un primo momento.
Inoltre avrei voluto un finale più ricco. Alla fine, si scopre la verità e c'è, secondo me, una buona conclusione. Ma avrei voluto qualche dettaglio in più.
Rimane comunque un thriller ben riuscito, piacevolmente inquietante, con una buona suspense da inizio a fine e con una storia originale e unica. Non mancano gli spunti per riflettere.

"E chi avrebbe aiutato me? Volevo soltanto capire. La gente si concentra sulle vittime, ma che ne è dei partner?"
~
"La bulimia era un sostegno su cui potevo contare anche nei momenti peggiori."

Consiglio la lettura de "La vittima silenziosa" agli amanti del thriller psicologico. Non vi pentirete di essere entrati nelle menti dei protagonisti. Buona lettura!


Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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