lunedì 28 gennaio 2019

Recensione in anteprima "Un sogno, un amore e un equivoco" di Federica Cabras

Buongiorno romantici, Silvia Paguni ha letto in anteprima "Un sogno, un amore e un equivoco" di Federica Cabras, un romanzo appartenente alla collana Literary Romance edito PubMe.

Titolo: Un sogno, un amore e un equivoco
Autrice: Federica Cabras
Genere: Romanzo
Collana: Literary Romance
Editore: PubMe
Ebook: 1,99€
Disponibile in Kindle Unlimited
Cartaceo: 13,90€
Per acquistarlo → Un sogno, un amore e un equivoco

to be continued...

SINOSSI
Una buffa ragazza. Il sogno di diventare scrittrice. Il profumo dello zucchero a velo. Quando un equivoco si trasforma in amore. Virginia è una sognatrice. Cammina a un metro da terra eppure inciampa in continuazione. Ha un cuore così grande che alla fine, inevitabilmente, finisce per mettersi nei guai. Perché le bugie hanno le gambe corte, Virginia… lo sai. Dopo essere stata rifiutata a un colloquio di lavoro, quello per cui ha investito tutta se stessa, torna a casa come quel cucciolo abbandonato che trova per strada e lì, nell’appartamento, condiviso con Giada, Susanna e Stefano, il mondo le crolla definitivamente addosso. Complice una serata tra amiche, incontra Giorgio, del quale, il giorno dopo, ricorda ben poco. Ma è proprio lui a trovarle un lavoro in un bar un po’ particolare ed è lì, che Virginia conosce la signora Lai, un’anziana con un terribile peso sul cuore. Grazie ad alcune lettere custodite dalla donna, Virginia scopre una storia d’amore incredibile oltre a un’altra lettera che potrebbe ridare la felicità a qualcuno… Qualcuno che non è poi così distante da lei.

RECENSIONE
Punteggio pieno per questa giovane autrice che racconta una storia originale, fresca e ricca di tanti spunti che riescono a far provare al lettore quasi tutta la gamma delle sensazioni umane.
Si passa dai divertenti escamotage con i coinquilini per la pulizia del bagno, alla discussione triste e appassionata con Claudio, l’amico di una vita, per la rottura del loro rapporto, tutto attraverso la nascita di un amore maturo e la paura di deludere la famiglia per i continui insuccessi lavorativi.

“La guardo, cercando di trasmetterle la mia incredulità. Ma crede davvero che un cane scelga un bagno per fare la pipì? Caso mai il salotto. Il tappeto del salotto, per la precisione. Susanna è così, non ci si può fare nulla, è di una pesantezza assoluta. Studentessa di Giurisprudenza è ossessionata da macchie, sporco e disordine. Ci impone un ordine degno delle migliori accademie militari americane, per quanto riguarda gli spazi comuni…Se entrasse nella mia stanza, probabilmente morirebbe sul colpo.”

Tutto questo condito e arricchito da una storia parallela che si svolge in un’altra epoca e per la quale, da aspirante giornalista, Virginia sente la necessità di scavare. Alla fine della lettura la sensazione predominante è stata quella di aver letto un romanzo/matrioska che, come le bamboline russe, racchiuda in sé la molteplicità di una storia dentro l’altra, e che proprio come la matrioska simboleggia la nostra vita e le personalità che sono celate in ognuno di noi, anche nella storia siano raccontate storie, ricordi, relazioni ed esperienze.  

“Tutto mi scorre davanti agli occhi. Che potere hanno i ricordi. Si insinuano davanti a noi, prepotenti. Li trovi negli occhi, sì, ma è nel cuore che hanno lasciato il solco maggiore. La sera del mio diploma e di quel vestito blu: quanto mi aveva preso in giro. Quella volta che mi ha abbracciato perché, cadendo sull’asfalto, mi sono sbucciata le ginocchia. La notte di Santo Stefano. I tuffi a mare. Le confidenze.”

Scritta correttamente in prima persona dalla voce della protagonista Virginia, narra in maniera fluida e mai tediosa delle vicissitudini di una quasi trentenne alle prese con la ricerca del lavoro dei sogni, quello per cui ha faticato e studiato da una vita e per il quale lotterà con i denti fin dalle prime porte in faccia. Virginia è un personaggio alla Bridget Jones, sbadato, impacciato e casinista, ma non per questo meno amabile e ricco di principi che la rendono subito simpatica al lettore.

“Tento di uscire dalla scena in modo dignitoso, o almeno questo è quello che vorrei. Sposto i capelli dal viso con un movimento elegante, mi giro con grazia, ma inciampo sul filo del telefono; uno scatto fulmineo – non ho proprio il tempo di evitare la disgrazia – e quel capolavoro di tecnologia, bianco smaltato con un ampio display per le videochiamate, cade rovinosamente a terra. Lo osservo terrorizzata, poi – con nonchalance – proseguo.”

Ben descritti anche i personaggi al contorno, specialmente le coinquiline Susanna e Giada, con le loro personalità differenti e tuttavia complementari a quella della protagonista.
Adorabile la descrizione del cagnolino Palla e dell’evolversi dell’affetto e dell’importanza che rivestirà in casa.
Consigliato a tutti coloro i quali cercano una storia lieve e appagante, e a chi disilluso non crede che a trent’anni si possa trovare un “inizio”.
Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

Nessun commento:

Posta un commento