giovedì 27 dicembre 2018

Recensione "Ti va di ballare?" di Jonah Lisa Dyer e Stephen Dyer

Buon pomeriggio romantici, perdonate la nostra assenza, ma in questi giorni tra pranzi e cene non si è capito più niente, e a fine giornata non ci restava altro che rotolare a terra per il troppo cibo mangiato.
Voi come le avete passate le feste? Speriamo bene 😊
A ogni modo, torniamo a noi...
La nostra Simona Migliaccio ci parla di "Ti va di ballare?" di Jonah Lisa Dyer e Stephen Dyer, un romanzo edito Mondadori.

Titolo: Ti va di ballare?
Autrice: Jonah Lisa Dyer e Stephen Dyer
Genere: Romanzo
Editore: Mondadori
Ebook: 8,99€
Cartaceo: 16,10€
Per acquistarlo → Ti va di ballare?

to be continued...
SINOSSI
È una verità universalmente riconosciuta che tutte le figlie prima o poi arrivino alla conclusione che le loro madri sono pazze. Sospettavo da tempo che la mia avesse qualche rotella fuori posto, ma la certezza è arrivata quando ha aggiunto "cane da concorso" alle mie attività di "studentessa" e "atleta", rendendo le mie già impegnatissime giornate una corsa a ostacoli senza fine.
Megan McKnight non è la più femminile e mondana delle ragazze di Dallas. Indossa sempre jeans sbiaditi, vecchie magliette e stivali da cow-boy, compra reggiseni sportivi e slip di cotone in confezioni risparmio. Sfoggia un viso pieno di lentiggini e un'abbronzatura da muratore, porta i capelli sempre raccolti in una coda, ha labbra costantemente screpolate e unghie rovinate e sporche. E poi è totalmente incapace di sbattere le ciglia, truccarsi e flirtare con i ragazzi come fanno le sue coetanee super sexy. In fin dei conti, la sua vita è sempre ruotata intorno allo studio, ai cavalli e... al calcio. Il suo sogno più grande, infatti, è entrare nella Nazionale femminile, e la stagione che sta per iniziare sarà la sua ultima occasione per realizzarlo. Peccato che sua madre, senza dirle nulla, l'abbia iscritta alla stagione delle debuttanti... proprio lei, che al tacco dodici ha sempre preferito i tacchetti delle scarpe da calcio. Ritirarsi non è un'opzione possibile perciò, tra un allenamento, una partita e un corso in università, Megan sarà costretta a trovare il tempo per lezioni di portamento e di danza, serate di beneficenza e balli preparatori al debutto in compagnia di bellissimi ragazzi (e forse, perché no?, possibili fidanzati). Iniziata di malavoglia per accontentare la madre sull'orlo di una crisi di nervi, l'avventura di Megan in un mondo di formalità, lustrini e buone maniere diventerà un'occasione unica per vivere esperienze che mai avrebbe pensato di fare e forse anche per imparare ad andare oltre i pregiudizi e le apparenze.

RECENSIONE
Megan McKnight è una studentessa texana poca avvezza a seguire moda e stereotipi di femminilità: ad abiti costosi e tacchi alti preferisce jeans e scarpe da ginnastica, e antepone a feste ed eventi, una partita di calcio; essendo il suo sogno quello di entrare a far parte della squadra nazionale femminile.
Un giorno scopre da un giornale che lei e sua sorella, Julia, sono state iscritte dalla madre, a loro insaputa, al ballo delle debuttanti di Bluebonnet.

"«Non conosco nessuna altra ragazza... ehm, giovane donna» si corresse «che avrebbe avuto il fegato di venire a una festa del genere conciata in questo modo»"

Il suo primo desiderio è quello di ritirarsi da quello che per lei non è altro che una “mostra di barboncini”, ma sente il dovere di aiutare la sua famiglia in difficoltà nel mandare avanti il ranch ormai sull’orlo del fallimento, e così decide di affrontare questa stagione come una vera e propria competizione.
Dovrà affrontare lezioni di ballo e portamento, serate di beneficenza e balli a tema, tutto ciò accompagnata da ricchi e affascinanti  ragazzi.
Questa avventura, iniziata con i peggiori auspici, sarà per lei l’occasione per capire che non ci si deve soffermare alle apparenze e soprattutto che bisogna sempre andare oltre i propri pregiudizi.

“«Vieni con noi!» gridò ad Andrew.
«No, grazie.»
«Ma perché?» lo pregò.
«Per due motivi. Primo, forse voi due avete qualcosa da dirvi in privato.»
«Non è vero» insistette Lauren girandosi verso di me. «Giusto?»
«Giusto.»
«E qual è il secondo?» gli domandò.
Lui ci fissò attraverso gli occhiali da sole «Sapete benissimo quanto siete belle.»”

È una verità universalmente riconosciuta che una lettrice compulsiva, che ha iniziato ad appassionarsi ai libri dopo aver letto per la prima volta “Orgoglio e Pregiudizio”, adorerà qualsiasi trasposizione di questo romanzo. Lungi da me il paragone tra i due libri, sia chiaro, ma il romanzo di esordio di Jonah Lisa Dyer e Stephen Dyer, è sicuramente una versione new adult del libro della Austen, il tutto in chiave moderna.

“«Sei venuto per proteggermi?» chiesi.
«Megan McKnight, tu non hai bisogno di essere protetta da nessuno. Ma ero molto... preoccupato.»”

Una commedia romantica, dove già i titoli dei capitoli fanno presagire le disavventure che si troverà ad affrontare la protagonista.
La scrittura è molto fluida con dialoghi divertenti, anche se avrei apprezzato di più che gli autori si fossero soffermati sulla caratterizzazione di alcuni personaggi, soprattutto Andrew Gage, il mister Darcy di questa reinterpretazione, che fa solo delle sporadiche apparizioni e viene messo in secondo piano rispetto ai balli, ai vestiti, e a tutto ciò che concerne una stagione mondana.

“Andrew Gage sembrava diversissimo dallo stronzo arrogante che evitava i fotografi che lui stesso aveva chiamato, perciò mi fu difficile conciliare tra loro i diversi aspetti del suo carattere.”

Di certo questo libro non si vuole soffermare troppo sulla storia d’amore tra i protagonisti, ma sulla metamorfosi di Megan che da persona orgogliosa, egocentrica e superficiale nel giudicare le persone che incontra volta per volta, subisce una trasformazione caratteriale impressionante acquisendo una maturità e consapevolezza dei propri mezzi.

“Signora Gage, lei mi ha insultato in ogni modo possibile. Ciò nonostante  mi creda se le dico che non solo sopravvivrò, ma non mollerò mai. Sono texana. Il mio trisnonno ha affrontato lupi e puma da solo nella prateria e, se lui è riuscito a uscirne vivo, io posso sicuramente salvarmi dall’aggressione di una sbruffona in tailleur di lana. Adesso , se vuole scusarmi, ho un debutto che mi aspetta.”

Anche se è una versione semplicistica, non posso non consigliare questo libro, perché in parte fa rivivere certe emozioni del romanzo classico, e di certo gli amanti del genere e i fans della Austen, fatte le giuste proporzioni, non potranno che apprezzare questo libro.
Buona lettura!

Piacevole
Alla prossima, Simona Migliaccio.
Il team di Passion For Books. ♥

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