Titolo: Il sesto indizio
Autore: Giovanni Sechi
Genere: Thriller/Giallo
Editore: Nero Italiano di Fanucci Editore
Ebook: 1,99€
Cartaceo: 11,05€
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to be continued...
SINOSSI
La Orpheus è un’agenzia investigativa fondata dai fratelli Carta: Enrico e Salvatore, il primo ex insegnante di religione insoddisfatto, il secondo ex poliziotto dedito al divertimento sconsiderato, con forti tendenze autodistruttive. La loro specializzazione è alquanto originale: rintracciare persone scomparse e date per morte, anche dopo tanti anni. Quando una donna, Monica Ghersi, si rivolge a loro per ritrovare il cadavere di Dario Spadafora, il pregiudicato che dieci anni prima ha rapito e torturato sua figlia Teresa, i Carta accettano l’incarico. Le indagini, però, li mettono in contatto con un pericoloso gruppo criminale del nord Italia per scoprire che nessuno crede alla versione ufficiale: la verità sembra coperta da un velo di mistero che ognuno vuole mantenere. In un serrato susseguirsi di colpi di scena, i fratelli Carta dovranno ricorrere a tutte le risorse a disposizione, lecite o meno, per fare luce sulla scomparsa di Spadafora. Ma come recita il motto tatuato sulla pelle dei due fratelli, Sed gladium, la verità spesso non porta la pace bensì alla violenza, e il vero compito è capire fino a che punto è opportuno spingersi in suo nome…
RECENSIONE
Buon pomeriggio a tutti!
Ho letto "Il sesto indizio" di Giovanni Sechi.
Enrico e Salvatore Carta sono due fratelli molto diversi. Il primo dei due, un ex professore, è serio, affidabile, colto, razionale; il secondo, invece, conduce una vita fatta di alcool, droga, donne, è impulsivo, un ex poliziotto corrotto, eppure intuitivo e intelligente.
Ciò che li unisce è la loro agenzia investigativa; principalmente lavora Enrico e si occupa di trovare persone date per morte.
La richiesta di Monica Ghersi è un po' diversa da quella che ricevono di solito. Infatti, lei incarica Enrico di indagare su un caso archiviato, un caso che l'ha toccata personalmente: la scomparsa e poi il suicidio di sua figlia, Teresa.
Enrico non perde tempo e si dedica totalmente all'enigma da risolvere, scomoda personaggi pericolosi e cerca di districarsi tra mafia e droga. Enrico pagherà per aver spolverato questa storia ed è a quel punto che subentrerà Salvatore. Egli sceglie di indagare al posto del fratello per riscattarlo. La colpa del rapimento è da attribuirsi a un certo Dario Spadafora, un ragazzo che al tempo era un criminale. Eppure qualcosa sfugge a Salvatore, un dettaglio di cui invece si era accorto Enrico.
Alla fine, la collaborazione di entrambi porterà alla risoluzione di un mistero in cui nulla è scontato e in cui i colpevoli sono gli errori del passato.
Scritto in terza persona, il romanzo è scorrevole e fluido. È scritto molto bene, in modo realistico e coinvolgente. I personaggi sono caratterizzati, ognuno di loro è stato studiato nel dettaglio e racchiude un pezzo del puzzle, che si completerà solo alla fine.
Ciò che davvero mi ha colpita è la storia, ricca e complessa. Nella prima metà del libro, mi sono trovata davanti a un caso difficile, la cui verità sembra inespugnabile. Subito dopo, inizia una corsa verso la verità. Pezzo dopo pezzo, i nostri due investigatori riusciranno a scoprire cosa è realmente successo. Non mancano i colpi di scena e i risvolti della vicenda sono del tutto inaspettati. Sono rimasta folgorata dalla genialità della storia. Nulla è come sembra.
Ci sono segreti che saranno difficili da scovare, eppure Enrico e Salvatore riusciranno a scoprirli, unendo le loro forze.
Questa lettura mi ha travolta, non riuscivo a smettere di leggere!
"L'amore e la morte sono due forze assimilate, perché sono le uniche in grado di assorbirti completamente, fino ad annullarti."
"La verità non sarebbe uscita facilmente e Salvatore avrebbe avuto una sola possibilità. Morire sarebbe stato accettabile, fallire no."
Curiosità alle stelle, intrecci inaspettati e suspense a non finire sono solo alcuni degli elementi che mi hanno fatto innamorare de "Il sesto indizio".
Lo scrittore ha inventato una storia unica, originale, innovativa. È un giallo/thriller davvero ben riuscito.
È ambientato in Italia, al Nord-ovest, non molto lontano da dove vivo io. Questa ambientazione, che conosco bene, ha reso il tutto ancora più realistico.
Il messaggio che personalmente ho colto è che spesso la verità fa male, ma al tempo stesso è terapeutica. Non è possibile vivere bene avendo un tormento: questo è ciò che prova Monica, la madre di Teresa, che da dieci anni è distrutta dal dolore per la perdita della figlia, ma ancora di più è logorata dai dubbi. I due investigatori porteranno pace alla donna e a tutti coloro che sono stati coinvolti. È una storia di segreti e sbagli, di incomprensioni e misteri, ma alla fine la verità trionferà su tutto il resto.
Fino alle ultimissime pagine, il lettore è colpito da sorprese di ogni tipo e tutto ciò che in cui si crede potrà essere annullato.
È un libro che consiglio a tutti, soprattutto agli amanti dei gialli, perché vi sorprenderà proprio com'è successo a me. Consigliato anche ai neofiti del genere perché avranno un ottimo esempio da cui partire e un romanzo che non si scorderà facilmente.
"«...La storia di Teresa Ghersi ci insegna qualcosa di diverso: se continui a cercare, a scavare, la verità viene fuori.»"
"La verità spesso non unisce, ma divide, non portando la pace, bensì alla violenza. Ma la verità vale di più della pace e dell'unità. Anzi, senza verità, la pace e l'unione sono false, fragili."
Buona lettura!
Magnifico |
Il team di Passion For Books. ♥
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