giovedì 13 dicembre 2018

Recensione "Il sesto indizio" di Giovanni Sechi

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Il sesto indizio" di Giovanni Sechi un thriller/giallo edito Fanucci Editore.

Titolo: Il sesto indizio
Autore: Giovanni Sechi
Genere: Thriller/Giallo
Editore: Nero Italiano di Fanucci Editore
Ebook: 1,99€
Cartaceo: 11,05€
Per acquistarlo → Il sesto indizio

to be continued...

SINOSSI
La Orpheus è un’agenzia investigativa fondata dai fratelli Carta: Enrico e Salvatore, il primo ex insegnante di religione insoddisfatto, il secondo ex poliziotto dedito al divertimento sconsiderato, con forti tendenze autodistruttive. La loro specializzazione è alquanto originale: rintracciare persone scomparse e date per morte, anche dopo tanti anni. Quando una donna, Monica Ghersi, si rivolge a loro per ritrovare il cadavere di Dario Spadafora, il pregiudicato che dieci anni prima ha rapito e torturato sua figlia Teresa, i Carta accettano l’incarico. Le indagini, però, li mettono in contatto con un pericoloso gruppo criminale del nord Italia per scoprire che nessuno crede alla versione ufficiale: la verità sembra coperta da un velo di mistero che ognuno vuole mantenere. In un serrato susseguirsi di colpi di scena, i fratelli Carta dovranno ricorrere a tutte le risorse a disposizione, lecite o meno, per fare luce sulla scomparsa di Spadafora. Ma come recita il motto tatuato sulla pelle dei due fratelli, Sed gladium, la verità spesso non porta la pace bensì alla violenza, e il vero compito è capire fino a che punto è opportuno spingersi in suo nome…

RECENSIONE
Buon pomeriggio a tutti!
Ho letto "Il sesto indizio" di Giovanni Sechi. Enrico e Salvatore Carta sono due fratelli molto diversi. Il primo dei due, un ex professore, è serio, affidabile, colto, razionale; il secondo, invece, conduce una vita fatta di alcool, droga, donne, è impulsivo, un ex poliziotto corrotto, eppure intuitivo e intelligente. Ciò che li unisce è la loro agenzia investigativa; principalmente lavora Enrico e si occupa di trovare persone date per morte. La richiesta di Monica Ghersi è un po' diversa da quella che ricevono di solito. Infatti, lei incarica Enrico di indagare su un caso archiviato, un caso che l'ha toccata personalmente: la scomparsa e poi il suicidio di sua figlia, Teresa. Enrico non perde tempo e si dedica totalmente all'enigma da risolvere, scomoda personaggi pericolosi e cerca di districarsi tra mafia e droga. Enrico pagherà per aver spolverato questa storia ed è a quel punto che subentrerà Salvatore. Egli sceglie di indagare al posto del fratello per riscattarlo. La colpa del rapimento è da attribuirsi a un certo Dario Spadafora, un ragazzo che al tempo era un criminale. Eppure qualcosa sfugge a Salvatore, un dettaglio di cui invece si era accorto Enrico. Alla fine, la collaborazione di entrambi porterà alla risoluzione di un mistero in cui nulla è scontato e in cui i colpevoli sono gli errori del passato.
"L'amore e la morte sono due forze assimilate, perché sono le uniche in grado di assorbirti completamente, fino ad annullarti."

Scritto in terza persona, il romanzo è scorrevole e fluido. È scritto molto bene, in modo realistico e coinvolgente. I personaggi sono caratterizzati, ognuno di loro è stato studiato nel dettaglio e racchiude un pezzo del puzzle, che si completerà solo alla fine.
"La verità non sarebbe uscita facilmente e Salvatore avrebbe avuto una sola possibilità. Morire sarebbe stato accettabile, fallire no."

Ciò che davvero mi ha colpita è la storia, ricca e complessa. Nella prima metà del libro, mi sono trovata davanti a un caso difficile, la cui verità sembra inespugnabile. Subito dopo, inizia una corsa verso la verità. Pezzo dopo pezzo, i nostri due investigatori riusciranno a scoprire cosa è realmente successo. Non mancano i colpi di scena e i risvolti della vicenda sono del tutto inaspettati. Sono rimasta folgorata dalla genialità della storia. Nulla è come sembra. Ci sono segreti che saranno difficili da scovare, eppure Enrico e Salvatore riusciranno a scoprirli, unendo le loro forze. Questa lettura mi ha travolta, non riuscivo a smettere di leggere!
Curiosità alle stelle, intrecci inaspettati e suspense a non finire sono solo alcuni degli elementi che mi hanno fatto innamorare de "Il sesto indizio". Lo scrittore ha inventato una storia unica, originale, innovativa. È un giallo/thriller davvero ben riuscito.
"«...La storia di Teresa Ghersi ci insegna qualcosa di diverso: se continui a cercare, a scavare, la verità viene fuori.»"

È ambientato in Italia, al Nord-ovest, non molto lontano da dove vivo io. Questa ambientazione, che conosco bene, ha reso il tutto ancora più realistico. Il messaggio che personalmente ho colto è che spesso la verità fa male, ma al tempo stesso è terapeutica. Non è possibile vivere bene avendo un tormento: questo è ciò che prova Monica, la madre di Teresa, che da dieci anni è distrutta dal dolore per la perdita della figlia, ma ancora di più è logorata dai dubbi. I due investigatori porteranno pace alla donna e a tutti coloro che sono stati coinvolti. È una storia di segreti e sbagli, di incomprensioni e misteri, ma alla fine la verità trionferà su tutto il resto. Fino alle ultimissime pagine, il lettore è colpito da sorprese di ogni tipo e tutto ciò che in cui si crede potrà essere annullato.
"La verità spesso non unisce, ma divide, non portando la pace, bensì alla violenza. Ma la verità vale di più della pace e dell'unità. Anzi, senza verità, la pace e l'unione sono false, fragili."

È un libro che consiglio a tutti, soprattutto agli amanti dei gialli, perché vi sorprenderà proprio com'è successo a me. Consigliato anche ai neofiti del genere perché avranno un ottimo esempio da cui partire e un romanzo che non si scorderà facilmente.
Buona lettura!

Magnifico
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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