giovedì 13 dicembre 2018

Recensione "Il profumo del mosto e dei ricordi" di Alessia Coppola

Cari romantici, la nostra Silvia Paguni ha letto "Il profumo del mosto e dei ricordi" di Alessia Coppola, un contemporary romance edito Newton Compton Editori.

Titolo: Il profumo del mosto e dei ricordi
Autrice: Alessia Coppola
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 5,99€
Copertina rigida: 8,50€
Copertina flessibile: 12,90€
Per acquistarlo → Il profumo del mosto e dei ricordi

to be continued...

SINOSSI
Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…

RECENSIONE

Un romanzo d’esordio tutto sommato piacevole, che entra nel vivo dopo qualche capitolo, solleticando anche la curiosità del lettore con piccoli enigmi familiari da svelare.
Storia dalla trama semplice e casta, con una delicata storia d’amore sullo sfondo, punteggiata dalla magia e dalle credenze della gente del Sud, con una bella ambientazione e con descrizioni accurate dei paesaggi rurali del meridione e della Puglia in particolare.

“Appena uscita dal centro abitato, mi trovai a percorrere stradine sterrate e sconnesse, con tanto di fosse e ciottoli sparsi ovunque. Sperai vivamente di non bucare una ruota. Avevo la sensazione di essere immersa nel nulla. Ad aumentare il mio smarrimento, la totale assenza di un cartello stradale che mi indicasse la via.”

La protagonista è Lavinia, una ragazza cresciuta a Firenze dalla madre Bianca, la quale le ha da sempre tenuto nascosto il suo passato, che però si rivelerà, in parte, alla morte del nonno con l’acquisizione dell’eredità. Lavinia, restauratrice di professione, parte verso la Puglia alla scoperta della masseria Rosa Bianca lasciatale dal nonno, con i suoi vigneti, la sua gente e le loro credenze e tradizioni. Qui comincerà il suo cambiamento profondo che le farà abbandonare le certezze cittadine per conoscere la forza dei legami di sangue e la necessità oggettiva di avere delle radici.

“Riflettei e mi sentii vuota come l’interno di una conchiglia scavata dal mare. A cosa tenevo, io? Adoravo la mia città, il mio lavoro, ma c’era qualcosa per cui nutrissi una così forte passione? Amavo l’arte, sì, ma non tanto quanto loro amavano quella terra. O forse avevo solo un modo diverso di percepire.”

Il ruolo maschile è affidato ad Alessandro, agronomo della tenuta, che accompagnerà Lavinia alla scoperta dei suoi possedimenti e contemporaneamente dei suoi sentimenti. Lui tenterà di far desistere l’ostinata Lavinia dalla vendita della tenuta, facendole conoscere l’amore del nonno per lei attraverso quello per la terra.
L’autrice riesce con naturalezza a far entrare il lettore nei luoghi con le minuziose descrizioni, anche sensoriali, che danno l’illusione di vedere realmente con i propri occhi quei colori e quei paesaggi, o di assaporare quel particolare vino. Riconoscibile nelle sue parole l’amore per la terra e per la natura, che qui ricopre un ruolo importante. Ben descritti anche i personaggi a contorno, soprattutto quelli femminili, ognuno con caratteristiche peculiari e con un ruolo ben preciso per lo svolgersi della storia e il dipanarsi dei segreti da svelare.

“Non avevo ancora avuto occasione di entrare lì dentro da sola. Capii che ne avevo bisogno. Volevo conoscere mia madre come lei non mi aveva permesso di fare. Volevo entrare nel suo mondo e farlo mio. Magari in quella camera avrei trovato una ragione in più per non vendere.”

La narrazione, in prima persona dal punto di vista della protagonista, è fluida e scorre senza intoppi e senza annoiare nonostante la lunghezza e la semplicità della trama.
Plauso per la scelta del titolo, decisamente adatto e che evoca perfettamente il cuore della storia.
Un romanzo contemporaneo che regala serenità e senso di appartenenza, un viaggio sensoriale per chi sente il legame con le tradizioni e la famiglia nel senso più emozionale del termine.
Buona lettura!

Piacevole
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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