mercoledì 16 settembre 2020

Recensione "Come il mare in un bicchiere" di Chiara Gamberale

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Come il mare in un bicchiere" di Chiara Gamberale, un romanzo edito Feltrinelli.

Titolo: Come il mare in un bicchiere
Autrice: Chiara Gamberale
Genere: Romanzo
Editore: Feltrinelli
Per acquistarlo → Come il mare in un bicchiere

to be continued...

SINOSSI
Che senso ha l’espressione, fuori di testa? Semmai, le persone che nella loro esistenza di tutti i giorni si sentono strette Come il mare in un bicchiere, sono Dentro di Testa. Barricate nei loro pensieri o nelle loro emozioni esagerate. Persone smarrite, come sentono di essere Chiara, la protagonista di queste pagine e quegli amici che lei ha sempre chiamato gli Animali dell’Arca Senza Noè.
Che però, quando la tragedia del Coronavirus impone di chiudersi in casa, hanno una reazione misteriosa. Contrariamente a chi di solito è capace di stare al mondo e si ritrova disorientato, Chiara e Daniela e Pierantonio e Ludovica e Gollum sembrano fin troppo capaci di sopportare questa quarantena. Ma doveva proprio ammalarsi il mondo, per permettere a loro di sentirsi meglio? Che cosa c’è, nelle restrizioni a cui sono chiamati, che li rassicura, e come potrebbero farsi ispirare da quelle restrizioni, anche quando il mondo, finalmente, guarirà?
Chiara Gamberale, sempre così pronta a inventarsi modi originali per dare voce a ciò che sentiamo, nell’epocale primavera 2020 ha scritto una testimonianza che è allo stesso tempo un urlo e un abbraccio (senza mascherina). Parole forti, nuove, che portano ognuno di noi a chiedersi se, “finito quest’incubo, potremo rendere interiori e spirituali i gesti che per proteggerci da quest’incubo abbiamo dovuto imparare.” Perché quel metro di distanza dagli altri, sia quando si infrange sia quando si rispetta, è comunque un potere nelle nostre mani.

RECENSIONE
Cari Romantici, ho letto "Come il mare in un bicchiere" di Chiara Gamberale e sono qui per parlarvene. Questo breve ma intenso libro è un quaderno che racconta alcune tappe vissute da Chiara durante la pandemia. Vengono raccolte le sensazioni e le riflessioni di una donna che non parla solo di sé, ma di tutti noi, facendosi carico dei pensieri che hanno attraversato gran parte delle persone durante la quarantena.
"Le parole in corsivo che scandiscono questa mia riflessione sono state pescate dagli oceani di quelle da cui tutti noi, nel nostro isolamento, ci siamo sentiti confortati, irritati, presi in giro, baciati, riempiti, svuotati."

Lo stile è diretto, il tono confidenziale, il registro intimo; la narrazione è in prima persona. Appare come un diario personale, in cui si diramano le impressioni dell'autrice. Pur essendo uno scritto tanto soggettivo spicca una visione altruista e solidale verso il prossimo. Vengono narrate le situazioni che ci hanno turbati, sconvolti, stupiti durante la primavera più strana degli ultimi decenni. L'ho letto tutto d'un fiato e in poco tempo perché una volta iniziato è difficile staccarsi dal flusso di idee. Si parla della pandemia, della reclusione e degli effetti che questa condizione ha portato negli animi più sensibili, quegli animi che si dividono tra Fuori di Testa e Dentro di Testa; la società viene vista in balia di un frullatore che cattura tra le sue lame rotanti ogni individuo. Personalmente, ho vissuto sulla mia pelle certe sensazioni in quel periodo, dunque leggerle mi ha fatto sentire compresa. Ciò che più mi ha colpito sono le riflessioni fatte dalla scrittrice, che utilizza una prosa profonda, eppure facilmente fruibile. Ho colto un messaggio carico di speranza e di altruismo: gli umani sono stati costretti a fermarsi, ad affrontare i problemi, a trasformare le abitudini durante un evento epocale che forse ha cambiato un po' tutti noi. Forse, avrei preferito una lunghezza del testo maggiore per riuscire a entrare ancora di più nel contesto del romanzo, ma credo che l'autrice abbia voluto volontariamente essere sincera e immediata. Tra queste pagine mi sono sentita accolta, capita, meno sola. "Come il mare in un bicchiere" è introspettivo, riflessivo e umano. Lo consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia realistica, che parla della quarantena e dei suoi effetti, ma soprattutto di come le nostre vite hanno rallentato inesorabilmente fino a connettersi con i propri problemi, mancanze, affetti, bisogni a lungo taciuti. Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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