mercoledì 8 luglio 2020

Recensione "Navarro" di Andrea L. Gobbi

Cari romantici, Silva Zenati ha letto "Navarro" di Andrea L. Gobbi, primo volume della trilogia del Mondo di Sotto, una storia edita Fanucci Editore.

Titolo: Navarro
Autore: Andrea L. Gobbi
Genere: Racconto
Editore: Fanucci 
Per acquistarlo → Navarro

to be continued...

SINOSSI
Anno 1492. La Terra è piatta. È quanto scopre Cristoforo Colombo al comando della sua missione nell’Oceano Atlantico: non le Indie come credeva (e neppure l’America), ma la fine del Mondo. Delle tre navi – la Nina, la Pinta e la Santa Maria – partite da Palos il 3 agosto 1492 soltanto la prima, capitanata dal grande navigatore, riesce a far ritorno nel Vecchio Continente. Le altre due, invece, finiscono disperse. O almeno questo è ciò che viene fatto credere.
Un anno dopo, infatti, un ragazzo viene a conoscenza di un segreto insospettabile per cui nulla sarà più come prima.
È una sera piovosa quando in occasione del suo tredicesimo compleanno Pedro Navarro riceve dalle mani di un uomo, un marinaio sopravvissuto alla grande spedizione, una lettera scritta da suo padre Franco, fino ad allora creduto disperso su una delle due caravelle.
Ai confini del mondo, a quanto racconta, esisterebbe uno stretto canale dove convergono tutte le correnti dell’Oceano Atlantico. Nessuno sa dove esso conduca. Eppure Franco ne è convinto: si tratta della via che conduce al Nuovo Mondo. Secondo lui la Terra rassomiglierebbe a un’enorme moneta, di cui il mondo conosciuto rappresenta solo una faccia. Ma che cosa si cela dall’altra parte? Franco si è lanciato per scoprirlo, lasciando nelle mani del figlio un prezioso amuleto.

Pedro allora non ha dubbi e inconsapevole dell’avventura che lo attende salpa da Palos assieme ai suoi più cari amici per ritrovare suo padre, le cui orme finiranno per guidarlo sulle tracce di un antichissimo mistero: il leggendario Segreto di Atlantide.

RECENSIONE
Spagna 1493, delle tre Caravelle guidate da Cristoforo Colombo solo una ha fatto ritorno e i marinai portano la conferma che la Terra sia piatta e che finisca con l'oceano Atlantico. Su una delle due Caravelle mai rientrate, però, viaggiava Franco Navarro, grande navigatore e avventuriero che riesce a far arrivare al figlio Pedro una lettera nella quale oltre a confermargli che la Terra è piatta lo mette al corrente che c'è un altro mondo al di sotto di quello normalmente conosciuto al quale si può accedere. Navarro chiede al figlio di gettarsi nell'avventura cercandolo al di là dell'oceano e Pedro, dopo qualche esitazione accetterà la sfida, insieme a quattro amici partirà alla ricerca del padre e alla scoperta del Mondo di sotto.
La prima cosa che mi è venuta in mente appena finito di leggere questo romanzo è stata che ci avrei visto bene un film a cartone animato. La storia è carina, i personaggi simpatici, i caratteri abbastanza delineati anche se mi sono parse poco bilanciate le presenze dell'uno o dell'altro. La ragazza, ad esempio, sparisce spesso dalla narrazione pur avendo ricoperto il ruolo di volano della storia mettendo a disposizione una nave costruita interamente di lei.

Il giovane Pedro sbuffò mentre depositava a terra l'ennesimo scatolone. Era tutto il giorno che trasportava contenitori pesanti, facendo su e giù dal secondo piano fino a quel ripostiglio isolato situato a livello della strada.
Da quando suo padre non c'era più toccava a lui occuparsi della casa. A lui e a sua mamma.

Originale l'idea della nave col nome di un gatto la cui figura spicca sulla polena in contrasto con l'antipatia per l'acqua di questi felini. Accattivante anche la forma della città del Mondo di sotto costruita a cerchi concentrici, mentre leggevo mi pareva di vederla! Così come risultano simpatici i personaggi che via via s'incontrano, da quelli più bizzarri a quelli apparentemente più normali.

«Ciurma!» gridò Pedro dal cassero di poppa della Gato Gris. «Pronti per sfidare il nostro destino?»
«Sì»risposero in coro i suoi compagni. Tranne Gaston, intento a ingollarsi zollette di zucchero per stemperare la tensione.
«Levate l'ancora, dunque! E spiegate le vele!»comandò Pedro, calcandosi per bene il cappello sgualcito sulla fronte. «Si parte!»

Ciò che mi ha lasciata un tantino perplessa, davvero elementare, che mi è parsa poco curata con fraseggi a volte ripetuti e i riferimenti a noti luoghi del mito e della letteratura classica per ragazzi ai cui nomi, trasportati nel romanzo, viene cambiato di posto un paio di lettere o cambiata solo l'iniziale.
Faccio degli esempi: Il nome della città del Mondo di sotto dove si trova la “grande biblioteca” protettrice di segreti è “Axalandra” dal nome del suo antico fondatore “Axalan”, insomma il riferimento alla grande biblioteca di Alessandria è chiaro e ci può stare benissimo ma fare un piccolo sforzo di fantasia inventandosi il nome invece di spostare di posto a qualche lettera in quello del mito originale sarebbe stato meglio, secondo me. E che dire dell'isola dei pirati del Mondo di sotto il cui nome è “Cortuga”? Evidente parente diretta della Tortuga di salgariana memoria. A mio avviso se si crea un mondo fantasy accontentarsi di copiare i nomi della narrativa classica del genere non paga

«Questa poi... navigo da oltre sessant'anni, ma mai mi era capitato d'incontrare una compagnia di giovinotti al comando di una nave così grossa ma, soprattutto, così particolare.» L'uomo rimase affascinato dall'aspetto della Gato Gris a partire dalla polena a forma di gatto grigio presente sulla prua. «Ditemi, avete bisogno di qualcosa?»
«Sì, solo di un'informazione. Per Axalandra manca ancora molto?»

Ecco, in questo estratto si può rilevare la caratteristica di scrittura elementare di cui parlavo più sopra. Insomma un gruppo di ragazzi allo sbando in un mare che non sanno come e dove li porterà e cosa aspettarsi  quando troveranno la città, incontrano un vecchio lupo di mare e lo scambio di battute che ne consegue sembra quello tra un turista straniero in un paesino sconosciuto e il benzinaio a cui sta chiedendo informazioni su dove sia la piazza centrale!
Nonostante queste pecche non me la sento di dare un giudizio completamente negativo. Se l'autore s'impegna un po' di più, penso possa uscirne una storia attraente.
Buona lettura!
Piacevole
Alla prossima, Silva Zenati.
Il team di Passion For Books. ♥

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