mercoledì 8 luglio 2020

Recensione "Élite: In fondo alla classe" di Abril Zamora

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Élite: In fondo alla classe" di Abril Zamora, un romanzo edito Fabbri Editori.

Titolo: Élite: In fondo alla classe
Autore: Abril Zamora
Genere: Romanzo
Editore: Fabbri Editori
Per acquistarlo → Élite: In fondo alla classe

to be continued...

SINOSSI
Paula soffre per un amore impossibile di cui non può parlare con nessuno. Janine nasconde un segreto inconfessabile e pericoloso. Gorka, ossessionato dal sesso, inizia a provare qualcosa di più per la persona sbagliata. Mario, il bullo, si trova improvvisamente sotto ricatto. María Elena, dietro una facciata di glamour e opulenza, vive una situazione familiare disperata. Ma cosa succede quando Marina, alla festa di fine anno, viene trovata morta a bordo piscina e nelle mani di un investigatore viene recapitato un diario pieno di insulti diretti alla vittima? Qualcuno la odiava e tutto fa sospettare che il colpevole sia un suo compagno di classe. Paola, Janine, Gorka, Mario e María Elena finiranno coinvolti, in un modo o nell'altro. Ma chi è l'autore del diario? Chi l'ha consegnato alla polizia? E perché l'assassino odiava così tanto la ragazza? Cominciamo dall'inizio e rimettiamo insieme i pezzi.

RECENSIONE
Cari romantici, ho letto "Elité. In fondo alla classe" di Abril Zamora e sono qui per parlarvene. Tra feste e studio, gli studenti della scuola privata più prestigiosa della città, assistono a un omicidio: la vittima è una giovane ragazza, di nome Marina. Oltre alla sua cerchia di amici, verranno coinvolti nelle indagini anche i compagni invisibili, coloro che sono "in fondo alla classe". Gorka, Paula, Janine e Melena affronteranno le giornate a scuola tra indagini e insicurezze. Ognuno coi propri problemi, dovranno superare le avversità e sopravvivere non solo all'anno scolastico, ma alla vita.
"La forca mi sembra una sciocchezza in confronto a tutte le torture che mi passano per la testa… ai mille modi per distruggere questa maledetta idiota."

Dopo aver visto e amato la serie tv "Elité" ero davvero curiosa di leggere questo libro uscito da poco, che incentra la sua vicenda sui compagni di classe più emarginati. Nelle serie, infatti, i protagonisti sono altri. Mi aveva incuriosita questo scorcio diverso della storia, con dei nuovi punti di vista: quelli di quattro nuovi protagonisti. Sono soggetti che non rientrano nel gruppo dei più popolari, anzi, vengono esclusi e anche bullizzati. Le loro personalità sono caratterizzate ed emergono pagina dopo pagina, fornendo una buona visione delle loro vite e problematiche. La narrazione in prima persona è frizzante, ma, a mio avviso, dispersiva. Ci sono i pensieri dei personaggi principali e di quelli secondari. Solitamente mi piacciono i ragionamenti adolescenziali. Li trovo brillanti. Questa volta, però, non ne sono stata entusiasta. Ci sono stati dei passaggi prolissi, pensieri ripetuti e ridondanti, che hanno reso lo stile poco scorrevole. In alcuni punti, ammetto di aver faticato a proseguire la lettura e a mantenere la concentrazione.
"Ero spaventata, dico davvero. In quel corpo non c’era neanche l’ombra della ragazza che era stata mia amica, e ho pensato che se fuori era messa tanto male… chissà come doveva stare dentro?"

La storia riprende i fatti principali della serie tv, ma sviluppa le vicende personali degli studenti, raccontando la loro sfera privata. I temi sfiorati sono: la scoperta dei sentimenti, i primi approcci romantici, il bullismo, la discriminazione, la droga, l'alcool, i problemi coi genitori. Sono tematiche molto delicate, forti e attuali. La storia in sé mi è piaciuta. Ho trovato originale questa prospettiva diversa e mi sono piaciute alcune scene che mi hanno dato una visione completa della scuola e dei fatti. In generale, però, non sono riuscita a cogliere un messaggio vero e proprio. Anche se alcuni spunti sono stati interessanti, purtroppo, non posso dire di essermi emozionata leggendolo. Probabilmente questo romanzo vuole mettere in luce coloro che non fanno parte dell'Élite e ci riesce. Mi sarei aspettata, però, più vivacità. Soprattutto perché la serie tv è movimentata, ritmata, improntata su un genere che è Young Adult, ma anche crime. Credevo che avrei trovato quel tipo di ritmo e di contenuti. Sono molto combattuta mentre scrivo questa recensione perché più ci penso e più mi accorgo che il problema non è la storia, ma la stile con cui è stata sviluppata. Si verificano diversi episodi positivi, negativi, gravi, discutibili... Ma, a me è mancato qualcosa. Non è nata alcuna intesa con questa scrittura, non ho simpatizzato per i protagonisti, non avevo una spinta a proseguire. Forse l'unica che mi ha colpito è stata Janine. Nell'insieme non mi sento per niente convinta.
"Se ci dicono che siamo delle merde, ci crediamo, e se ci dicono che siamo le vittime, restiamo in silenzio. Solo che io non sono una vittima e non ho alcuna intenzione di tacere."

"Élite. In fondo alla classe" è un romanzo che indaga i giovani esclusi. Lo consiglio a chi ha visto la serie tv per avere un quadro più ampio della vicenda, senza però aspettarsi di trovare i protagonisti che abbiamo visto in tv. Questa è una storia diversa, che si svolge durante l'omicidio di Marina. Per me è stato mediocre, perché c'è stato coraggio nel raccontare i conflitti degli adolescenti in difficoltà, ma non sono riuscita minimamente a entrare in sintonia con lo stile narrativo. Questo è un giudizio totalmente personale; non è detto che a voi non possa piacere. Buona lettura!
Mediocre
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

Nessun commento:

Posta un commento