lunedì 20 luglio 2020

Recensione "Di mercoledì" di Rebecca Quasi

Cari romantici, Gabriella Merico ha letto "Di mercoledì" di Rebecca Quasi, un contemporary romance edito Self Publishing.

Titolo: Di mercoledì
Autrice: Rebecca Quasi
Genere: Contemporary romance
Editore: Self Publishing
Per acquistarlo → Di mercoledì

to be continued...

SINOSSI
Prendere una sbandata con i fiocchi per la preside del liceo della propria figlia e avviare una comoda, ma segreta, non-relazione a sfondo sessuale, potrebbe rivelarsi un tantino impegnativo, soprattutto se, a causa di un divorzio fuoco e fiamme, non si conosce affatto questa figlia dalla vita sociale pari a zero e si vive in una città di provincia.
Ecco ciò che accade a Michele Bastiamante, editore di successo, e a Nera Valdraghi, preside di un liceo.
La disinvoltura di Michele si scontrerà con il perbenismo di Nera in uno scambio tra il serio e il faceto che ridisegnerà la vita di entrambi.
La sua accompagnatrice scostò la porta, lui entrò e la prima immagine che ebbe della preside del liceo scientifico “Niccolò Copernico” fu il suo fondoschiena. Il suo magnifico fondoschiena, per essere precisi. La donna era china a novanta gradi in una posizione piuttosto precaria che le consentiva, però, di armeggiare con i fili del computer che pendevano tra il muro e la scrivania.
«Ma porco giuda, Cavalli» imprecò, «si può sapere chi ha incasinato così i fili?»
Michele tossì. Gli sembrò la cosa più elegante da fare per segnalare che non era Cavalli. La donna si tirò su di scatto, rivelando, come seconda immagine, una chioma rossa, lunga e tutt'altro che adatta al ruolo di dirigente scolastico. Perfettamente in pendant con il fondoschiena, però. Infine, girandosi, esibì il viso, un ovale bello e freddo, con due occhi metallici e chiarissimi che mettevano in ombra tutto il resto. Anche il fondoschiena, il che era tutto dire.
«Michele Bastiamante?» domandò. Non sembrava per nulla imbarazzata dall'essere stata sorpresa a imprecare come un carrettiere.
«Sono io.»

RECENSIONE
Michele e Nera, i protagonisti di questo bellissimo romanzo che ho avuto il piacere di leggere, sono quanto di più comune e normale si possa pensare.
A quarantadue anni, Nera preside di un liceo di provincia, si ritrova con un divorzio alle spalle, un figlio di nove anni, Rodrigo, e tutte le critiche che gli piovono addosso da parte della sua famiglia.
Michele a cinquant'anni si vede costretto a fare da padre alla figlia Eugenia, sedicenne che ha perso la madre in un'incidente automobilistico. L'uomo divorziato con la defunta da undici anni, anche con la figlia ha avuto un rapporto quasi inesistente per tutta una serie di motivi che non vi svelerò.
La convocazione di Nera per segnalare atti di bullismo contro Eugenia fa' conoscere i due, che immediatamente sentono nascere un interesse particolare l'uno nei confronti dell'altra.

Purtroppo, si era anche insinuato nella sua mente il pensiero costante e a bassa frequenza della preside Valdraghi.

Nera crede che sia sbagliato e deontologicamente scorretto frequentare il padre di una allieva, Michele da parte sua è convinto che non ci sia nulla di male e la convince a vedersi ogni mercoledì per una relazione puramente fisica.

Era un uomo decisamente fuori dal comune. Sincero fino al parossismo.

Mentre i due amanti iniziano questa frequentazione clandestina, Michele deve affrontare la figlia Eugenia che si rifiuta di avere una parvenza di normalità, e Angelica la pazza vicina di casa, commessa e fashion blogger che in cambio di un aiuto con il suo blog aiuta Eugenia a sembrare una ragazza di sedici anni.
Il mercoledì diviene il giorno preferito di Nera e Michele, quello che era un appuntamento per il sesso diviene presto motivo di confidenze e complicità che tra i due cresce a dismisura.

Quegli occhi color mercurio se li sentiva colare addosso e gli davano una sensazione che sperava fosse bilaterale e non una delle sue recenti seghe mentali.

La "non relazione" va avanti e tra baruffe comiche e litigi e piani per debellare i bulli, l'ex marito di Nera ritorna a casa e la donna va in crisi.
La storia raccontata in terza persona con i dialoghi in prima persona mi ha fatto ridere tantissimo. Ho adorato Michele.
Sarò ripetitiva ma la storia mi è piaciuta tantissimo, pur avendo una trama che potrebbe essere tranquillamente la vita di un nostro conoscente, vince per la profondità dei sentimenti e per come l'autrice riesce a raccontarli.
Michele inesperto si trova a fare il padre senza avere l'istinto paterno, Nera chiusa nel suo conformismo e perbenismo di provincia scopre di aver trovato un uomo che la comprende anche quando lei è la prima a non capirsi.
Eugenia e Angelica che non si sopportano proprio come due sorelle.
Aurelia la sorella "stronza" di Nera, nata per ridicolizzare la sorella.
Non manca nulla e nella semplicità della lettura risalta semplicemente: l'amore.
Un amore maturo quello di Nera e Michele che fa battere il cuore come a quindici anni.
L'amore paterno che con la pazienza e l'intelligenza, Michele dà alla figlia e anche ad Angelica che con i suoi non ci parla da tanto.
L'amore per le apparenze a cui è stata costretta a sottostare Nera.
L'amore materno di Nera verso Rodrigo che balbetta da quando i genitori hanno divorziato.
L'amore ha tante forme e il libro ce ne mostra molte in maniera egregia.
Un romanzo leggero e profondo allo stesso tempo.

Di nuovo occhi negli occhi, un equilibrio magnifico su cui sostare, un poso dove non si sentivano mai a disagio.

Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Gabriella Merico.
Il team di Passion For Books. ♥

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