giovedì 18 giugno 2020

Recensione "Ti amerò fino alla fine" Bella Jewel

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "Ti amerò fino alla fine" Bella Jewel, secondo volume della serie 'Til Death, un romanzo erotico edito Newton Compton Editori.

Titolo: Ti amerò fino alla fine
Autrice: Bella Jewel
Serie: #2 'Til Death
Genere: Romanzo erotico
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Ti amerò fino alla fine

to be continued...

SINOSSI
Ho sposato un uomo dal cuore di pietra. E, come se non bastasse, ho fatto l'errore di innamorarmi perdutamente di lui. Era solo questione di tempo prima che Marcus Tandem schiacciasse la mia anima in mille piccoli pezzi. E da quando me ne sono andata, voltandogli per sempre le spalle, ho solo un grande vuoto al centro del petto. Lavoro sodo per rimettere in sesto la mia vita, ma so che è solo questione di tempo prima che arrivi il momento di affrontare Marcus una volta per tutte e dirgli che è finita per sempre. Ma non sarà facile. Perché le emozioni potrebbero prendere il sopravvento. Anche quelle più oscure. La nostra storia è complicata. E non ho idea di come finirà.

RECENSIONE
Secondo capitolo della serie Till Death, di sole centotrentotto pagine, che ripropone e conferma il mio dubbio sul perché la storia sia stata divisa in due parti. Se dopo primo libro, seppur insoddisfatta della lettura, avevo lasciato il beneficio del dubbio a questa autrice, con quest’ultimo capitolo confermo decisamente la mia prima impressione. Il primo libro è stato addirittura meglio di questo. Storia senza consistenza, ricca di cliché e scene poco realistiche. Alcune addirittura rasentano il ridicolo. Durante la lettura ho faticato a non chiudere il kindle e scaraventarlo in un angolo. Una lettura che nel primo capitolo avevo valutato con tre stelle sulla fiducia, aspettandomi che la seconda parte mi facesse ricredere. Ma se dovessi dare un giudizio complessivo, di media, a tutta la storia credo darei non più della seconda stella. La storia di questa parte ripropone i personaggi Marcus e Katia che abbiamo lasciato nel momento in cui lui caccia lei, lasciandola senza un soldo facendo in modo che cominci a odiarlo.

“«Sono un uomo che si è rovinato la vita da solo, e c’è soltanto una voce che voglio sentire. Che è proprio quella che non sentirò mai più. Ho distrutto un’anima. Ho avverato il mio stesso incubo. E non c’è perdono per questo.»”

Sono passati due anni e ritroviamo Katia e la madre malata che, trasferitesi lontano (non si sa dove!), stentano ad arrivare a fine mese nonostante il lavoro malpagato da cameriera di Katia. Scopriamo anche che lei ha con sé un segreto che non rivelerà a Marcus fino alle ultime battute. Per risolvere la situazione della ricaduta della madre, Katia si deciderà a tornare dal marito per chiedere il divorzio e ricominciare. Marcus invece lo ritroviamo distrutto emotivamente, per aver capito di amare Katia dannandosi per averla lasciata andare nonostante non abbia fatto altro per tutto il primo libro!
Ci sarà un capovolgimento dei ruoli tra marito e moglie, tra chi è il cattivo e chi è il succube.

“«Pensarlo colpevole mi rendeva più facile odiarlo, e per un attimo lì, in quell’oscurità, l’ho odiato davvero. Mi ero spinta così lontano da pianificare la sua morte.»”

Nel complesso, questa è una storia piena di controsensi e di situazioni al limite del ridicolo, che sono trattate con scene frettolose e fin troppo semplicisticamente. Non potendo spoilerare è impossibile citarle, ma alcune rasentano l’inverosimile, una su tutte la ricerca di un sicario come se si chiedesse in giro un falegname di fiducia.
Come il primo, anche questo secondo volume è scritto in prima persona a pov alternati, ed è fin troppo ripetitivo in alcune situazioni e dialoghi della protagonista, che qui piange e si dispera più che nel precedente. Non le ho contate, ma la parola “cazzo” viene ripetuta dai protagonisti come un intercalare, talmente tante volte che dopo un po' ho creduto che fosse il nome di un altro personaggio. Le scene di sesso, alcune anche inserite in momenti assolutamente inopportuni, sono comunque l’ossatura portante della storia, là dove l’attenzione del lettore vacilla per mancanza di spessore della trama. Solo centotrentotto pagine ma decisamente tirate per le lunghe.
Consiglio la lettura di questo libro SOLO a chi ha già letto il primo e, ormai che ha cominciato, voglia sapere come va a finire.
Buona lettura!
Pessimo
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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