martedì 16 giugno 2020

Recensione "Le ragazze non devono parlare" di Mary Higgins Clark

Cari romantici, Silva Zenati ha letto "Le ragazze non devono parlare" di Mary Higgins Clark, un thriller edito Sperling & Kupfer.

Titolo: Le ragazze non devono parlare
Autrice: Mary Higgins Clark
Genere: Thriller
Editore: Sperling & Kupfer
Per acquistarlo → Le ragazze non devono parlare

to be continued...
SINOSSI
Un'instancabile giornalista investigativa, un misterioso caso di molestie sessuali:
qualcuno non vuole che la verità venga a galla...


Quando la giornalista d'inchiesta Gina Kane riceve una misteriosa email in cui viene accusata REL News, rete televisiva tra le più quotate d'America, capisce subito di dover indagare su questa storia. A spedirgliela è una giovane ex dipendente, Cathy Ryan, che sostiene di aver subito abusi sessuali da uno dei suoi superiori e pare non essere stata l'unica.
Gina non riuscirà mai a incontrare Cathy, che, poche settimane dopo, rimane vittima di un tragico incidente. Il suo istinto infallibile, però, le dice che questa vicenda è solo la punta di un gigantesco iceberg.
Per la celebre emittente televisiva è un momento delicatissimo: l'azienda ha avviato le procedure per la quotazione in borsa e non può permettersi alcuno scandalo. Così i vertici di REL affidano al loro avvocato, Michael Carter, il compito di risolvere la questione, offrendo alle vittime un risarcimento in denaro in cambio del silenzio.
Man mano che emergono nuove accuse, i tentativi di impedire che la storia venga a galla devono fare i conti con la determinazione di Gina a scoprire la verità: la morte di Cathy è stata davvero un incidente? Quante altre donne sono coinvolte? Chi sono i responsabili?
Quando un'altra ex dipendente viene trovata senza vita, la giornalista si rende conto che qualcuno sta facendo di tutto per proteggere la reputazione di un predatore sessuale. Contro la macchina da guerra architettata dall'azienda, c'è solo un'arma con cui difendersi: la verità.

RECENSIONE
Gina Kane è una giornalista free lance che si occupa d'inchieste. In un periodo in cui ha poco lavoro le arriva una strana email in cui una giovane donna afferma di aver avuto una “terribile esperienza” lavorando in una notissima rete televisiva americana. Gina le risponde, più volte chiedendole un incontro, ma la ragazza sembra svanita nel nulla. Mentre la sua vita privata sembra andare a rotoli e la sua professionalità viene sacrificata sull'altare del profitto, sarà la pacata testardaggine di Gina ad avere la meglio su depistaggi, corruzione, e morti più che sospette di altre ragazze impiegate presso la stessa emittente.
Mi è piaciuto fin dall'inizio il personaggio di Gina, una persona dal carattere che definirei “morbido”. Lei, infatti, non è la giornalista rampante, sempre di corsa, con la pistola nascosta sotto i vestiti pronta a stendere un aggressore con colpi ben assestati imparati da qualche super personal trainer dell'autodifesa. Gina è una ragazza normale, come me e voi, con preoccupazioni familiari, un ragazzo che ama  e un lavoro che l'appassiona. Unito a tutto questo c'è un buon fiuto per le storie interessanti e la capacità di lavorare con metodo andando avanti per gradi senza lasciarsi fermare da rifiuti o intoppi

Gina guardò l'orologio. Doveva incontrare il direttore della rivista il giorno seguente. Charles Maynard iniziava sempre la conversazione con un «allora, Gina, di che cosa vogliamo scrivere stavolta?» Aveva poco più di ventiquattro ore per trovare una risposta.

Il romanzo si sviluppa in tre fasi. In quella iniziale Gina ha un primo contatto con la storia, ma non sa ancora quale sia la vicenda che nasconde e inizia a fare i primi passi per scoprirlo.
Nella seconda fase ci si trova faccia a faccia  con il mondo corrotto dell'emittente televisiva e con i vari dirigenti che, a più livelli, hanno generato e gestito situazioni criminose. Va da sé che ho detestato immediatamente lui, l'anchorman televisivo bello e gran maiale, ma in realtà quello che più mi ha fatto accapponare la pelle è stato l'avvocatuccio che si prende la briga di “appianare i problemi” ricorrendo alla corruzione e a sordide minacce ritrovandosi poi, ovviamente, in un gioco più grande di lui.

«Quando ci siamo conosciuti alla stazione di rifornimento e ti ho domandato di Cathy Ryan, non hai voluto che ne parlassimo lì. Perché?»
«Prima di risponderti posso chiederti se sei della polizia americana?»
«No»
«Della polizia di Aruba?»
«No, sono una giornalista»
«Giornalista d'inchiesta?»
Gina non sapeva quanto fosse il caso di fargli sapere. «Si, si può dire che sono una giornalista d'inchiesta. Sto indagando su un'azienda americana. Un certo numero di dipendenti ha avuto delle brutte esperienze lavorandoci. Voglio trovare queste dipendenti e scoprire cosa è successo»

Nella terza fase, con perfetto sincronismo restituito al lettore, dalla scrittura semplice ma ricca nei termini e mai noiosa nel ritmo, della Clark, le vicende della prima fase e della seconda confluiscono nella narrazione odierna guidando il lettore alla conclusione.

Ma doveva lavorare a quella storia. Delle giovani donne, quasi tutte sue coetanee, erano state vittime di qualcosa e probabilmente lo erano ancora. Era sicura che una di esse fosse stata assassinata.
Se ora mi ritiro, quanto tempo passerà prima che mettano qualcun altro su questa storia?E chi avrà l'incarico lo porterà avanti come avrei fatto io? Ci saranno altre vittime che avrebbero potuto essere risparmiate? Questa inchiesta è mia e anche Ted è mio. Troverò il modo di avere entrambi, promise a se stessa.

Concludendo, è stato davvero un piacere leggere questo romanzo, seguire passo passo le diverse strategie messe in atto dalla giornalista per riuscire a ottenere informazioni dai diversi tipi di persona, da quella reticente a quella impaurita a quella bugiarda e riuscire comunque nel suo intento senza perderci mai in grazia e femminilità.
Questo non è un romanzo che fa trasalire a ogni riga, ma piuttosto cattura e immerge nella storia, rendendo chi legge empatico con Gina che indaga, con le vittime indotte al silenzio facendo leva sulle loro paure e sensi di colpa e assolutamente contro la rete di prepotenti corrotti che sembrano poter andare per la loro strada senza danni finché non arriva una testarda come Gina a mettergli i bastoni tra le ruote.
Consigliato a chi ama il giallo vero in cui a dipanare l'intricata matassa ci sono solo l'intuito, l'intelligenza e l'incapacità di arrendersi di chi indaga.
Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Silva Zenati.
Il team di Passion For Books. ♥

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