venerdì 5 giugno 2020

Recensione "La figlia silenziosa" di Sarah A. Denzil

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "La figlia silenziosa" di Sarah A. Denzil, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: La figlia silenziosa
Autrice: Sarah A. Denzil
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → La figlia silenziosa

to be continued...

SINOSSI
Basta un attimo perché il mondo perfetto di Kat Cavanaugh vada in frantumi. Il vestito strappato, i bellissimi capelli biondi che ricadono lungo il viso pallido… E il cuore di una madre si spezza. Il dolore diventa persino più acuto quando la polizia classifica il caso di Grace come “suicidio”. Kat non è disposta a crederci. Neppure quando le viene mostrata la grafia della sua unica figlia sul biglietto inequivocabile che ha lasciato. E così comincia a frugare nella sua cameretta, rifiutando di accettare quell’ipotesi. Grace aveva dei segreti? Cercando tra le sue cose, Kat si rende conto di conoscere appena la giovane donna che Grace stava diventando. E, mentre prova a ricostruire ogni dettaglio della notte in cui è morta, deve accettare di fare i conti anche con il proprio passato oscuro. Ma più si avvicina alla verità, più è ossessionata da un interrogativo: avrebbe potuto proteggere meglio la sua bambina?

RECENSIONE
Cari romantici, ho letto "La figlia silenziosa" di Sarah A. Denzil e sono qui per parlarvene. Grace è una diciassettenne apparentemente perfetta: brava a scuola e nella musica, socievole, innocente. Ecco come l'ha sempre vista sua madre, Kat. La giovane viene ritrovata in fondo a una cava, nota come l'Angolo dei Suicidi. Perché l'adolescente avrebbe dovuto suicidarsi? Kat inizia una ricerca estenuante verso la verità perché non sa cos'è successo, non sa chi fosse realmente sua figlia e neanche il ruolo di suo marito, ma di una cosa è certa: qualcuno ha fatto del male a sua figlia. Scavando nella sua vita, scoprirà cose inimmaginabili. Grace non era la persona che pensava e in molti potrebbero avere dei motivi per vederla morta. Eppure, Kat dovrà calarsi sempre di più nella profondità del suo passato, per scoprire chi ha agito nel suo sventurato presente.
"«Non sai chi sono né cosa ho fatto. Ho le mani sporche di sangue. So quanto siano fragili le ossa perché le ho viste rompersi. So che rumore fa un cranio fracassato»."

Il libro è stato abbastanza scorrevole; nella prima parte ho trovato diverse ripetizioni e una situazione di "stallo", che non spingevano il lettore a proseguire con ansia la lettura. In un secondo momento, però, la vicenda si è fatta più intrigante. La narrazione è in prima persona secondo il punto di vista di Kat: emergono le sue emozioni, le sue paure, i suoi pensieri. Lei è la protagonista indiscussa. Appare determinata e forte, una madre disposta a qualsiasi cosa pur di capire cos'è successo a Grace. Nasconde un grande segreto e quello sarà il punto importante su cui verrà focalizzata l'attenzione del lettore.
"Come ho fatto a non accorgermi del suo lato oscuro?"

La storia è molto particolare. Non è facile pronunciarmi, perché vengono trattati tanti argomenti, come il bullismo, il disagio, i problemi adolescenziali odierni. Al tempo stesso, si indagano gli effetti di una relazione dannosa tra genitori e figli. È un libro complesso, ricco, che tocca tante tematiche scottanti. Se ripenso a tutto ciò che ho letto, mi rendo conto che non deve essere stato semplice riuscire a incastrare tutti questi tasselli, dunque posso affermare che la storia è stata costruita bene. Si parla anche di manipolazione mentale, di vendetta, di abusi, di ossessione e di malattia. Mi sono sentita travolta dagli eventi, così come dalla disperazione di Kat, che vive il peggiore incubo di qualsiasi genitore: perdere il proprio figlio. Il fuoco che la spinge a non arrendersi mai, a indagare nonostante tutto, è vivo e ho percepito con forza i suoi sentimenti. Non posso negare che sia stata una lettura movimentata, articolata, ma anche emozionante. L'unica pecca è verso la fine; c'è stato un dettaglio che proprio non mi ha convinta, un dettaglio così importante da essere un pilastro portante dell'intera storia. Purtroppo, ai miei occhi ha perso un po' di credibilità e ne sono immensamente dispiaciuta perché per il resto l'ho trovato un bel libro. Ciò nonostante, ho apprezzato il finale, che rimette in ordine tante questioni. Inoltre, mi è piaciuta Kat e la sua storia originale; è una protagonista ben più contorta di quanto si possa pensare all'inizio. Non riuscivo a capire chi fosse realmente, eppure mi sono fidata di lei.
"Hai fatto quello che non è mai riuscito quasi a nessuno: il delitto perfetto. Eppure vuoi rischiare tutto per vedermi di persona."

"La figlia silenziosa" è originale e intricato, con una trama ricca di contenuti e significati, in cui si arriva a dubitare davvero di tutti. Niente sembra più sicuro per Kat, arriva addirittura a dubitare di se stessa. Il messaggio che ho colto è i pensieri sono capaci di distruggere le vite più di quanto lo siano i fatti. La parte che non mi ha convinta, purtroppo, interferisce col mio giudizio complessivo, ma mi rendo conto che è una questione molto soggettiva. Non è detto che ad altri lettori sia piaciuto il colpo di scena e lo abbiano trovato, al contrario, geniale. Inoltre non me la sento di penalizzare troppo il libro perché per la maggior parte mi è piaciuto e mi ha saputa coinvolgere. Consiglio questa lettura a coloro che amano i thriller psicologici, basati sulla vendetta, sui problemi adolescenziali, sulla manipolazione. Per me è stato, nel complesso, un bel romanzo Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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