venerdì 24 aprile 2020

Recensione "La fiamma nel buio" di Michael Connelly

Cari romantici, Ersilia Facciolo ha letto "La fiamma nel buio" di Michael Connelly, un thriller edito Piemme Edizioni.

Titolo: La fiamma nel buio
Autore: Michael Connelly
Genere: Thriller
Editore: Piemme
Per acquistarlo → La fiamma nel buio

to be continued...

SINOSSI
È un giorno triste, per Harry Bosch, quello del funerale dell'ex poliziotto John Jack Thompson. Un uomo che ha dedicato quarant'anni di vita al LAPD, ma soprattutto un maestro per molti giovani detective alle prime armi. Uno di questi era stato proprio Bosch, che adesso, appoggiato al suo bastone dopo l'operazione al ginocchio che ha subito, osserva da lontano il gruppetto convenuto al cimitero, pensando alle cose che ha imparato da lui. Ad esempio, a capire quando qualcuno sta mentendo durante un interrogatorio. John Jack sapeva riconoscere un bugiardo. Non se n'era mai fatto scappare uno.
Ma quando si avvicina a Margaret, la moglie di Thompson, Bosch non si aspetta di scoprire che, anche dalla tomba, John Jack abbia un altro bugiardo da incastrare. Un caso irrisolto di vent'anni prima, l'omicidio di un ragazzo ritrovato senza vita in un vicolo frequentato da spacciatori. Un caso che John Jack si era portato in pensione con sé, trafugando il fascicolo dagli archivi del LAPD. Bosch decide di occuparsene. E c'è una sola persona, dentro la polizia, che può aiutarlo: Renée Ballard. Così, tra un crimine e l'altro del suo turno di notte - "l'ultimo spettacolo", come lo chiamano i poliziotti losangelini - Renée farà di nuovo coppia con Bosch per riaprire piste sepolte da anni di bugie… Perché tutti i bugiardi, prima o poi, fanno i conti con la verità.
Un nuovo imperdibile thriller con la coppia di detective più straordinaria che si sia vista sulla pagina scritta da molto, molto tempo a questa parte.

RECENSIONE
Cosa succede quando sei un detective in pensione e ti capita tra le mani un vecchio omicidio mai risolto? Se sei Harry Bosch non molli la presa fino a che non sarai riuscito a risolvere il caso.
“Se prendi ogni cosa sul personale, ti arrabbi. La rabbia è un fuoco che ti dà la forza di andare fino in fondo ogni volta.”

Bosch è affiancato dalla giovane Renèe Ballard, detective del dipartimento di Hollywood, del turno di notte, detto “l’ultimo spettacolo”. Insieme cercheranno di dare giustizia a un giovane tossicodipendente ucciso in un vicolo di Los Angeles 30 anni prima. Caso, di cui Bosch, entra in possesso, durante il funerale del suo mentore, John Jack Thompson, uomo integerrimo che ha dedicato 40 anni al LAPD. Ma cosa ci faceva il quaderno dell’omicidio in casa di Thompson? Perché aveva trafugato le prove dagli archivi se non voleva approfondire le indagini? Aveva qualcosa da nascondere?
“Forse John Jack Thompson aveva davvero portato via quel fascicolo perché non voleva che il caso fosse mai risolto. E questo creava un altro mistero a cui pensare. Un mistero doloroso.”

Connelly ha messo in piedi una spettacolo, creando trame e sottotrame che si incastrano in modo perfetto, con un ritmo serrato e pieno di colpi di scena, fino alla soluzione finale. Perché “contano tutti oppure non conta nessuno”. La storia è narrata in terza persona, con capitoli alternati tra Bosch e Ballard. Mi sono sentita curiosa, euforica, malinconica, in alcuni punti delusa, sempre attaccata alle pagine perché la storia non ti permette di chiudere il libro se non quando l’hai finito. È una crime story ben costruita, non ha mai punti morti, non risulta mai banale, ma tiene sempre sul filo del rasoio. Lo consiglio a chi ama trovare più storie nella stessa trama. Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Ersilia Facciolo.
Il team di Passion For Books. ♥

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