giovedì 30 aprile 2020

Recensione "Dimmi che ci sei" di Kristen Ashley

Cari romantici, Gabriella Merico ha letto "Dimmi che ci sei" di Kristen Ashley, secondo volume edito Rock Chick, un contemporary romance edito Newton Compton Editori.

Titolo: Dimmi che ci sei
Autrice: Kristen Ashley
Serie: #2 Rock Chick
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Dimmi che ci sei

to be continued...

SINOSSI
Jet McAlister ha un segreto che non è disposta a condividere con nessuno. Nonostante le sue stranezze, Eddie Chavez la trova mostruosamente sexy (per la verità anche lui non è niente male), ma Jet ha davvero troppi problemi per rendersi conto del suo interesse. Quando, però, Jet si ritrova in un vicolo con un coltello puntato alla gola alla fine del turno allo strip club in cui lavora come cameriera, Eddie perde la pazienza: perché diavolo non si lascia aiutare? Lui è un poliziotto, potrebbe rendersi utile se solo la ragazza si decidesse a parlare. Ma Jet è testarda, senza contare che di norma è lei quella che risolve i problemi agli altri, e non viceversa. Ed è proprio per tirare fuori dai guai un’altra persona che Jet è finita in una situazione estremamente pericolosa. Tanto che se Eddie provasse a salvarla, non farebbe altro che mettere in gioco la vita della donna che ama. 

RECENSIONE
Jet ed Eddie sono i protagonisti del secondo capitolo della serie "Rock Chick".

Vedete, nell'istante preciso in cui ho posato gli occhi su Eddie Chavez, mi sono innamorata di lui.

Henrietta Louise McAlister, per tutti "soltanto" Jet, si divide tra il lavoro come cameriera in un strip club e nella libreria di Indy Savage, per poter accudire la madre reduce da un ictus. Non ha il tempo per pensare all'amore soprattutto perché è convinta di essere noiosa e banale.

Pertanto, sono una ragazza a metà, nel limbo: né alta, né bassa... Né bionda, né mora... Non ho gli occhi né verdi, né scuri.
Non sono niente di che.

Non avere il tempo per pensare all'amore, non vuol dire che sia cieca o che non provi sentimenti verso qualcuno, semplicemente ha paura.

Vedete, lui è un fico. Non dico tanto per dire. Fico. È talmente bello che guardarlo fa male agli occhi.

Eddie Chavez, messicano caliente, macho e sanguigno, la nota proprio nella libreria e inizia il suo personale assedio nei confronti della ragazza.
Il ritorno a Denver del padre di Jet porta lo scompiglio nella sua routine, inizia così un putiferio generale, inseguimenti, sparatorie, tentativi di rapimento, a cui fanno da sfondo i personaggi conosciuti nel precedente libro e ai quali se ne aggiunge qualche altro sempre sul generis.

«Me ne occuperò io! È questo che faccio sempre, ok? Risolvo i problemi. Troverò un modo per uscire anche da questo guaio!», ho gridato.

Jet comprende che tutti tengono a lei, soprattutto Eddie.

Ero grata di avere degli amici che restano seduti nella sala d'attesa di un ospedale in attesa di notizie, e grata ad Eddie per essersi preso cura di loro al posto mio.

Il conturbante Eddie è deciso a dimostrare a Jet che le sue paure, di essere noiosa e banale, sono infondate, così tra "chiacchierate" varie e "docce", inizia a credere che la ragazza abbia capito.

«Mi sono rotto le palle di starti a guardare mentre ti allontani da me», ha ringhiato.

È Jet che racconta la storia dal suo punto di vista, una storia che, nonostante situazioni pericolose e che possono mettere paura, riesce a essere coinvolgente, mai eccessivamente violenta e con la giusta leggerezza.
Ho adorato Eddie, con la sua pazienza e la sua voglia di conoscere Jet.
Del libro mi è piaciuto tutto, è stato un emozione continua leggere tutte le sfumature del carattere di Jet, l'amore degli amici che non si sono negati mai di esserci, la testardaggine dei due protagonisti. La paura di Jet, l'essere sanguigno e protettivo di Eddie.
L'amore per la madre malata e per il padre stupido, l'unione tra Jet e Lottie la sorella famosa, tutto questo e soprattutto l'amore che Eddie ha sempre dimostrato, perché lui le cose le esprime soprattutto con i gesti, di provare nei confronti della ragazza.

«Volevo soltanto dirti che mi piace come sei vestita».
«Potevi dirmelo e basta, magari», ho puntualizzato.
«Preferivo dimostrartelo»

Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Gabriella Merico.
Il team di Passion For Books. ♥

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