lunedì 17 febbraio 2020

Recensione "Più della spada" di Jeffrey Archer

Cari romantici, Silva Zenati ha letto "Più della spada" di Jeffrey Archer, un romanzo storico misterioso edito HarperCollins.

Titolo: Più della spada
Autrice: Jeffrei Archer
Genere: Romanzo storico misterioso
Editore: HarperCollins
Per acquistarlo → Più della spada

to be continued...

SINOSSI
Odio e amore, colpi di fortuna e giochi di potere. Due famiglie in balia di un destino che non dà loro tregua.

Ottobre 1964. Le strade dei Clifton e dei Barrington corrono parallele, segnate da colpi di fortuna, disavventure e scherzi del destino. Quando il nuovo piroscafo della Compagnia di navigazione Buckingham diventa bersaglio di un attentato dell'IRA, Emma Clifton deve vedersela con i membri del consiglio d'amministrazione che vorrebbero le sue dimissioni, prima fra tutte la perfida Virginia Fenwick. Henry intanto, diventato presidente di un'associazione di scrittori, lancia una campagna per la scarcerazione di un autore russo che si oppone al regime: non immagina che così facendo rischierà la vita. Giles Barrington, ormai ministro, aspira a una carica ancor più alta... finché un viaggio a Berlino non si trasforma in un disastro diplomatico per colpa del suo vecchio avversario, il maggiore Alex Fisher. Questa volta, chi sarà il vincitore? A Londra Sebastian, il figlio di Henry ed Emma, sta facendo carriera alla banca Farthing, ma trova sulla sua strada Adam Sloane, un collega disposto a tutto pur di rovinarlo.

RECENSIONE

Siamo in Gran Bretagna, negli anni che vanno dal 1964 al 1970. La storia riguarda due famiglie i Barrington e i Clifton. Ma non sono due famiglie qualsiasi, fanno parte dell'alta società inglese, tra i suoi componenti si trovano presidenti di compagnie navali, membri del parlamento, presidenti di banche e così via.
Più che ovvio che, un tale coinvolgimento negli aspetti decisionali della vita di una Nazione produca dei nemici, per invidia, per interesse o perché qualche membro di queste famiglie è anche appassionatamente integro e dedito a buone cause tanto da ficcarsi in seri guai, come ad esempio oltrepassare l'allora più che mai vigilata “cortina di ferro” per andare a recuperare un libro “proibito” il cui autore sta scontando venti anni di carcere russo per averlo scritto.
Sullo sfondo c'è l'IRA  che organizza attentati a suon di bombe, uno dei quali va a minacciare la sicurezza fisica e finanziaria proprio della compagnia navale dei Barrington-Clifton e, ancora, c'è la sempre più pressante richiesta della Gran Bretagna di entrare a far parte dell'Unione Europea.

“I dieci uomini rimasero in piedi finchè Emma non ebbe preso posto a capotavola, una tavola sconosciuta ma, per dirla tutta, la sala da ballo del Buckingham non era stata creata per una riunione d'emergenza del consiglio d'amministrazione. Quando studiò i colleghi intorno a lei, nessuno sorrideva”

Questo romanzo mi ha intrigata molto, mi ha fatto tornare indietro alla mia infanzia quando non esistevano i cellulari, il muro di Berlino era ancora intatto e i due blocchi politici si fronteggiavano a muso duro.
Allo stesso tempo mi ha coinvolta nella precisa narrazione degli scontri per le acquisizioni bancarie, tattiche precise che vanno in fumo per la smodata ambizione di qualcuno a dimostrazione che la quantità di potere e denaro che si possiede non mettono al riparo da errori provenienti dalle peculiarità umane.
Caratteristiche la fragilità e la grandezza che ritroviamo in tutti i personaggi, nel bene e nel male; si può essere innamorati e perdere la donna amata per non saper restare alla tentazione di venir meno alla propria parola in affari ma si può anche essere uno scaltro uomo d'affari che rischia il carcere duro per mantenere fede a una promessa.

“L'unica cosa a cui Emma non era preparata erano i venti o trenta fotografi, piazzati dietro due barriere di fortuna su entrambi i lati dell'ingresso del tribunale, con i flash in azione. I giornalisti gridavano le loro domande anche se non si aspettavano che lei rispondesse. La più insistente: dov'è Harry?”

Un'altra cosa che mi ha colpito è stato il riferimento alla richiesta della Gran Bretagna di entrare a far parte dell'Unione Europea. Oggi, dopo quasi cinquanta anni, ne vuole uscire, anzi ne è uscita lo scorso trentuno gennaio. I tempi cambiano e con loro, necessità e priorità.
In tutto il ribollire di cariche politiche, bancarie, societarie con colpi più o meno bassi tra i contendenti, con milioni di sterline che passano di mano in mano come fossero caramelle, spicca l'azione coraggiosa di uno dei protagonisti deciso a trovare un libro “proibito” nella Russia di Breznev  e portarlo in occidente.
Devo dire che se tutto il romanzo mi è piaciuto molto, questa è stata la parte che ho amato di più e  il protagonista della vicenda, Harry, appunto è diventato ai miei occhi l'eroe vero del romanzo.

“Quando Emma si svegliò, il mattino seguente, trovò Harry chino sul pavimento, impegnato a selezionare diversi fogli di carta e a organizzarli in pile ordinate: carta intestata della BOAC, il retro di una dozzina di menù della prima classe e persino carta igienica. Si unì a lui, concentrandosi sulla carta igienica. Una quarantina di minuti dopo avevano un libro”.

Il romanzo si legge benissimo, di volata, scritto con narratore esterno, si è spettatori come si fosse al cinema e si potessero vedere i vari personaggi tanto sono ben delineati sia nel carattere che nel fisico. È un libro che consiglio a chi non è più giovanissimo, come me, per ripercorrere gli anni sessanta-settanta e a chi è molto più giovane per capirne qualcosina in più, con leggerezza.
Io, di sicuro, voglio continuare a leggere la saga dei Barrington-Clifton.
Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Silva Zenati.
Il team di Passion For Books. ♥

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