lunedì 7 ottobre 2019

Recensione "Questa volta si fa a modo mio" di Tracy Bloom

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "Questa volta si fa a modo mio" di Tracy Bloom, un contemporary romance edito Newton Compton Editori.

Titolo: Questa volta si fa a modo mio
Autrice: Trecy Bloom
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Questa volta si fa a modo mio

to be continued...
SINOSSI
Lo stesso giorno in cui Jenny scopre che le rimangono pochi mesi di vita, si accorge che suo marito ha una relazione con una collega. Per lei è davvero troppo. Considerando anche due figli adolescenti, una madre lagnosa, le amiche troppo prese dalle loro vite e un lavoro sempre più stressante… bisogna dire basta! Jenny desidera solo tenere segrete entrambe le sue scoperte e riprendersi la sua vita, godendosi ogni momento, come quando era più giovane e spensierata. Basterebbe solo tornare indietro di qualche anno… Per esempio, rivivendo gli istanti di pura gioia come quelli del suo venticinquesimo compleanno, in cui nessuna preoccupazione era tanto cupa da riuscire a toglierle l’ottimismo. Così organizza un’enorme festa a tema anni ’90, con l’unico obiettivo di ritrovare la spensieratezza che sente di meritare. Riuscirà a tenere nascosti i suoi segreti abbastanza a lungo da godersi la festa?

RECENSIONE
Una gran bella storia, dolce e amara allo stesso tempo. Quella che di solito non si può leggere in qualunque periodo della propria vita, o perché si rischia di non riuscire a finirla o che ti rapisca così tanto da non riuscire a essere costante nell’avanzare della storia, per la paura che finisca troppo presto. Questo è quello che mi è successo entrando in punta di piedi tra le parole dell’autrice.
È una storia che non lascia scampo, ti mette di fronte ai peggiori incubi che una donna, o un essere umano in generale, vorrebbe mai dover affrontare arrivato all’età adulta. Quando tutto sembra scritto nel proprio destino, tutto già organizzato, tutto al proprio posto, ecco che subentra il granello imprevisto a far crollare le certezze di una vita.

“È come se lei capisse qual è la vera te. La te senza marito o figli, la carriera decollata oppure no. La e che avevi definito prima che le scelte del marito e della famiglia iniziassero a definirti. Prima che il successo o il fallimento, la spavalderia o il rimpianto riuscissero a infiltrarsi nella tua personalità. La te prima che il passare del tempo prendesse il sopravvento e ti scuotesse a tal punto da renderti irriconoscibile persino a te stessa.”

È quello che improvvisamente succede a Jenny, sposata con Mark lavoratore indefesso, due figli adolescenti con i classici problemi e ribellioni di quella età, una bella casa in un bel quartiere, un lavoro come animatrice in una casa di riposo e tutte le sicurezze che questa età si porta dietro.
Tutto nello stesso giorno, a quarantacinque anni, scopre di avere il cancro con un’aspettativa di vita di altri due anni e che il tanto amato marito ha una relazione con una donna più giovane. Cosa farebbe una donna vera, se non implodere?
Mi sono posta la stessa domanda, come reagirei a tutto questo?
Jenny sceglie la via del silenzio iniziale, non dice nulla del tradimento scoperto e soprattutto non accenna la sua malattia, per continuare a gustarsi la sua vita “normale”, per continuare a essere ancora per un po' quella che non viene compatita e guardata con pietà.
È all'ora che con la complicità dell’altro bel personaggio della storia, Maureen, una over settantenne ospite della casa di riposo e sua amica, escogita una sorta di cerimonia di passaggio dalla vita che ha sempre vissuto verso quella che diventerà, una volta comunicata la notizia del cancro. Jenny ripensa a qual è stato il suo ultimo periodo felice e spensierato e sceglie di voler essere padrona dei suoi giorni riproiettandosi in quello stesso periodo, fregandosene dei pareri altrui e delle etichette, proprio come farebbe una persona che sa di avere i giorni contati.

“<<Lo troveremo>> mi dice.
<<Cosa?>>
<<Il tuo modo di morire. Lo troveremo>>.”

Organizza una festa a tema anni novanta e decide di salutare la sua vita riallacciando legami persi nel tempo e affetti trascurati per colpa della pigrizia e della stupida credenza che ci sia sempre tempo per fare le cose o per rimediare alle lontananze. Toccante in alcuni momenti salienti e anche divertente specie per la presenza dei dialoghi ben fatti con l’amica Maureen.

“È troppo. In questo preciso momento vorrei starci davvero, in Grecia, seduta all’aperto, a mangiare, a bere e a ridere felice. Quanto era semplice allora la felicità e quanto la davo per scontata. Ero in paradiso e non me ne sono mai accorta. Mi avvicino a mio figlio e gli poso una mano sulla spalla.”

Scritto in prima persona dal suo esclusivo punto di vista, accompagna il lettore per mano fino all’epilogo, senza mai stancare o annoiare, ma anzi gustando i risvolti anche positivi che inevitabilmente esistono in situazioni del genere, come a voler bilanciare l’amaro della vita. Consigliata la lettura agli amanti del genere e a chi non ha paura di leggere la realtà attraverso la fantasia di una storia ben scritta.
Buona lettura!

Magnifico
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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