venerdì 30 novembre 2018

Recensione "Non c’è niente che fa male così" di Amabile Giusti

Buongiorno romantici, Lucrezia Piliego ci parla di uno tra gli ultimi romanzi di Amabile Giusti: "Non c'è niente che fa male così", romanzo edito Self Publishing.

Titolo: Non c'è niente che fa male così
Autrice: Amabile Giusti
Genere: Contemporary Romance
Editore: Self Publishing
Ebook: 2,99€
Cartaceo: 5,95€
Per acquistarlo → Non c'è niente che fa male così

to be continued...

SINOSSI
Caterina ha diciassette anni ed è una ragazza solitaria e scontrosa. I compagni di scuola la osservano con sospetto e ha un pessimo rapporto anche coi suoi genitori.
Marco ha trentasei anni ed è un uomo deluso dalla vita che annega le sue frustrazioni private in decine di relazioni inutili e senza storia. Un giorno si incontrano in una libreria, apparentemente per caso, ed entrambi si rendono subito conto che fra loro c’è qualcosa di profondo: un’affinità, un’amicizia, un'attrazione o qualcosa di più?
La storia di un legame proibito, diviso tra presente e passato. Ma anche la storia di un amore vero: un amore inatteso, odioso e sublime, carnale e purissimo.

RECENSIONE

Caterina non è una ragazza come le altre, è chiusa e ombrosa, non si sente a suo agio nel corpo cresciuto troppo in fretta che si ritrova, non ama interagire con gli altri e si rifugia in un mondo di ricordi.
Marco è un uomo frustrato, soffocato da una vita che non gli appartiene, ma che per facciata sopporta anche se con scarsi risultati, i due protagonisti si incontrano e da lì nasce un sentimento inaspettato per entrambi, ma difficile da coltivare.
Può qualcosa essere sbagliato e giusto allo stesso tempo?
Marco ha 36 anni e Caterina 17 anni, il loro rapporto è confuso, non ordinario, e sono consapevoli che interromperlo sarebbe la decisione giusta, ma non riescono a stare l’uno senza l’altro.
Ma non è tutto oro ciò che luccica e entrambi lo capiranno sulla loro pelle.

Non gli dice niente, eppure ha un miliardo di parole rannicchiate sulla lingua, nella gola, tra i polmoni.
Gli sorride soltanto, un sorriso frugale, come sa fare lei, un sorriso che non stende troppo le labbra ma trasforma gli occhi in generose scintille.
Gli sorride, ed è certa che qualcosa accadrà adesso, da adesso.
Qualcosa di fondamentale.
Intanto rimangono fermi, l’uno di fronte all’altra, come nel frammento di un film in bianco e nero, mentre la gente passa e la notte arriva e le stelle battono le loro ciglia radiose sulla città che non sa quello che accade, ma non importa.

La scrittura è molto dettagliata, troviamo una descrizione accurata di ogni scena da più punti di vista, riuscendo a conoscere tutti i personaggi con estrema minuziosità. Ho trovato il ritmo molto lento, prolisso e noioso, solo verso il finale più interessante; ho faticato a finire il libro, perdendo il filo più volte per l’eccesso di flash back.
Le continue ripetizioni delle scene, anche se narrate da un punto di vista diverso, hanno reso la storia, a mio parere, un po' pesante. Il linguaggio della scrittrice rimane un marchio di fabbrica, ma purtroppo questa volta non sono riuscita a trovare le stesse emozioni che mi ha trasmesso la sua scrittura nei romanzi già letti, l’idea di base è carina anche se intrisa di tristezza, ma la struttura purtroppo l’annienta completamente.
Con grande dispiacere, confesso che il libro non mi è piaciuto.
Buona lettura.

Mediocre
Alla prossima, Lucrezia Piliego.
Il team di Passion For Books. ♥

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