Incominciamo subito...
1. Ciao Simona, e grazie per questa intervista.
Spiegaci, nella vita reale chi è Simona Mendo?
Grazie a voi per
la possibilità che mi concedete di farmi conoscere un po’ di più, non solo come
autrice ma anche come persona. Nella vita reale sono un fiume in piena: lavoro
come libera professionista nello studio di famiglia, sono moglie felice e mamma
di due splendide bambine (la grande, a dire il vero, si sta affacciando
all’adolescenza!), adoro scattare fotografie e ballare (una settimana fa mi
sono esibita sul palco davanti a centinaia di persone!). Il mio ideale di
felicità è trasferirmi con la mia famiglia nella nostra casetta sull’Appennino
Emiliano, sdraiarmi al sole e leggere tutto il giorno!
2. Qual è il tuo romanzo preferito?
Non ho un solo
romanzo preferito, ma una serie di autrici che adoro e, appena esce un loro
romanzo, lo acquisto a scatola chiusa. Colleen Hoover, perché con le sue frasi
mi emoziona; Lisa Kleypas, perché tratta la passione e il tormento con
delicatezza ed efficacia; Jane Austen, che mi catapulta in un altro mondo, un
mondo dove avrei voluto vivere e dove so che avrei vissuto benissimo; Louisa
May Alcott, che è stata una delle mie prime letture ed è grazie a lei se amo
leggere; e infine Rosamunde Pilcher, perché descrive i paesaggi in maniera
sublime.
3. A che età hai iniziato a scrivere?
Iniziai a scrivere
da ragazza, intorno ai 18 anni, dopo una catastrofica storia d’amore finita nel
peggiore dei modi. Mi accorsi che la scrittura, ancor più della lettura, funzionava
come balsamo curativo per il mio povero cuore afflitto, soprattutto perché,
quando avevo la penna in mano, acquistavo un potere enorme: potevo scrivere e
riscrivere il corso della vita a mio piacimento. E, vi dirò, almeno sulla carta
mi sono presa un sacco di rivincite!
4. Da dove prendi spunto per imbastire le tue
storie? (Domanda posta da Luisa)
Le storie che
scrivo prendono spunto dalla mia vita. Con questo non intendo che scrivo storie
autobiografiche, però chi mi conosce riesce a cogliere riferimenti a ogni
pagina, riesce a riconoscersi in un personaggio, in una frase, in uno sguardo…
5. Qual è il tuo sogno più grande?
Sarò scontata, lo
so, e anche un po’ illusa, ma il mio sogno sarebbe poter emozionare con i miei
romanzi e vivere di scrittura. Purtroppo, tra lavoro e famiglia, i momenti a
disposizione per scrivere sono veramente risicati e, a volte, la testa mi
scoppia da quante idee vorrei mettere su carta ma non ho il tempo per farlo…
6. Le persone di cui ti circondi, come famiglia o
amici, hanno mai letto un tuo romanzo?
Le mie compagne di
ballo e amiche sono state le mie sostenitrici più accanite! È infatti grazie a
loro se ho deciso di pubblicare i miei romanzi (io mi sarei accontentata di
continuare a sognare, ma loro mi hanno spronato a provarci e non le ringrazierò
mai abbastanza!). In famiglia, invece, solo mia figlia undicenne ha letto i
miei romanzi (con i dovuti tagli, perché alcune scene non vanno bene per le
ragazzine). I miei genitori hanno scoperto che scrivevo quando, un giorno, ho
detto loro: “Mamma, papà, ho pubblicato il mio romanzo, guardate!”. Poi però
non lo hanno letto, perché temono di scoprire cosa si nasconde dentro la mia
testolina!
7. In quale protagonista, delle tue storie, ti
rispecchi di più?
Io mi rispecchio
nelle protagoniste di ogni mio romanzo, magari per un particolare, per un lato
del carattere… Alessia, ad esempio, la protagonista di “Quel bacio al chiaro di
luna”, mi ricorda me stessa da ragazza, perché anch’io ero ingenua come lei, e
anch’io come lei ho preso tante facciate prima di trovare l’amore…
8. C’è un canzone che ti ricorda un momento
speciale di “Quel bacio al chiaro di luna?”
C’è una canzone,
che Alessia ascolta a inizio romanzo e che le provoca sofferenza, perché legata
a tristi ricordi che vorrebbe cancellare. La canzone esiste veramente ed anche
per me è legata a ricordi tristissimi. Tenendo conto che io iniziai a scrivere
questo romanzo quando ero ragazza, più di vent’anni fa, la canzone risale
proprio a quel tempo, nel lontano 1997… Chiedo scusa se non svelerò il titolo,
un po’ per una sorta di pudore, un po’ perché ognuno di noi può associare la
canzone che più si adatta a un periodo triste della propria vita e
immedesimarsi così al meglio nella lettura.
9. Cosa ne
pensi del Self Publishing e delle Case Editrici? Secondo te qual è la strada
migliore per un autore?
Non avendo mai
pubblicato in self e non avendo forse nemmeno le competenze tecniche per farlo,
mi sono affidata a una casa editrice, in questo caso la Literary Romance delle
bravissime Simona Friio e Mara Marinucci, con cui mi sono trovata subito a mio
agio. Secondo me self o CE non fa differenza, sono due strade diverse per far
conoscere il proprio prodotto che, se confezionato al meglio, darà senz’altro
grandi soddisfazioni!
10. Qual è il genere che non scriveresti mai?
Quando scrivo,
così come quando leggo, devo immedesimarsi al cento per cento nella storia, che
deve essere reale, quindi non potrei mai scrivere un fantasy, un horror (sono
troppo fifona)… e poi, dato importantissimo, io sono una sostenitrice delle
storie d’amore tormentate, anzi tormentatissime, però con un lieto fine!
11. Qual è stata la tua ultima lettura?
La mia ultima
lettura, ancora in corso, è “la ragazza delle perle” di Lucinda Riley. Ho già
letto i primi tre capitoli e adoro il modo in cui riesce a catapultarti in
un’altra storia, in un altro mondo… io, poi, che vado matta per le letture di
viaggio, con le sue storie sono proprio nel mio!
12. Quando è nata la tua passione per la
scrittura? E come? (Domanda posta da Marianna)
La mia passione
per la scrittura è nata più di vent’anni fa, da ragazza, e da allora non ho più
smesso. Anche se non mi riesce così facile scrivere (a volte in un giorno
intero scrivo sì e no una paginetta), però la gioia che mi dà è indescrivibile!
13. Quale genere di lettura preferisci? (Domanda
posta da Marianna)
Il mio genere
preferito sono le storie d’amore, possibilmente molto tormentate ma a lieto
fine. E poi, strano ma vero, le letture di viaggio e le guide turistiche!
14. Cosa ti ha ispirato a scrivere il libro “Quel
bacio al chiaro di luna”? (Domanda posta da Giada)
“Quel bacio al
chiaro di luna” è nato più di vent’anni fa, dopo una storia d’amore rovinosa,
che ha lasciato molte cicatrici nel mio cuore… grazie al romanzo, però, sono
riuscita a trasformare le sofferenze in ricordi che non fanno più male.
15. Hai un posto preferito dove scrivere? (Domanda
posta da Alexandra)
Non ho un posto
preferito dove scrivere, però scrivo sempre sul quaderno, con la penna
rigorosamente blu (sono della vergine, pignola e meticolosa). Una settimana fa,
di ritorno da un lungo viaggio in auto, nel dormiveglia ho avuto un’ispirazione
meravigliosa e, prima di dimenticarla, me la sono scritta tutta sul cellulare,
non avendo nient’altro a portata di mano!
16. Stai già lavorando a un nuovo romanzo?
Ho già un altro
romanzo pronto, che risale a dieci anni fa. Devo giusto rivederlo e poi spero
che sarà pronto per uscire alla luce! Un’altra storia d’amore travagliata,
neanche a dirlo…
17. Se dovessi descrivere con un unico aggettivo
quello che provi quando scrivi, quale sarebbe
Magia.
18. Grazie per averci dedicato del tempo. Saluti
il blog Passion For Books e le ragazze che ne fanno parte? :)
Un grazie di cuore
a tutte voi per avermi accolta nel vostro splendido blog, che seguo sempre con
attenzione!
Simona
Grazie Simona Mendo per aver partecipato.
Il team di Passion For Books. ♥
Nessun commento:
Posta un commento