mercoledì 1 aprile 2020

Recensione "La bambina con la valigia di cartone" di Glynis Peters

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "La bambina con la valigia di cartone" di Glynis Peters, un romanzo storico edito Newton Compton Editori.

Titolo: La bambina con la valigia di cartone
Autrice: Glynis Peters
Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → La bambina con la valigia di cartone

to be continued...

SINOSSI
Mentre gli ordigni dei nazisti cadono implacabili dal cielo durante i bombardamenti sul Regno Unito, i genitori di Rose Sherbourne perdono la vita. Orfana a soli sei anni, il destino della piccola si intreccia con quello della figlia di un contadino della Cornovaglia, Elenor Cardew. Elenor sa che l’unico modo per proteggere Rose è quello di farle cominciare una nuova vita lontano dai bombardieri tedeschi. Ma la tempesta di fuoco di Hitler non è l’unica minaccia per la vita della piccola Rose… C’è infatti un segreto terribile che riguarda il passato della bambina, per proteggerla dal quale Elenor si rivolge all’unica persona di cui può fidarsi: l’eroico pilota canadese Jackson St John. E, mentre lei e Jackson cercano un modo per mettere al sicuro Rose, tra di loro nascerà un sentimento destinato a diventare sempre più forte.

RECENSIONE

Un libro di narrativa storica che tesse una bella trama tra fatti di cronaca e una storia di amore e famiglia, che ti entra nel cuore pian piano. Tratti in inganno dalla copertina si pensa a un romanzo sugli orrori della seconda guerra e sulle tristi conseguenze di quel periodo, ma in realtà è una storia positiva che ha solo da sfondo principale gli anni bui della guerra.
La storia è quella di Rose, una bambina che resta orfana a sei anni perdendo i genitori nei bombardamenti di Londra del 1940 e viene affidata a Elenor, ragazza di appena vent’anni con cui ricomincia una nuova vita tra la Cornovaglia e il Canada. Le due erano già affezionate una all’altra perché avevano vissuto sotto il tetto della zia di Elenor, con legami differenti verso quest’ultima.
È una storia delicata, che narra con eleganza e modi pacati lo stile apparentemente distaccato e dignitoso del popolo inglese nell’affrontare un periodo storico che li ha visti rimboccarsi le maniche e sopportare le incursioni nemiche.

“Ancora adesso dopo settantotto anni, il minimo accenno di profumo di viole o l’odore del disinfettante la riportavano a quella notte.”

Narrato in terza persona è un viaggio nel tempo, dai giorni d’oggi attraverso i ricordi di una Rose pluri ottantenne, fino a entrare nella vita con Elenor dal 1938 al 1942, quando lasciando l’Inghilterra si trasferiscono entrambe in Canada.
Il personaggio di Elenor è un esempio di forza e tenacia, con spiccata intelligenza e fragilità, tipiche di una donna cresciuta nell’ombra di padre e fratelli. Pur essendo solo una ragazza a cui è richiesto di crescere in fretta, questa cela dietro la sua ingenuità una superiorità di intelletto e di furbizia nel contrastare gli uomini che, a quei tempi specialmente, tendevano a sminuirla o relegarla al solo ruolo di serva o di accessorio.

“Avrebbe compiuto vent’anni alla fine del mese, e certi giorni si chiedeva se il suo corpo e la sua mente si rendessero conto che era ancora solo una ragazza…”

La sua fortuna sarà incontrare e vivere un amore tenero e travolgente con Jackson, uomo in gamba e pilota canadese, di cui potrà fidarsi e in cui troverà la forza per non abbattersi e affrontare “da uomo” il periodo più buio della storia recente.
Tra privazioni, lavoro duro, nuove amicizie e affetti, Elenor e Rose scopriranno che con l’amore reciproco e un filo di speranza si riescono a superare anche le più grandi difficoltà.
Consigliato a tutti.
Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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