Titolo: La bambina con la valigia di cartone
Autrice: Glynis Peters
Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton Editori
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to be continued...
SINOSSI
Mentre gli ordigni dei nazisti cadono implacabili dal cielo durante i bombardamenti sul Regno Unito, i genitori di Rose Sherbourne perdono la vita. Orfana a soli sei anni, il destino della piccola si intreccia con quello della figlia di un contadino della Cornovaglia, Elenor Cardew. Elenor sa che l’unico modo per proteggere Rose è quello di farle cominciare una nuova vita lontano dai bombardieri tedeschi. Ma la tempesta di fuoco di Hitler non è l’unica minaccia per la vita della piccola Rose… C’è infatti un segreto terribile che riguarda il passato della bambina, per proteggerla dal quale Elenor si rivolge all’unica persona di cui può fidarsi: l’eroico pilota canadese Jackson St John. E, mentre lei e Jackson cercano un modo per mettere al sicuro Rose, tra di loro nascerà un sentimento destinato a diventare sempre più forte.
RECENSIONE
Un libro di narrativa
storica che tesse una bella trama tra fatti di cronaca e una storia di amore e
famiglia, che ti entra nel cuore pian piano. Tratti in inganno dalla copertina
si pensa a un romanzo sugli orrori della seconda guerra e sulle tristi
conseguenze di quel periodo, ma in realtà è una storia positiva che ha solo da sfondo
principale gli anni bui della guerra.
La storia è quella di
Rose, una bambina che resta orfana a sei anni perdendo i genitori nei
bombardamenti di Londra del 1940 e viene affidata a Elenor, ragazza di appena vent’anni
con cui ricomincia una nuova vita tra la Cornovaglia e il Canada. Le due erano
già affezionate una all’altra perché avevano vissuto sotto il tetto della zia
di Elenor, con legami differenti verso quest’ultima.
È una storia delicata, che
narra con eleganza e modi pacati lo stile apparentemente distaccato e dignitoso
del popolo inglese nell’affrontare un periodo storico che li ha visti
rimboccarsi le maniche e sopportare le incursioni nemiche.
“Ancora adesso
dopo settantotto anni, il minimo accenno di profumo di viole o l’odore del
disinfettante la riportavano a quella notte.”
Narrato in terza persona è
un viaggio nel tempo, dai giorni d’oggi attraverso i ricordi di una Rose pluri
ottantenne, fino a entrare nella vita con Elenor dal 1938 al 1942, quando
lasciando l’Inghilterra si trasferiscono entrambe in Canada.
Il personaggio di Elenor è
un esempio di forza e tenacia, con spiccata intelligenza e fragilità, tipiche
di una donna cresciuta nell’ombra di padre e fratelli. Pur essendo solo una
ragazza a cui è richiesto di crescere in fretta, questa cela dietro la sua
ingenuità una superiorità di intelletto e di furbizia nel contrastare gli
uomini che, a quei tempi specialmente, tendevano a sminuirla o relegarla al
solo ruolo di serva o di accessorio.
“Avrebbe
compiuto vent’anni alla fine del mese, e certi giorni si chiedeva se il suo
corpo e la sua mente si rendessero conto che era ancora solo una ragazza…”
Tra
privazioni, lavoro duro, nuove amicizie e affetti, Elenor e Rose scopriranno
che con l’amore reciproco e un filo di speranza si riescono a superare anche le
più grandi difficoltà.
Consigliato a tutti.
Buona lettura!
Bello |
Il team di Passion For Books. ♥
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