Recensione "Avventure tragicomiche di una supplente" di Beatrice Viola

Cari romantici, Gabriella Merico ha letto "Avventure tragicomiche di una supplente" di Beatrice Viola, un romanzo edito HarperCollins.

Titolo: Avventure tragicomiche di una supplente
Autrice: Beatrice Viola
Genere: Romanzo
Editore: HarperCollins
Per acquistarlo → Avventure tragicomiche di una supplente

to be continued...

SINOSSI

Con due settimane di ritardo, anche quest’anno per la Supplente è suonata la campanella d’inizio scuola, aprendo una parentesi che non è dato sapere quando si chiuderà. “Fino ad avente diritto” si legge infatti sul suo contratto. Sostituisce una docente che, in congedo di maternità, è rimasta in Sicilia con i suoi due gemellini. Dopo una lunga lunghissima estate, la Supplente è grata ai parti plurimi e alla Sicilia, al governo che non ha abbattuto la supplentite, all’autunno che sa di primavera, con il suo rifiorire di opportunità… D’altronde, ha conquistato nuovamente un posto in una scuola e avrà uno stipendio!
Una raccolta di incontri, luoghi e stupori durante anni di insegnamento precario: dagli aspiranti meccanici un po’ bulli un po’ belli ai nanetti montani e lontani, ai giovani molto tecnici e professionali, il tutto passando per i gironi infernali dell’INPS e le incertezze che il futuro le riserva. Perché la Supplente si sente un punticino dentro una grande macchina ma, nonostante le numerose difficoltà e incognite, non perde il suo sguardo ironico e riconosce la bellezza della scuola e del mestiere che ha scelto.
Un libro che racconta in modo sarcastico e travolgente le fatiche quotidiane di una supplente.

RECENSIONE

La Supplente, il mondo della scuola, la cattedra desiderata, la mezza cattedra per raccogliere "punticini" per salire in graduatoria.
Il libro ci porta nel nord Italia, ed è raccontato in prima persona dalla Supplente, laureata in lettere, di cui non sapremo mai il nome e nello specifico parla di tutto il mondo, sconosciuto ai più, che ruota intorno ai supplenti.

Tanto, prima o poi, la campanella suona. E allora, se è la fine della mattinata, può telefonare a Gianpazienza o passare da sua mamma e finalmente piangere. Solo un po', perché alla Supplente basta poco per rasserenarsi.

La cattedra di sei mesi, che fa tirare un sospiro di sollievo per lo stipendio regolare, la classe di meccanica degli "H'aspiranti mekkanici", i dialoghi tra studenti, i bisticci, le gite di classe… la Supplente sa che non può affezionarsi.

Spera invece che restino i sorrisi, tanti, e le piccole conquiste, e ancora l'intensità di mesi straordinari, lo stupore di ogni giorno.

E ogni anno a settembre è un delirio per l'assegnazione delle supplenze, anche in montagna se serve, sui monti a insegnare Italiano, e come sempre si pone delle domande.

Ci pensa a lungo, la Supplente, sui pro e i contro della professione di insegnante (di supplente?). Talvolta pensa che insegnare sia un rigurgito nei tormenti, altre volte uno scintillio di gioie. Alla fine decide che dietro ogni ombra c'è una luce, che anche sotto ogni strazio può nascondersi una piccola delizia.

Tra peripezie burocratiche, vari acronimi dedicati all'INPS arriva il momento in cui a furia di fare supplenze l'insegnante si pone delle domande e prende delle decisioni.

La Supplente è stufa di tappare i buchi, di ripartire sempre da zero, di spendere tante energie senza che questo abbia, almeno apparentemente, un ritorno.

Il libro mi ha coinvolta, mi ha fatto riflettere tanto sulla situazione dei precari, facendomi anche incavolare a volte, ma si ride anche tanto in questa storia.

Mi è sembrata molto autobiografica, le cadenze dialettali e le contaminazioni straniere, solo chi le ha vissute in prima persona può fare una sessione così precisa e dettagliata, la voglia di essere da un'altra parte della "profe", ma soprattutto e più di tutto, mi ha colpito la passione per l'insegnamento e la gratificazione che la Supplente ha per le cose più banali, ma che ne loro piccolo dicono tanto.
Buona lettura!

Bello

Alla prossima, Gabriella Merico.
Il team di Passion For Books. ♥