Titolo: Il maestro di Auschwitz
Autore: Otto B Kraus
Genere: Romanzo storico
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Il maestro di Auschwitz
to be continued...
SINOSSI
Alex Ehren è uno dei prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Ogni giorno che passa la lotta per sopravvivere all’orrore del campo di concentramento si fa sempre più dura. Eppure Alex ha deciso di contravvenire agli ordini dei suoi spietati aguzzini e, di nascosto, dà lezione ai bambini raccolti nel famigerato Blocco 31. È un piccolo gesto di coraggio, che ha però un incredibile valore sovversivo, perché è il solo modo per tentare di proteggerli dalla terribile realtà della persecuzione che sperimentano sulla propria pelle. Eppure, insegnare ai bambini non è l’unica attività proibita a cui Alex si dedica… Questo romanzo è ispirato alla vera storia di Otto B Kraus, che durante la prigionia nel campo di concentramento osò sfidare le inflessibili regole imposte dai nazisti e creò per i suoi piccoli allievi un’oasi di normalità.
RECENSIONE
“Non
esiste un Olocausto di sei milioni di persone, ma piuttosto esistono sei
milioni di olocausti, ciascuno diverso dall’altro, ciascuno con le proprie
sofferenze, paure e cicatrici. Per una vita intera avevo cercato di
dimenticare, di sopprimere e cancellare il ricordo del mio olocausto”
Ho faticato un po' a scrivere questa
recensione. Solitamente si prende un libro in mano perché si ha voglia di
leggerezza, o magari si vuole staccare per un attimo dal quotidiano… Questo
libro invece bisogna leggerlo per non dimenticare mai una delle pagine più buie
della nostra storia. Farlo poi nei giorni della
memoria con riflesse negli occhi le immagini che trasmettono in tv e i racconti
dei sopravvissuti a quell’orrore è straziante.
“Il maestro di Auschwitz”
di Otto B. Kraus è una storia vera che fa venire la
pelle d’oca, perché ancora una volta racconta la "vita" nel
campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau durante
la seconda guerra mondiale, incentrandosi sul famigerato Blocco 31, il
blocco dei bambini ..
“Il blocco dei bambini veniva gestito come un
campo estivo, un gioco, un’illusione, un’isola. I bambini vivevano all’interno
di un mondo di fantasia, distaccato dalla crudeltà del campo, ma il gruppo era
autentico e solido, senza finzioni.”
Ci troviamo tra le mani un diario autobiografico dove ogni pagina
è scritta dalle esperienze di vita reali. Il protagonista, Alex Ehrem, viene
assegnato al blocco 31. Qui cercherà di insegnare ai bambini attraverso il
gioco a leggere, a scrivere, e soprattutto a sognare. Farà di tutto pur di
distogliere l’attenzione di quelle piccole anime bianche dai forni crematori
che sono a pochi passi da loro, e dalle atrocità che vengono compiute nei
cosiddetti campi di “lavoro”.
Ogni personaggio che
viene descritto è come una piccola luce che si accende e ci permette di vedere
come le persone vengono spogliate della propria umanità. Non esiste il pudore,
né il piacere. Anche gli istinti più primitivi vengono assopiti dalla paura
della morte. Il domani non esiste perché
nessuno sa se sarà capace di sopravvivere all’ora successiva. Persino la
presenza di Mengele dà la consapevolezza della gravità e della portata di
quello che si narra in questa storia. Otto B. Kraus riesce in alcuni momenti a
evocare immagini quasi poetiche. È un racconto dettagliato. Oltre a riportare
la propria testimonianza l’autore ha fatto numerose ricerche e interviste pur
attribuendole poi a personaggi inventati.
“Non aveva sogni perché la vita era nelle sue
mani e nei suoi piedi e lo stomaco bramava un pezzo di pane. Aveva anche paura
delle percosse, del freddo e della morte improvvisa, tutte cose che rendevano
la sua esistenza interamente fisica. Era così gravato dal peso del suo stesso
corpo che non riusciva più a guardare il cielo, e si sentiva un animale, un
cane o una lucertola.”
Eppure in un luogo dove l’umanità
cessava di esistere l’amore resisteva come un fiore che nasce dal cemento.
Perché soltanto l’amore verso i bambini ha dato a chi lavorava nel blocco 31 la
forza di resistere e di sopravvivere per poter proteggere le piccole vite da un
destino già deciso.
È stato uno dei romanzi più duri da leggere per me, proprio perché pur
incentrandosi sulla vita dei bambini, non nasconde la crudeltà a cui sono
costretti a sottoporsi gli adulti.
È un racconto profondo e commovente, che rimescola tutto completamente.
Una
volta girata l’ultima pagina non puoi far altro che fermarti e riflettere su
come sia possibile un evento del genere...
Lo consiglio assolutamente perché
nonostante il carico emotivo che si porta dietro, non possiamo sottrarci e far
finta che non sia accaduto.
Buona lettura!
Magnifico |
Il team di Passion For Books. ♥
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