Recensione "Amami fino alla fine" di Bella Jewel

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "Amami fino alla fine" di Bella Jewel, primo volume della duologia ‘Til Death, un romanzo erotico edito Newton Compton Editori.

Titolo: Amami fino alla fine
Autrice: Bella Jewel
Duologia: #1 'Til Death
Genere: Romanzo erotico
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Amami fino alla fine

to be continued...

SINOSSI

Dicono che ci sia un confine molto sottile tra odio e amore. Come quello che mi separa da mio marito. Ho sposato un bastardo. Quando mi sono innamorata perdutamente di lui, non avevo idea di che razza di uomo fosse. E come un'ingenua gli ho regalato il mio cuore. Ma per Marcus Tandem, il famoso multimilionario, ero solo l'ennesima pedina di uno dei suoi piani. Aveva bisogno di sposarsi al più presto per compiacere la sua famiglia e ottenere finalmente il controllo dell'impero finanziario. Così, una volta raggiunto il suo scopo, sono diventata inutile ai suoi occhi. Tutte le mie illusioni si sono infrante e adesso desidero solo fargliela pagare. Marcus Tandem avrà quello che si merita.

RECENSIONE

Premetto che da amante di saghe, dubito fortemente che la scelta di pubblicare in più volte sia stata dettata da un contenimento dei costi o dalla lunghezza della storia, poiché mi trovo a dover recensire solo 150 pagine di nulla. Inoltre, trovo scorretto che la cosa non sia segnalata e ben in vista, cosa che nella versione originale è visibile in copertina, lasciando libero il lettore di fare la sua scelta di acquisto. Alcuni lettori, semplicemente, preferiscono leggere le storie tutte in una volta, dall’inizio alla fine.

È la prima volta per me, la lettura di questa autrice, e se dovessi basarmi solo su questa prima impressione, dubito che continuerei a seguirne la carriera. Tuttavia, voglio almeno darle il beneficio del dubbio e aspettare la conclusione, che spero non tardi ad arrivare. La storia di per sé è ascrivibile sia al genere contemporaneo che vagamente al mafia-romance, anche se devo dire, per ora, non ci sono state scene crude di violenza. Molte le scene di sesso invece, che ne costituiscono l’ossatura principale. I protagonisti sono Kate e Marcus, due cliché già incontrati in altri romanzi, che spero ribaltino la mia impressione nella seconda parte.

“Il mio cuore perde un battito e ricomincio a saltellare sul posto. Quando infine esce del tutto, mi sento svenire. Bello. Quanto è bello. Come sempre indossa un completo e, come sempre, ha lasciato da qualche parte la giacca. La camicia bianca è in parte sbottonata, le maniche risvoltate e indossa la sua cravatta rossa preferita. Ha i capelli spettinati e un accenno di barba sulle mascelle. Dio, quanto sta bene. Davvero bene.”

Marcus è il classico uomo affascinante, senza scrupoli, scapolo impenitente e con una vita che tiene debitamente nascosta, che alla lettura del testamento del nonno, scopre che per mantenere nelle sue mani la società di famiglia deve sposarsi e restare coniugato per due anni. Katia è la ragazza, piena di problemi finanziari e con una madre da accudire, che sarà circuita da Marcus e ingannata riguardo i suoi veri sentimenti e propositi, per convincerla a sposarlo. Tra alti e bassi, lui che tratta con indifferenza lei, scene bollenti che sembrano bastarle (stupidamente!) per continuare a sperare in un cambiamento di lui, e scene in cui sembra che anche lui abbia un muscolo cardiaco, seppur piccolo, le centocinquanta pagine scorrono in maniera a tratti ripetitivi.

Lo stile è “strano”, frettoloso e a tratti pare saltare da un punto all’altro come se ci fossero dei buchi narrativi.

I capitoli sono a pov alternati tra i due protagonisti, scritti in prima persona e alternati anche temporalmente saltando dai primi tempi dell’incontro dei due, al presente durante la loro vita di coppia. Ho trovato due personaggi privi di un reale spessore, si capisce come siano le posizioni rispetto alla concezione di coppia, ma non se ne intuisce il perché, il come ci siano arrivati ad avere questi atteggiamenti e comportamenti, soprattutto Marcus.

Non so dire se mi sia piaciuto ciò che ho letto fin qui, pertanto la recensione appare monca e poco sbilanciata in un senso o nell’altro. Mi riservo di darne una più completa dopo aver letto anche la seconda parte. Ne consiglio comunque la lettura agli amanti del genere, con l’avvertenza che la storia non è completa, e assegno tre stelle sulla fiducia sperando che la seconda parte colmi tutti i dubbi.

Buona lettura!

Piacevole

Alla prossima, Silvia Paguni.

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