martedì 3 dicembre 2019

Recensione "Un amore di principe" di Nichole Chase

Cari romantici, Simona Migliaccio ha letto "Un amore di principe" di Nichole Chase, terzo volume della serie The Royal, un contemporary romance edito Newton Compton Editori.

Titolo: Un amore di principe
Autrice: Nichole Chase
Serie: #3 The Royal
Genere: Contemporary romance
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Un amore di principe

to be continued...
SINOSSI
Maxwell Jameson Trevor, principe di Lilaria, detesta il suo ruolo a corte. Trova pace solo nello studio in cui dipinge e si tiene alla larga dai riflettori e dai drammi derivanti dalla popolarità. Ma quando i suoi doveri gli impongono di comunicare la morte di un membro della linea di successione al trono, non riesce a dire di no. Max sa bene che cosa significa apprendere una notizia tragica dai giornali, e così raggiunge Lady Meredith Thysmer, per dirle che suo nonno è deceduto. Meredith è cresciuta in un famiglia umile. Quando le è stato conferito un titolo, grazie alla lontana parentela del nonno con la famiglia reale, ha fatto del suo meglio per garantire a suo figlio Marty una vita migliore. Ma adesso il loro destino è di nuovo in bilico. L’unica cosa certa è che Meredith non è la classica damigella in difficoltà in cui un principe potrebbe imbattersi…

RECENSIONE
Maxwell, principe di Lilaria, viene mandato a Londra come rappresentante della famiglia reale, per comunicare a lady Meredith, la notizia della morte del nonno, duca di Thysmer, prima che lo facciano gli sciacalli dei giornalisti.
Meredith ha sempre condotto una vita molto umile, rimasta incinta molto giovane ha dovuto affrontare la vita di petto. Dopo che il padre alcolizzato l’ha cacciata di casa, alla scoperta della sua gravidanza, l’unico che si è preso cura di lei è stato il nonno. Quindi la notizia della sua morte ha distrutto, in un solo colpo, tutte le sue certezze. Tornata a casa per preparare i funerali convenzionali al loro titolo nobiliare, dovrà affrontare di nuovo i demoni del suo passato. Riuscire a proteggere suo figlio Marty da un padre violento sarà la sua più grande preoccupazione.

“Volevo baciarla più intensamente, sentirla gemere, sentire il suo corpo avviluppato intorno al mio, ma decisi di non farlo. Le diedi un bacio morbido, tenero, semplice. In quel momento la sua vita era complicata e lei aveva solo bisogno di qualcuno che la proteggesse. E in quel momento, volevo essere io quella persona.”

Nonostante lei non sia una donna che si fa mettere tanto facilmente i piedi in testa, non rappresenta per niente la tipica damigella in pericolo, l’arrivo di Maxwell nella sua vita, rappresenta comunque una forma di libertà, lo scrollare di un peso che è duro da riuscire a portare e sopportare sulle proprie spalle. Maxwell, non è un principe convenzionale, non ama particolarmente partecipare alla vita di corte ed essere sotto i riflettori, l’unico ambiente dove si sente a suo agio è lo studio di pittura dove ci sono le sue tele a fargli compagnia.
Questo libro è l’ultimo di una serie incentrata sui membri della famiglia reale di Lilaria. Nonostante gli altri due libri mi siano piaciuti, quest’ultimo non è riuscito a toccare le giuste corde. Inizio con il dire che per me l’unico punto a favore è la caratterizzazione dei personaggi. Visto che non rappresentano le solite caratteristiche che facilmente ritroviamo in libri con queste specifiche trame, ma anzi ne sono quasi l’opposto, me li ha fatti apprezzare particolarmente.
Quello che proprio non mi è andato giù è l’arco temporale della storia, a mio parere incentrare tutto il libro in pochi giorni ha reso la trama alquanto banale e semplicistica. La protagonista per ben sette anni della sua vita ha tenuto alla lontana ogni tipo di uomo e relazione, in una settimana si concede, si innamora e non può fare a meno di lui, affrettando il tutto, non facendoti immedesimare nelle sue emozioni, e soprattutto non riuscendo a comprendere a pieno l’evoluzione di tali sentimenti. E lo stesso lo si percepisce nel protagonista maschile.

“Non so quando sia successo di preciso. Forse quando mi hai urlato contro o quando mi hai puntato il dito al petto. O forse quando ti ho vista tenere testa a tuo padre in quel modo o per come ti prendi cura di Marty. Ma a un certo punto, in questi giorni, mi sono innamorato di te. Tu e Marty. Siete la mia famiglia”.

Non riesco a capire perché l’autrice abbia voluto raccontare questa storia in così poche pagine, e soprattutto perché si sia soffermata maggiormente su altre tematiche tralasciando la storia d’amore, dandogli quasi un ruolo marginale. Mi dispiace sempre dover scrivere delle recensioni delle quali avevo le più rosee aspettative che sono state poi smentite completamente.
Buona lettura!
Mediocre
Alla prossima, Simona Migliaccio.
Il team di Passion For Books. ♥

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