venerdì 22 novembre 2019

Recensione "Un marito quasi perfetto" di Nicola Rayner

Buonasera romantici, Maria Salerno ha letto "Un marito quasi perfetto" di Nicola Rayner, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: Un marito quasi perfetto
Autore: Nicola Rayner
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Un marito quasi perfetto

to be continued...
SINOSSI
Alice non ha mai del tutto accettato che il marito sia stato un donnaiolo prima di sposarla. Ormai le sue avventure sono acqua passata, eppure lei non riesce a liberarsi di un’ossessione: vuole saperne di più sul passato di George. Soprattutto su una donna in particolare: si tratta di una studentessa che George frequentava ai tempi dell’università e che scomparve misteriosamente prima di terminare l’ultimo anno: Ruth Walker. Quando poi incontra per caso una donna che assomiglia a Ruth, comincia a nutrire l’inquietante sensazione che ci sia una verità diversa da quella che le ha raccontato George. Ma scavare nel passato di suo marito potrebbe significare inoltrarsi in una fitta rete di bugie più pericolosa di quanto Alice avrebbe mai potuto immaginare.

RECENSIONE
Cari romantici, oggi vi parlo di un thriller psicologico, "Un marito quasi perfetto" di Nicola Rayner. Tutto ha inizio quando Alice vede una donna dai capelli rossi sul treno su cui sta viaggiando che assomiglia molto a Ruth, l'ex fidanzata di suo marito George, scomparsa in circostanze molto misteriose ai tempi del college quando tutti frequentavano il St Anthony's University. Il corpo di Ruth non è mai stato ritrovato ed è per questo che ciò che è realmente accaduto a Ruth diventa un'ossessione per Alice al punto tale da ipotizzare che George possa essere coinvolto nella scomparsa della donna. Quando Alice rimane incinta, la sua ossessione cresce e non è disposta ad accantonare la questione, così entra in contatto con Naomi, la sorella minore di Ruth nella speranza che insieme possano risolvere il mistero legato alla scomparsa di Ruth.
"Ma c'è sempre una domanda che è più rumorosa delle altre, più insistente: mia sorella era sola in acqua? O c'era qualcuno con lei? Qualcuno che aveva disposto sul terreno le sue scarpe e la sua borsa in modo così ordinato. Qualcuno che la voleva morta".

Un marito quasi perfetto, raccontato da tre diversi punti di vista, quello di Alice, Naomi e Kat, va avanti e indietro tra passato e presente offrendo al lettore una visione della vita di Ruth in vista della sua scomparsa e di come uno dei personaggi potrebbe essere responsabile.
"In qualche modo già sapeva, dal momento stesso in cui aveva visto la ragazza sul treno, che George era coinvolto. Con la lingua sposta la mentina di lato, all'interno della guancia. Cos'altro le era sfuggito?"

Questa è una storia oscura di uomini che maltrattano le donne con il pretesto di divertirsi alle feste e di donne che si sforzano di trovare la loro libertà sessuale durante gli anni dell'università con conseguenze devastanti. Ho trovato i personaggi di George e Dan ripugnanti e spregevoli al punto di detestarli fino all'inverosimile, ho apprezzato la determinazione di Alice nello scoprire la verità, indipendentemente dalle conseguenze nel farlo, e ho sentito il dolore della perdita di Naomi per la scomparsa di sua sorella Ruth.
"Il desiderio di essere con Ruth era così forte. Perfino con le sue sole ossa. Di distendermi accanto a loro, e cingerle con le mie braccia."

Ma nonostante il carosello di personaggi, importanti per lo sviluppo della trama, la vera protagonista della storia è Ruth, la rossa magnetica, esuberante e selvaggia che finisce per scomparire, è proprio lei a calamitare l'attenzione del lettore. Mi è piaciuto lo stile di scrittura dell'autrice e la sua capacità di farti provare certe emozioni legate a ciascun personaggio, così come la combinazione di presente e passato, tecnica che ti porta a trovare la verità, a scoprire chi ha fatto cosa e come è realmente successo. Ero così entusiasta di vedere i colpi di scena, ma sono rimasta insoddisfatta quando sono realmente accaduti, perché non c'è risposta, nessuna risoluzione finale, solo un vago senso di incertezza che va avanti indefinitamente. Nel complesso è stata una buona lettura, ma niente di speciale a volte mi sembrava che la storia stesse diventando ripetitiva e di leggere sempre la stessa cosa. Buona lettura!

Piacevole
Alla prossima, Maria Salerno.
Il team di Passion For Books. ♥

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