giovedì 5 settembre 2019

Recensione "Una madre perfetta" di Kimberly Belle

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Una madre perfetta" di Kimberly Belle, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: Una madre perfetta
Autrice: Kimberly Belle
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → Kimberly Belle

to be continued...
SINOSSI
Quando Kat Jenkins viene svegliata nel cuore della notte da alcuni agenti di polizia, il suo peggior incubo diventa realtà. Suo figlio Ethan, di soli nove anni, è scomparso nel nulla durante una gita scolastica, dopo un incidente stradale. Sconvolta per l’accaduto, Kat si precipita sul luogo dello scontro, ma è tardi: le autorità sono già di ritorno dopo che le ricerche si sono rivelate vane. Le tracce di Ethan, infatti, si perdono nella foresta alle pendici delle montagne. Stef Huntington è una donna influente nella comunità e la sua posizione, i suoi soldi e la popolarità di suo figlio l’hanno resa un punto di riferimento per tutte le mamme della scuola. Conosce Kat solo di sfuggita, ma ha sentito voci sul suo conto che si riferivano a un passato traumatico. Stef e Kat vengono da due mondi completamente opposti, eppure le loro strade stanno per incontrarsi. E la loro disperata ricerca della verità potrebbe presto trasformarsi in una corsa contro il tempo destinata a sconvolgere per sempre le loro esistenze.

RECENSIONE
Cari romantici, ho letto per il blog "Una madre perfetta" di Kimberly Belle e sono qui per parlarvene. Ethan è un bambino di otto anni che va con la scuola in gita; dovrebbe essere un momento estremamente piacevole, ma ben presto si rivelerà un incubo. Sua mamma, Kat, viene avvisata che il figlio è scomparso e da lì iniziano delle ricerche estenuanti. La sua vicenda si intreccia con quella di Stef, un'altra mamma, il cui figlio va a scuola con Ethan. Le ore passano, ma il bambino non si trova. Il panico diventa il continuo stato d'animo di Kat, mentre Stef capirà di essere coinvolta nel caso più di quanto pensasse. Due donne diverse, unite da una brutta, bruttissima faccenda.
"«Ho bisogno di lei e lei di me, e insieme troveremo suo figlio. A qualunque costo.» Vorrei piangere. Sono le parole che avevo un disperato bisogno di sentire, e proprio da lui."
Sarò sincera: non sono riuscita ad apprezzare a livello stilistico questo romanzo. Innanzitutto ho notato delle inesattezze a livello di traduzione. Poi devo dire che fino alla metà, non ho trovato il libro scorrevole, ma piatto e ripetitivo. Verso la fine c'è un netto miglioramento per fortuna. È scritto in prima persona e ciò consente di comprendere meglio le emozioni di Kat e Stef. Una nota positiva sono invece i personaggi: mi sono piaciute entrambe le protagoniste femminili, in modo particolare Kat. Mi sono sembrate molto realistiche e ho percepito i loro stati d'animo.
"Questo è l'Andrew che ho imparato a conoscere, quello che arriva dondolando le pistole. Andrew è sempre stato l'aceto, io il miele. Lui agita, io appiano."

Per quanto riguarda la storia, come ho accennato poco fa, fino a metà non mi sono sentita coinvolta perché sostanzialmente accade ben poco. Ci sono degli indizi, ma non ho sentito quella suspense o quel velo di mistero. Successivamente, il ritmo aumenta e la lettura si fa decisamente più interessante. I temi trattati sono molto attuali; si parla di violenza sulle donne, di rapimenti, di ricatti, ma anche di bullismo tra i banchi di scuola. L'autrice riesce a snocciolare delicatamente questi argomenti, spingendo alla riflessione il lettore. Ho trovato diversi spunti per pensare, ma, in modo particolare, il messaggio che mi è arrivato è legato al titolo: "Una madre perfetta". Chi lo è? Kat? Stef? Penso che il vero punto forte del romanzo sia ciò che provano entrambe: quel panico che impedisce loro di vivere senza avere al proprio fianco i loro figli viene descritto minuziosamente e realisticamente. Le loro reazioni movimentano la vicenda, ma sarà la loro forza interiore a spingerle verso l'epilogo finale.
"«Alcuni casi ti prendono più di altri. E quando questo avviene, non puoi mollarli.»"

Per concludere, consiglio questo libro a chi vuole un thriller molto leggero, a basso livello di inquietudine.

Per me è stato piacevole, perché ho colto il significato della storia, ma non mi ha colpita fino in fondo; purtroppo mi ha lasciato con diverse perplessità e dubbi. Ovviamente la mia è un'opinione del tutto personale, quindi, a chi ama i thriller psicologici non troppo forti, questa lettura potrebbe piacere!
«Mi hai spezzato le ossa. Mi hai spezzato il cuore.»

Buona lettura!
Piacevole
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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