martedì 17 settembre 2019

Recensione "La sostituta" di Michelle Frances

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "La sostituta" di Michelle Frances, un thriller edito Casa Editrice Nord.

Titolo: La sostituta
Autrice: Michelle Frances
Genere: Thriller
Editore: Casa Editrice Nord
Per acquistarlo → La sostituta

to be continued...
SINOSSI
Carrie ha tutto ciò che potrebbe desiderare. È una produttrice televisiva al culmine della carriera ed è felicemente sposata con Adrian, un attraente e brillante sceneggiatore. Non ha mai voluto figli eppure, quando scopre di essere incinta, si rende conto che quel bambino è la chiave di volta che completerà la sua vita perfetta. L'unica preoccupazione di Carrie è doversi assentare dal lavoro. Per fortuna, però, ha trovato la sostituta ideale. Emma è giovane, intraprendente, volenterosa… forse fin troppo. In men che non si dica, s’installa nel suo ufficio e inizia a prendere decisioni in totale autonomia. Ma non è tutto. Con la scusa di voler diventare una sceneggiatrice, Emma passa moltissimo tempo sola con Adrian, approfittandone per chiedergli consigli di scrittura. E Adrian sembra più che felice di farle da mentore, al punto da concentrare ogni attenzione su di lei. Pian piano, in Carrie s'insinua il dubbio che Emma stia mirando a sostituirla in tutti i sensi. E il sospetto si trasforma in inquietante certezza quando scopre che Emma è stata licenziata dal suo incarico precedente perché aveva raccolto in segreto informazioni su Adrian. Ma Carrie non ha nessuna intenzione di permettere a quell'arrampicatrice sociale di rubarle ciò che ha costruito in anni di sacrifici. E, quando scopre Emma a frugare tra le carte del marito, per Carrie è l'ultima goccia…

RECENSIONE
Decisamente un bel thriller è il commento che è nato spontaneo alla fine della storia.
Prima personale conoscenza con questa autrice che mi ha lasciato piacevolmente colpita per la fluidità di scrittura e le sensazioni provate vissute dai personaggi e provate durante la lettura. La storia è vissuta in ogni capitolo, segnato dalla data e dall’evolversi della vicenda, dai tre protagonisti alternando il loro punto di vista.
È una trama ricca di colpi di scena fino ad arrivare al finale inaspettato che decreta la bravura di questa autrice.
Quella di Carrie, produttrice televisiva in carriera, e Adrian, sceneggiatore vincitore del premio Bafta, è una relazione da coppia rodata e affiatata. Entrambi condividono viaggi, case e premi, fino al punto di riuscire finalmente a lavorare anche allo stesso progetto che li avrebbe visti consacrati al successo televisivo. Tutto bene fino a quando Carrie, in età over quaranta, rimane incinta inaspettatamente senza l’entusiasmo del marito. Il suo lavoro, quindi, viene messo a rischio dall’assunzione di Emma, abile e solerte script editor che si insinua nella vita dei due, apparentemente senza alcuno scopo se non quello di imparare il mestiere lavorando al fianco di due professionisti del loro calibro.

“In quell’ambiente tutto ruotava attorno all’autoconservazione e all’autopromozione. E, siccome Carrie sapeva che cosa le conveniva, doveva tacere e sopportare. Anche se ci fosse stato un modo migliore per risolvere il problema, lei non aveva idea di quale fosse. Era decisamente troppo stanca per pensare.”

Personalmente ho trovato originale il modo di dipanare la vicenda facendola scorrere attraverso gli occhi dei tre protagonisti, anche se in realtà sono le figure femminili quelle di spicco e che trascinano la storia e il lettore. Il libro si divide infatti in tre parti ognuna con un personaggio chiave, la prima parte con Carrie, la seconda con Emma e infine Adrian. Impossibile poter dire di più senza entrare in particolari che svelerebbero l’andamento delle scene. Bisogna leggerlo per gustarlo appieno. Brava l’autrice a non annoiare con ovvi risvolti della storia e soprattutto nell’inserire belle descrizioni dei luoghi con riferimenti letterari e curiosità riscontrabili così come soddisfacenti le descrizioni dei caratteri peculiari dei personaggi.

“Poco più in là c’è Bleak House, la casa dove Dickens viveva quando scrisse David Copperfield. E qui proprio nel complesso, i Trentanove scalini. Quelli di John Buchan. Una scalinata nascosta che scende dentro la scogliera fino al mare. Il libro l’ha scritto qui, dove ha vissuto.”

La stanchezza di Carrie durante la gravidanza, e quella della fatica di mantenere in vita il rapporto matrimoniale nonostante la presenza del figlio e l’intrusione di Emma, sono state da me avvertite con forza.
Consigliato agli amanti di un tipo di thriller raffinato e introspettivo, ma anche a chi voglia intraprendere la conoscenza di un altro modo di scrivere questo affascinante genere.
Buona lettura!
Bello
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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