lunedì 17 giugno 2019

Recensione "Un'amica quasi perfetta" di Barbara Copperthwaite

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "Un'amica quasi perfetta" di Barbara Copperthwaite, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: Un'amica quasi perfetta
Autrice: Barbara Copperthwaite
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 2,99€
Copertina rigida: 9,90€
Copertina flessibile: 12,90€
Per acquistarlo → Un'amica quasi perfetta

to be continued...

SINOSSI
Mi chiamo Alex e il mio mondo è appena andato in frantumi. Mio marito mi ha lasciata, i miei figli si rifiutano di parlarmi… Niente tornerà mai più come prima. Fatico persino a riconoscere me stessa. C’è solo una persona che mi dà coraggio: Carrie. È la migliore amica che si possa desiderare, l’unica di cui mi fido, la sola persona al mondo a cui posso rivelare i miei segreti. Da quando ci siamo conosciute in un gruppo di sostegno, abbiamo capito che le nostre solitudini potevano finalmente trovare un po’ di sollievo. Carrie non ha molto tempo a disposizione, ma io intendo fare in modo che i giorni trascorsi con me siano i migliori di tutta la sua vita. Perché lei è la cosa più preziosa che ho e non mi farebbe mai del male. E se mi sbagliassi?

RECENSIONE
Ciao romantici, questa volta ho letto un thriller psicologico intitolato "Un'amica quasi perfetta" di Barbara Copperthwaite e sono qui per parlarvene. Alex è una quarantenne sola che soffre di anoressia; la sua condizione l'ha sempre portata a mentire e questo l'ha portata a porre fine al suo matrimonio e a essere in disaccordo coi suoi due figli. Decide di condividere ciò che prova con un gruppo di sostegno ed è proprio a uno di questi incontri che conosce Carrie, una ventiquattrenne malata di cancro. Fin dal primo momento, le due donne stringono un legame forte. Alex trova finalmente qualcuno a cui dare il suo amore e Carrie si adagia bene nel suo ruolo di figlia surrogata. Diventano più che amiche, tra loro c'è un rapporto quasi da madre-figlia. Eppure la malattia si mette tra di loro e quando Carrie non ha più speranze, Alex ricade nella sua malattia. Ha uno scopo: far realizzare alla giovane tutti i suoi sogni e prendersi cura di lei fino alla fine. Improvvisamente, però, iniziano ad arrivare degli strani messaggi davanti alla porta di Carrie. Qualcuno la sta minacciando e Alex è pronta a tutto per difenderla. Ma succedono anche altri fatti strani e inquietanti: qualcuno sta mentendo e nulla è come sembra.
"Fin da quando ho fatto il mio primo respiro ero destinata a diventare un'emarginata. I segnali c'erano tutti già dalla mia infanzia."

La lettura è scorrevole e incalzante. Per la maggior parte del tempo non si capisce cosa stia realmente succedendo, ma è proprio questo che mantiene viva l'attenzione del lettore. La narrazione è in prima persona e viene usata in un modo molto astuto perché solo alla fine si capirà di chi è la voce narrante. Questo dettaglio mi ha fatta impazzire!
Non avevo mai letto qualcosa del genere e una volta arrivata alla fine mi sono realmente stupita. Per quanto riguarda i personaggi devo dire che sono ben caratterizzati. Le due protagoniste hanno personalità simili, sono entrambe deboli e forti, fragili e indistruttibili. Sono due sopravvissute alla vita e ciò le rende vulnerabili.
"Sono una guerriera, io. Sono sopravvissuta persino quando ho cercato di distruggermi con le mie stesse mani."

La storia è molto articolata. Questo è il classico libro che fa pensare a lungo. Appena l'ho terminato, sono stata diversi minuti in silenzio a riflettere. Ci sono dei cambi di prospettiva e dei segreti che emergono proprio alla fine. Ho avuto l'impressione che tutto quadrasse solo quando ci ho ripensato e a quel punto ho apprezzato appieno il romanzo intero. Se devo essere sincera durante la lettura non mi sarei aspettata un libro così bello. L'avrei definito piacevole, ma una volta arrivata alla fine ho capito la complessità di questa storia e dei personaggi che la vivono. Solo in quel momento, mi sono accorta che questo è davvero un romanzo ben riuscito. Mi ha catturata, incuriosita, emozionata. I temi che l'autrice tratta sono tutt'altro che semplici. Alcuni tra questi sono: i disturbi alimentari, come anoressia e bulimia; la violenza psicologica e fisica sulle donne; il cancro; il disturbo mentale dovuto a dei traumi, in modo particolare in riferimento ai traumi infantili. La penna della scrittrice è sempre delicata, anche quando racconta gli avvenimenti più brutti e toccanti.
"E invece ero poi forte del marmo. Il marmo alla fine può essere spezzato, frantumato o consumato. Io invece avevo scoperto di essere diversa. Ero come l'acqua. Non importava quale fosse l'ostacolo, avrei sempre trovato una via per superarlo. Non era possibile fermarmi."

Ho avuto modo di pensare a quanto sia complicata la mente umana. Quando succede qualcosa di brutto, il cervello tende a rimuovere o rielaborare i fatti per difendersi. Non a caso, esiste l'amnesia post traumatica. Ma questo è solo uno dei più noti esempi di disturbo post traumatico. In realtà ce ne sono diversi e rispecchiano il modo in cui il cervello reagisce ai fatti. Qui si parla di menzogne. Quando dire bugie diventa patologico. In "Un'amica quasi perfetta" abbiamo due facce della stessa medaglia, due modi di vivere e rielaborare i traumi, entrambi però hanno a che fare con le bugie. Questo è ciò che è capace di fare la mente umana. Sono rimasta davvero senza parole dopo aver fatto queste riflessioni. Inoltre il messaggio che ho colto è che si può sempre ricominciare, anche quando tutto sembra perduto. È un messaggio di speranza che va in netto contrasto con la vita difficile che hanno avuto Alex e Carrie.
"«Forse abbiamo fatto amicizia con tanta rapidità perché inconsciamente abbiamo riconosciuto l'una il dolore dell'altra.»"

È stato intenso ed emozionante. I colpi di scena non sono mancati e fino alla fine è impossibile prevedere come le cose sono andate. Pur essendo un thriller qui non troverete elementi mozzafiato e spaventosi, ma vi consiglio ugualmente questa lettura perché con la sua delicatezza riesce ugualmente a instillare il dubbio in ogni pagina e non sarà facile capire chi sono davvero Alex e Carrie.
Se cercate un thriller con una forte connotazione psicologica, questo fa al caso vostro. Pagina dopo pagina, si affronta la psiche di due donne danneggiate, che creano e distruggono la loro amicizia, ma anche loro stesse.
"Un'amica quasi perfetta" è originale, spiazzante e appassionante.
"Non sono pazza. E lo dimostrerò."

Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

Nessun commento:

Posta un commento