Titolo: Un nuovo inizio
Autrice: Monique Scisci
Genere: Romanzo Erotico
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 1,99€
Copertina rigida: 8,41€
Copertina flessibile: 14,90€
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to be continued...
SINOSSI
Sono trascorsi sei mesi da quando Mads se n’è andato e nella vita di Josephine sono cambiate molte cose. Il suo rapporto con Ben si è di nuovo raffreddato, la sua amica Celine frequenta un biologo e ha molto meno tempo per lei. Sempre più sola, Josephine si rifugia allora tra le pareti della Maison, l’unico luogo in cui sente ancora viva la presenza di Mads e dove si lascia sedurre dal mondo della dominazione, insieme a un giovane musicista. Tuttavia, in seguito all’aggressione subita, inizia a soffrire di attacchi di panico e l’angoscia la spinge ad affidarsi a un terapeuta. Un uomo dal fascino rude, lo sguardo intenso e molti tatuaggi. Dopo un inizio di terapia estremamente conflittuale, Josephine comincia a lasciarsi andare. E in seguito alla scoperta di un oscuro segreto di famiglia, il loro rapporto diventa sempre più profondo...
RECENSIONE
Eccoci finalmente arrivati alla recensione del secondo capitolo di Monique Scisci. Dopo "Chiudi gli Occhi", è la volta di "Un nuovo inizio".
Ed è questo che la nostra Josephine, sta cercando di fare: ricominciare. Abbiamo lasciato la nostra protagonista da sola, abbandonata da Mads, che cerca di rimettere insieme i pezzi del suo cuore e della sua anima. E adesso, la ritroviamo sei mesi dopo, nuovamente una donna in carriera, la sua società in ripresa, un rapporto altalenante con il fratello, e un porto sicuro che ha solo con la sua migliore amica Celine.
L’abbandono è una delle sensazioni più feroci che un essere umano sperimenta e io lo vivevo giorno dopo giorno, appena aprivo gli occhi. Lo sconforto che si prova quando si viene lasciati è di certo l’emozione più vicina alla disperazione che sentiamo in seguito a un evento luttuoso. In entrambi i casi, a prescindere dalla nostra volontà, veniamo privati di un pezzo di noi.
L'ultimo regalo di Mads è stata la chiave della stanza al club dove erano solito incontrarsi, con la richiesta di provare a diventare anche lei una dominatrice.
E Josephine, grazie a un giovane sottomesso, capisce che a lei piace anche dominare. È consapevole che riprendersi da sola dalla fuga di Mads è difficile, ed è per questo che si rivolge a uno psicoterapeuta. Certo, non riesce a lasciarsi andare ed essere completamente onesta con lui, ma nel momento in cui si comincia ad aprire, lui decide di abbandonare l'incarico.
Il motivo è piuttosto semplice, Gabriel, è un bell'uomo, aitante e molto preso da Josephine.
Inizieranno così una relazione, vaniglia, per lei ormai abituata al BDSM. Josephine cerca in tutti i modi di costruire qualcosa di duraturo, vuole disperatamente credere in quella relazione, ma purtroppo quando tutto sembra andare per il meglio Mads ritorna... dopo averle lasciato una voragine al posto del cuore e dell'anima.
È consapevole di non amare come dovrebbe Gabriel e di non essere soddisfatta completamente della loro relazione, ma ci prova ugualmente per non sentire il vuoto che non l'abbandona. Razionalmente è giusto che lei continui la sua vita, soprattutto visto che Mads se ne è andato e le ha taciuto molte, troppe cose, ma al contempo, fin da subito era chiaro, che purtroppo Gabriel avrebbe sofferto. Gabriel, nonostante i tatuaggi, e l'aspetto un po' selvaggio, è un principe azzurro, pronto a salvare la principessa dalle grinfie del drago, ma la principessa, in questo caso, non vuole essere salvata, anzi è più che felice di essere con il drago.
«Ora, liten», disse, «conta fino a trentacinque». Sorrisi. Non aveva dimenticato il mio compleanno e quella sessione era il suo regalo per me. Il cuore mi fece una capriola nel petto, mi predisposi a subire qualsiasi tortura volesse infliggermi per onorare quel gesto tanto intimo da inumidirmi gli occhi. Noi non eravamo come gli altri, il nostro sentimento si elevava attraverso i rituali mistici del sadomasochismo. Mads usò la frusta, maneggiandola con sapiente destrezza.
Mads, torna prepotentemente come solo lui sa fare. È innamorato di Josephnie e pronto a tutto per proteggerla, ma al contempo, non può stare con lei alla luce del sole. Mentre Gabriel è la luce, Mads è l'oscurità. Purtroppo però Josephine ha trovato la sua strada nell'oscurità.
Ho apprezzato ancora di più il personaggio di Josephine, proprio per le sue fragilità, il suo non seguire la strada più facile.
Gabriel, bel personaggio che purtroppo aveva un destino segnato fin dall'inizio, perché purtroppo non avrebbe mai potuto reggere il confronto con Mads, e Mads, uomo innamorato, ma incatenato a un passato che lo tiene prigioniero, sono riusciti a emozionarmi, a farmi ridere a volte, a farmi arrabbiare e sperare.
«Dici che non sono fatta per le relazioni stabili», continuai collerica, «ma sai cosa ti dico, Mads Kavén, che forse ho voglia di annoiarmi con la stessa persona ogni sacrosanto giorno. Forse…», aggiunsi piantandomi sotto al suo naso, «ho bisogno di un uomo che ci sia sempre, non di una persona da dividere con un’altra e non voglio più nascondermi». Serrò la mascella e allargò le narici per incanalare aria.
Scritto in prima persona dal punto di vista di Josephine, ma anche in questo secondo libro, Mads, ogni tanto ci fa entrare nella sua vita.
La scrittura incalzante, dinamica e capace di tenerti sulle spine, in attesa dei prossimi eventi, ti trascina fino alla fine senza essere pesante o prolissa.
Trama sviluppata bene, crea dubbi e tensioni su quali saranno i prossimi avvenimenti, su cosa accadrà.
I personaggi secondari hanno grande spazio all'interno del tentativo di rinascita di Josephine, ed è un bene che ci siano persone che sono con lei.
Le scene di sesso sono molto ben costruite, mai volgari né buttate a caso all'interno del romanzo.
Se mi è piaciuto il primo, questo a mio avviso è ancora meglio.
«Voglio proteggerti, liten, non posso procurarti altro dolore», cercai di dissuaderla.
«Ma io ne ho bisogno, e tu sei l’unico che può farlo. Mi fido di te, Mads, tu sei dentro di me».
E lei era un marchio a fuoco nel mio cuore. Poggiai la fronte sulla sua che era calda e pregai che esistesse un Dio che sapesse accogliere la mia supplica. Non potevo perderla. Non volevo, lei era il mio centro.
L'unica nota negativa è che purtroppo dobbiamo aspettare il prossimo libro per sapere cosa succederà.
Ebbene sì, purtroppo l'autrice ci lascia in in sospeso.... quindi spero ardentemente che il prossimo esca prestissimo.
Se amate il genere, non potete assolutamente perdere la penna di Monique Scisci.
Buona lettura!
Magnifico |
Il team di Passion For Books. ♥
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