Titolo: Più forte di ogni addio
Autore: Enrico Galiano
Genere: Romanzo
Editore: Garzanti
Ebook: 9,99€
Cartaceo: 15,21€
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to be continued...
SINOSSI
È importante dire quello che si prova, sempre. È importante dirlo nel momento giusto. Perché, una volta passato potremmo non trovare più il coraggio di farlo. È quello che scoprono Michele e Nina quando si incontrano sul treno che li porta a scuola, nel loro ultimo anno di liceo. Nina sa che le raffiche di vento della vita possono essere troppo forti per una delicata orchidea come lei: deve proteggersi ed è per questo che stringe tra le dita la collanina che le ha regalato suo padre. Per Michele i colori, le parole, i gesti che lo circondano hanno un gusto sempre diverso dal giorno in cui, cinque anni prima, ha perso la vista. Quando sale sul treno e sente il profumo di Nina, qualcosa accade dentro di lui: non sa che cosa sia, ma sente che lo sta chiamando.
Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l’uno nell’altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti, che bisogna sempre dare l’abbraccio e il bacio che vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l’ora di pronunciare. Ma è proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele dovranno lottare per imparare a cogliere l’istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell’essere due ragazzi pieni di sogni.
Ogni giorno, durante il loro breve viaggio insieme, in un susseguirsi infinito di domande e risposte, fanno emergere l’uno nell’altra lo stesso senso di smarrimento. Michele insegna a Nina a non smettere di meravigliarsi ogni giorno. Nina insegna a Michele a non avere rimpianti, che bisogna sempre dare l’abbraccio e il bacio che vogliamo dare, dire le parole che non vediamo l’ora di pronunciare. Ma è proprio Nina, quando un ostacolo rischia di dividerli, a scegliere di non dire nulla. Di fronte al momento perfetto, quello in cui confessare che si sta innamorando, resta ferma. Lo lascia sfuggire. Nina e Michele dovranno lottare per imparare a cogliere l’istante che vola via veloce, come la vita, gli anni, il futuro. Dovranno crescere, ma senza dimenticare la magia dell’essere due ragazzi pieni di sogni.
RECENSIONE
Non si riesce a leggere
un libro di Galiano senza restare affascinati dal suo modo semplice e diretto
di scrivere e di narrare una storia, che nasce come una storia di ragazzi e per
ragazzi, ma che in realtà fa più bene agli adulti.
Questo libro è uno di quelli
che riesci a finire senza rendertene conto, e che pagina dopo pagina ti
lasciano sempre qualcosa su cui riflettere.
La storia è quella di Michele e
Nina, due ragazzi dei giorni nostri che si incontrano ogni mattina sullo stesso
treno, si scoprono, si studiano, diventano amici e si innamorano.
Michele è un
diciottenne, non vedente dall’età di tredici anni in seguito a un incidente,
che incontra e si innamora di Nina sua quasi coetanea, solo “vedendola”
attraverso il suo profumo, dal quale riesce a riconoscerla tra gli altri
passeggeri. Timido e insicuro, Michele proverà a trovare il coraggio per farsi
avanti, scoprendo una Nina sfacciata e sensibile, che lo metterà a suo agio, cominciando
con lui un gioco fatto di infinite domande che permetteranno a entrambi di
conoscersi.
Dodici minuti sono quelli che i due trascorreranno sul treno ogni
giorno, in attesa di scendere alle loro fermate, e saranno i dodici minuti più
attesi durante tutta la giornata, quelli che segneranno l’inizio della loro storia.
Il modo di scrivere di Galiano è quello schietto, fluido e moderno di un uomo
abituato a parlare e farsi capire dai ragazzi, non risulta infatti mai faticoso
da seguire, anzi è un linguaggio colloquiale, diretto e ricco di ironia.
“Era il momento
che aspettavo per ventitré ore e quarantotto minuti: quei dodici minuti di
viaggio erano tutto quello che mi importava delle mie giornate, il motivo per
cui mi svegliavo al mattino. Cacchio quanto è bello quando hai qualcosa che ti
fa tirare su dal letto e ti fa incrociare le dita perché dici: «Ehi
speriamo che oggi succeda qualcosa di bello!»”
È una piacevole lettura
in cui prendono vita i bei sentimenti attraverso i dialoghi e i pensieri dei
protagonisti. Buoni gli spunti che Galiano inserisce nella trama, come il
rapporto figli-genitori o il dolore vissuto dagli adolescenti e guardato
attraverso i loro occhi, come il loro cambiamento e i loro sentimenti
affrontati durante la crescita fatta anche di sbagli e difficoltà. Mi è
piaciuta molto la velocità e la dinamicità dei dialoghi, la caratterizzazione
dei personaggi e sopra ogni cosa il personaggio autoironico e coraggioso di
Michele, forte, ma anche fragile come i ragazzi a quell’età sanno essere di fronte
a un problema serio.
“Non so voi, ma
io trovo che sia bellissimo aver voglia di sapere tutto di qualcuno, e allo
stesso tempo avere come la sensazione che non potrai mai saperne abbastanza.”
Scritto in prima persona
dal punto di vista alternato di Michele e Nina, il libro riesce a trattenere il
lettore fino all’ultima pagina senza realmente avere la certezza che quello che
sta leggendo sia un romanzo, ma dando l’impressione, come alla sottoscritta,
che l’azione si stia svolgendo lì accanto. Belle le interazioni di Michele con
la madre e l’amico Carlo, che si è rivelato un’ottima spalla per lui durante
l’accettazione del suo handicap. Nina invece racconta lo svolgersi della loro
storia dal suo punto di vista a Flo, anche lei un bel personaggio, descritto e inserito bene nella storia. L’insegnamento che personalmente mi è restato alla
fine è sicuramente quello di avere coraggio, sempre, nell’affrontare di petto e
“ora” le cose che solitamente rimandiamo a domani; cogliere l’attimo per fare
le cose prima che sia troppo tardi è il consiglio che tutti dovremmo riuscire a
mettere in pratica, a tutte le età.
“«…è una
balla bella e buona, la verità è che le cose bisogna dirsele, non basta farle
capire, quando provi qualcosa per qualcuno devi andare lì e dirglielo, con la
voce, forte e chiaro, perché tu pensi che ci sarà sempre tempo ma non è vero,
arriva un momento in cui semplicemente non puoi più, è troppo tardi…»”
Buona lettura!
Bello |
Il team di Passion For Books. ♥
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