Titolo: La sorella perduta
Autrice: Dinah Jefferies
Genere: Romanzo Storico
Editore: Newton Compton Editori
Ebook: 4,99€
Cartaceo: 9,90€
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to be continued...
SINOSSI
1930. Belle Hatton si è imbarcata verso un’eccitante nuova avventura lontano da casa. Si esibirà con la sua splendida voce in un hotel in Birmania dove la attendono notti scintillanti e sofisticati ammiratori. La sua vita sarebbe perfetta, se l’ossessione per un mistero del passato non continuasse a tormentarla. Alla morte del padre, infatti, Belle ha trovato un ritaglio di giornale tenuto nascosto per venticinque lunghi anni. Nell’articolo si parla di come gli Hatton fuggirono da Rangoon alla morte della loro bambina, Elvira. Belle desidera scoprire che cosa accadde alla sorella che non sapeva di avere, ma quando inizia a fare domande i pettegolezzi e le maldicenze sembrano rendere molto difficile la strada verso la verità. Soltanto Oliver, uno scanzonato giornalista americano, si offre di aiutarla. Ma qualcosa le dice che non può fidarsi di lui… Mentre le rivolte esplodono e la fitta rete di bugie comincia a farsi più pressante, Belle riuscirà a capire a chi può concedere la sua fiducia?
RECENSIONE
Fine anni ’30, la vita di Belle viene completamente
stravolta dalla scoperta di avere una sorella maggiore, scomparsa nel nulla
appena nata. Tra le vie ricche di fascino e colori particolari della Birmania,
prende vita il suo viaggio, che la porterà non solo a cercare la verità sulla
sorella, ma anche a scoprire cosa vuole dalla vita e chi è realmente.
“Si sentiva leggera,
trasformata, come se anche a lei spettasse stare sospesa lassù in alto,
condividendo l’aria con gli uccelli e un venticello gentile. Che il mondo
potesse racchiudere una tale straordinaria bellezza, e al contempo così tanta
violenza, le risultava incomprensibile, ma sapeva che avrebbe dovuto trovare un
modo per capire e accettare quei due estremi.”
Belle è una ragazza che è cresciuta in maniera particolare,
con un padre severo e testardo, e una figura materna incostante. La madre
infatti, in seguito alla scomparsa della figlia maggiore è caduta in una forte
depressione che la porta a perdere tutto, anche gli affetti più cari. Belle è
quindi, inconsapevolmente alla ricerca di affetto e di amore, ma soprattutto
c’era una risposta al comportamento dei genitori.
“Non le andava di
pensare a quale fosse il motivo per cui i suoi genitori le avevano nascosto
l’accaduto. Né osava chiedersi quanto la disgrazia dovesse aver colpito sua
madre. Non poteva e basta. Perché se l’avesse fatto… be’, forse avrebbe dovuto
rivalutare tutta la sua infanzia.”
Nel suo viaggio in Birmania, non solo ha a che fare con
misteri, intrighi e complotti, ma trova anche l’amore. Oliver, giovane
giornalista americano, è lì per lei disposto a darle una mano nelle ricerche, a
salvarla nei momenti di pericolo e sorreggerla nelle difficoltà. In un cammino
che sembra difficoltoso e anche senza via di uscita i due non possono fare a
meno di legarsi, con un sentimento puro e autentico che viene temprato dalle
difficoltà.
“Si sentiva più al
sicuro sapendo che era lì con lei. Ciò che li teneva uniti era un legame
istintivo. Era un legame sincero con il quale ciascuno dei due dichiarava
all’altro: so chi sei e scoprirò ciò che ancora non conosco. Le vennero in
mente le parole «anime gemelle» e, per quanto sembrasse un cliché, era la
verità.”
Lo stile del libro è scorrevole e incalzante. Ho
apprezzato, in particolare, i due punti di vista temporali: il passato che
viene raccontato dal punto di vista di Diana, la madre di Belle, che ci
permette di capire al meglio quello che ha subito e affrontato la donna,
dandoci, pagina dopo pagina, degli indizi su come si sono evolute le vicende dopo
la scomparsa della bambina.
L’altro punto di vista invece è al presente ed è
quello di Belle, che si ritrova ad affrontare varie prove e avversità prima di
giungere alla verità.
Il romanzo, inoltre, è quasi un vero e proprio thriller,
anche se con delle note più delicate, perché insieme alla protagonista, piano
piano, cerchiamo di risolvere un mistero all’apparenza semplice, ma che dietro
cela tanto altro.
I personaggi sono perfettamente caratterizzati e
perfettamente in simbiosi con il paesaggio narrativo. Viene descritto un
periodo storico particolare, di cui non si raccontano solo le cose belle, ma
anche quelle più dolorose: temi come il colonialismo, le lotte tra popoli,
vengono raccontante in maniera autentica facendoti scoprire lati della storia
forse spesso dimenticati o sottovalutati. Tutti questi elementi, infine, sono
inseriti benissimo in una descrizione del paesaggio forte, piena di colori, che
ti fa percepire quasi con mano e con tutti gli altri sensi il fascino del
territorio dov’è ambientata la storia.
Contemplò il cielo,
lilla in alto, poi giallo, arancione e rosa, e infine di una cupissima tonalità
bordeaux. "Questo è il colore della Birmania”, pensò.
Consiglio questo romanzo perché è un viaggio tra la storia,
i sentimenti, misteri accattivanti e paesaggi da sogno. Vi conquisterà
lentamente e non riuscirete a staccarvi fino a quando non lo avrete finito,
quando con una piccola lacrima leggerete l’ultima pagina, perché alla fine non
potrete non riflettere sui legami familiari, sull’amore che può esserci tra un
figlio e i propri genitori, troppo spesso dato per scontato.
Un romanzo storico
più attuale di tanti romanzi contemporanei.
Veramente una bella storia.
Buona lettura!
Magnifico |
Il team di Passion For Books. ♥
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