venerdì 5 aprile 2019

Recensione "Tutte le volte che ho pianto" di Catena Fiorello

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "Tutte le volte che ho pianto" di Catena Fiorello, un romanzo edito Giunti Editore.

Titolo: Tutte le volte che ho pianto
Autrice: Catena Fiorello
Genere: Romanzo
Editore: Giunti
Ebook: 9,99€
Cartaceo: 15,30€
Per acquistarlo → Tutte le volte che ho pianto

to be continued...

SINOSSI
Commovente e carico di passione: un romanzo per chi non ha mai smesso di credere nella vita e nell’amore. 
Nell’autunno tiepido di una Messina dalle spiagge ormai deserte, Flora corre ogni mattina sul bagnasciuga: il vento, il sole, la pioggia, le nuvole, il rumore del mare sono divenuti per lei compagni indispensabili. Una disciplina che le dona calma, adesso che, a quasi quarant’anni, sta cercando di riprendere le redini della sua vita. Il matrimonio con Antonio, sposato da giovanissima, è andato in frantumi dopo l’ennesimo tradimento di lui, sempre in cerca di nuove avventure che non approdano mai a nulla. Eppure Flora non riesce a dimenticarlo e vacilla ogni volta che lui torna a corteggiarla, alimentando le illusioni della figlia quindicenne Bianca. Ma la sua vita è già abbastanza complicata, con un bar da gestire e una madre anziana che non ha mai superato la morte del marito e, soprattutto, la perdita di Giovanna, la sorella maggiore di Flora: bellissima, indomabile e carismatica, uccisa a vent’anni in un tragico incidente. E adesso Flora trema vedendo che la figlia Bianca, per uno strano destino, coltiva il sogno di diventare attrice proprio come un tempo Giovanna. Ma a scombinare di nuovo le carte, un giorno arriva Leo, con la sua aria da James Dean e un passato che lo lega a quei luoghi, dove sta per produrre un film. E con i suoi modi affascinanti, si insinua pericolosamente nei pensieri di Flora... Ma perché Leo sembra sapere tante cose su di lei? Cosa si nasconde dietro il suo interesse per Flora? Può realmente fidarsi di quest’uomo così misterioso?

RECENSIONE

Un’altra conferma per questa autrice che io trovo sempre commovente nei suoi racconti di vita quotidiana di donne che hanno spessore e forza, nonostante i colpi della vita.

“Lo tranquillizzo confessandogli che a una certa età i compleanni sono come le spine di una rosa, pungono e basta.”

Stavolta la storia è quella di Flora, che alle porte dei quarant’anni si ritrova divorziata, da un marito traditore, che ha amato appassionatamente, e con una figlia adolescente che è tutto il suo mondo. Divisa tra una madre vedova che si lascia andare a poco a poco, il ricordo ingombrante di una sorella simbolo, morta prematuramente, e il lavoro al bar che le dà quel poco di respiro per andare avanti. Tutto si svolge in una Messina raccontata con la vivida attenzione di chi ama la sua terra e i colori di un’isola che si ama e si odia in egual misura.

“Il fatto di essere nata davanti al mare ha influenzato non poco la mia sensibilità. Ma il mare è una puttana. Ci ammalia, ci fa immaginare chissà che, e poi senza spiegarci il motivo ci lascia in preda alle nostre incertezze, sputandoci in faccia quello che ci manca. Solo gli innamorati sanno strappargli promesse gentili.”

La sua vita che scivola silenziosa e piuttosto monotona, fa da perno alle due donne della sua vita, sua madre e sua figlia, di cui lei si sente responsabile in maniera diversa ma che insieme sono un impegno faticoso.
La sua quotidianità verrà stravolta dalla presenza di Leo, che nascondendo un piccolo segreto, la avvicinerà e le darà un nuovo motivo per alzarsi la mattina e desiderare ancora di vivere la vita e l’amore.
Non mancheranno, a Flora e alla figlia Bianca, i dispiaceri e i colpi bassi della vita, ma in fondo quale famiglia non li attraversa e sopporta.
Scrittura fluida e colloquiale, che non si rende mai noiosa, ma che cattura con la semplicità dei termini per parlare di concetti profondi e reali. Interamente scritto in prima persona dal punto di vista della protagonista, lascia spazio al lettore per parecchie riflessioni.

“Ho smesso di credere nell’amore eterno. Semplice. Quel mondo fatato, dove per due persone che stanno insieme sembra tutto possibile, è una balla colossale. Invece bisognerebbe avere il coraggio di ammettere che non tutti stanno insieme felici, e che c’è chi si tiene un marito o una moglie giusto per non restare solo.”

Nonostante lo scetticismo di Flora e il suo disincanto iniziale è un bel romanzo che merita di essere gustato da tutti i romantici e da chi pur avendo avuto una delusione sentimentale crede ancora nella vita e in quello che di bello possa sempre regalare a qualunque età.
Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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