domenica 17 febbraio 2019

Recensione "Una sera di foglie rosse" di Riccardo Bruni

Cari romantici, Annalisa Vernazza ha letto "Una sera di foglie rosse" di Riccardo Bruni, un thriller/giallo edito Amazon Publishing.

Titolo: Una sera di foglie rosse
Autore: Riccardo Bruni
Genere: Thriller/Giallo
Editore: Amazon Publishing
Ebook: 4,99€
Disponibile in Kindle Unlimited
Cartaceo: 9,99€
Per acquistarlo → Una sera di foglie rosse

to be continued...
SINOSSI
Leo Berni è un avvocato dalle abitudini poco salutari e un rapporto precario con la legge. Vive a Siena e difende d’ufficio furfanti e spacciatori. Un giorno si rivolge a lui una vecchia conoscenza, Saverio. Berni lo detesta, ma decide di aiutarlo nel complicato caso della scomparsa della moglie, mosso da un unico motivo: Gabri un tempo era la sua ragazza. Prima di svanire nel nulla, la donna stava allestendo una mostra delle opere di Duccio di Portaluce, il pittore che ritraeva il diavolo.
Affiancato da Claudia Perrone, una cronista appena arrivata nella Città del Palio, e dagli amici storici che vivono tra giochi di ruolo e serate alcoliche, Leo avvia la sua indagine nel corso della quale si troverà a fare i conti con il proprio passato e un visionario viaggio a puntate, causato dalla strana marijuana ricevuta da un suo cliente.
Accompagnato dal sottofondo onirico della musica dei Pink Floyd e dall’esilarante umorismo toscano, Leo Berni è l’irresistibile protagonista della nuova serie di Riccardo Bruni.


RECENSIONE
Leo Berni è un avvocato, non ha un ufficio, ha un computer in perenne riparazione, beve troppo e difende personaggi particolari che sistematicamente non lo pagano. Un avvocato molto sopra le righe, con una passione smodata per la musica degli anni 80-90 che fanno da colonna sonora alla sua vita.
Ma quando il marito della sua ex fidanzata chiede il suo aiuto proprio perché la donna è sparita, Leo dovrà decidere cosa vuole fare della sua vita e soprattutto come vuole viverla.
Grazie ai ricatti più o meno velati di Claudia, giornalista che si occupa di cronaca giudiziaria, e dei suoi amici molto particolari, riuscirà il nostro Leo a scoprire la verità? O sarà stato proprio il marito l'assassino, come tutti gli indizi stanno a indicare?

Io sono uno che le decisioni, quelle vere, non le sa prendere. Quando devo scegliere se andare al cinema o starmene a casa, prima di riuscire a capire cosa voglio aspetto sempre che sia troppo tardi per il cinema, così non resta altro che rimanere a casa. E il fatto che, pensando a un esempio di decisione importante, mi venga in mente questa stronzata la dice lunga sulla mia lucidità.

Questo giallo è scritto in prima persona dal punto di vista del protagonista, Leo. Personaggio molto lontano dall'idea di avvocato di successo.
Disilluso, in perenne conflitto con se stesso, ma molto umano, arguto e soprattutto molto autoironico.
Tutti elementi che lo rendono un personaggio molto interessante e a cui non puoi fare a meno di affezionarti.
Sentiamo la voce di Claudia, solo nei pezzi di cronaca che pubblica sul quotidiano per cui lavora.
Una scrittura semplice, fluida, ma ricercata senza essere pesante o eccessivamente prolissa, ha un ritmo tale da non stancare o annoiare, riesce a dosare la suspense a del sano umorismo toscano, grazie anche alla scelta di ambientare il romanzo a Siena.

Il mio ex capo è riuscito ad avere i verbali di sequestro della procura dopo i sopralluoghi eseguiti in questi giorni. Credo che a questo livello di infiltrazione ci siano soltanto la mafia, i servizi segreti e Achille La Ferla.

Particolare la scelta di utilizzare dei viaggi onirici che compie  Leo, che lo aiuteranno nel  risolvere il caso, ma questa scelta, è una scelta azzeccatissima: una storia reale e concreta che esce un po' dai soliti schemi.
Purtroppo non mi sento si svelarvi altro, non vorrei rovinarvi la sorpresa!
In questo libro, Leo e Claudia, si stanno conoscendo, il loro rapporto è solo agli inizi. Di lei si conosce ancora poco, ma la chimica tra di loro si è già palesata, tanto che già qualcuno ha capito cosa bolle in pentola, mentre Leo fa molto orecchie da mercante.

Non è assolutamente vero, ormai è da un bel pezzo che delle cause di cui mi occupo non frega niente a nessuno. È che a volte mi calo così tanto nel personaggio da dimenticarmi che è un personaggio. E poi è un'ottima scusa. Così mi alzo, mi infilo il giaccone e saluto.

Un libro a mio parere molto valido. La parte gialla ti porta a fare supposizioni insieme a Leo, mentre invece la parte sul privato del protagonista, ti dà la sensazione di essere su una giostra.
Ti arrabbi con lui quando fa pessime scelte e si giustifica con scuse stupide, provi dispiacere quando lui stesso si rende conto degli sbagli commessi e ti fa ridere quando interagisce con i suoi amici che sono i suoi punti fermi.
Il sentimento che predomina in questo romanzo è l'amicizia, quella vera che dura negli anni.
Le premesse stanno a indicare che questo libro è il primo su Leo Berni, e io spero ardentemente che il prossimo esca molto velocemente.
Ho apprezzato molto come si pone il personaggio, soprattutto nei suoi errori da persona normale.

"La giustizia è uno scopo, un fine ultimo. La legge, invece, è uno strumento nelle mani degli uomini. Ma non è detto che tutti gli uomini aspirino alla giustizia, così come non è detto che la legge sia sempre lo strumento migliore per ottenerla". Non so come mi sia venuta, ma non è male per niente. Il giorno che mi radieranno dall'albo potrò sempre mettermi a scrivere aforismi.

Se cercate un giallo che sia  anche divertente, questo è il libro che fa per voi.
Buona lettura!
Magnifico
Alla prossima, Annalisa Vernazza.
Il team di Passion For Books. ♥

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