mercoledì 13 febbraio 2019

Recensione "Nemici per scelta, amanti per caso 2" di Asia Rebecca Casalboni

Cari romantici, Silvia Paguni ha letto "Nemici per scelta, amanti per caso 2" di Asia Rebecca Casalboni, un romanzo appartenente alla collana BrightLove di PubMe.

Titolo: Nemici per scelta, amanti per caso 2
Autrice: Asia Rebecca Casalboni
Genere: Romanzo
Collana: BrightLove
Editore: PubMe
Ebook: 2,99€
Disponibile in Kindle Unlimited
Per acquistarlo → Nemici per scelta, amanti per caso 2

to be continued...
SINOSSI
«Andrei anche all’inferno se servisse a rivederlo, perché non c’è inferno peggiore di averlo lontano da me. È questo il mio inferno adesso. È vivere senza di lui.»

Adrian James resta un mistero per Lexie Nelson, proprio come il suo passato. Eppure, di una cosa è assolutamente certa: lei lo ama. Più di qualsiasi cosa. Nonostante tutto.
Ed è questo a spingerla a fidarsi ancora di lui, persino quando verrà a galla tutta la verità che lo riguarda e che, in qualche modo, ha sempre avuto a che fare con lei. Ma l’amore può essere la risposta a tutto, può bastare?
Un colpo di scena inaspettato, tradimenti, dolorose bugie e un finale sconvolgente. Un sequel che, di certo, non vi aspettate e che promette di farvi impazzire.
Lexie, però tu, non dimenticare mai che: “Adrian James, in un modo o nell’altro, ne esce sempre.” 
Sì ma, questa volta, sarà davvero così? 

RECENSIONE
Secondo e ultimo libro per la storia di Lexie e Adrian che abbiamo lasciato con un cliffhanger non indifferente e molte domande aperte, ma la definizione che ne ho dato istintivamente alla fine della lettura è stata “spiazzante e surreale”.
Purtroppo, la lettura di questo sequel ha, non solo lasciato senza risposte alcune domande su situazioni createsi nel precedente libro, ma ha contribuito a generarne delle altre. L’impressione che mi ha lasciato è stata quella di aver letto un altro genere di storia rispetto al primo new adult che aveva una connotazione più romance.
Scritto in prima persona dal punto di vista di Lexie, questo è un action book parecchio accelerato che sembra per pura coincidenza abbia protagonisti con gli stessi nomi del precedente. Non ho trovato una connessione forte tra i due libri, tale da giustificarne la connotazione di sequel. Ci sono alcune incoerenze tra i due libri, soprattutto riguardo le entrate e le uscite di scena di alcuni personaggi e le conseguenti forzature di situazioni surreali come l’entrata in campo della “squadra” di quasi tutti i personaggi secondari. Questo ha reso più difficoltosa la lettura.
Tanti quindi i dubbi che nascono leggendo.
Alcune scene sono risultate poco credibili, una su tutte la protagonista che fin dall’inizio è una ragazzina sbadata cronica, facile alla caduta, che in questo libro si trasforma con poche settimane di lezioni di autodifesa, nell’erede di Lara Croft.

“Lui assottiglia lo sguardo, come a sfidarmi, ma io faccio un passo avanti, per niente intimorita. Può sentirsi chi vuole qua dentro, ma a me non interessa. Non me ne è importato negli ultimi tre mesi, e non me ne frega una cicca neanche adesso. Giuro che lo cambierei se solo non fosse uno dei migliori qua dentro.”

Se già nel primo libro Adrian mi era parso forzato nel ruolo di bad boy diciottenne, qui entrambi i protagonisti arrivano ad avere dell’inverosimile.
Va bene la ricerca dei colpi di scena e l’uso di un plot da spy story, ma personalmente avrei preferito che si mantenesse una coerenza col genere del primo libro, che ho preferito di gran lunga e che avrebbe potuto essere benissimo autoconclusivo con alcuni chiarimenti alle situazioni irrisolte e un epilogo degno di un romance.
Mai come in questo caso il consiglio “Less is more” sarebbe stato l’ideale.
L’eccessiva messa in campo di situazioni e colpi di scena non sempre sono un pregio, a volte generano, a mio avviso, troppa confusione, come l’impressione che si ha di assistere a dettagliate colluttazioni ed epici combattimenti alla Hunger Games.

“Appena i miei occhi cadono sulla pistola che tiene tra le mani e che sta puntando contro XXX, faccio un balzo e con il piede gliela tolgo dalle mani. Questa cade a terra e prima che possa riprenderla, lo colpisco con forza al petto, spingendolo indietro. Barcolla e faccio per ricolpirlo, furiosa, quando afferra il mio piede e lo trattiene fermo, sospeso. (…) alzo l’altra gamba, rimanendo sospesa in aria qualche secondo e lo colpisco al collo.”

Tralasciando la conta di piccoli errori e refusi, e lo stile a volte un po' ingenuo, è tuttavia una storia scritta abbastanza bene, anche se risulta ridondante in alcune parti, specialmente nei soliloqui della protagonista in seguito a un evento traumatico, perdendosi in svariate ripetizioni che non giovano alla fluidità del racconto.
Non posso però dare un giudizio del tutto positivo, ma mi sento comunque di incoraggiare questa autrice.
Ritengo solo che questa storia, poiché presenta una trama con spunti interessanti, con i giusti accorgimenti sarebbe potuta esistere come libro autonomo, senza necessariamente legarsi alla precedente. In sincerità, e proprio perché concepito come sequel quindi non leggibile autonomamente, mi sento di consigliarlo solo a chi avendo letto il precedente voglia comunque avere la soddisfazione di conoscere un possibile finale secondo il punto di vista dell’autrice. Davvero un peccato.
Buona lettura!


Mediocre
Alla prossima, Silvia Paguni.
Il team di Passion For Books. ♥

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