sabato 5 maggio 2018

Recensione "Sotto la superficie" di Ilari C.

Luisa Diana ci parla di Sotto la superficie di Ilari C., un romanzo m/m contemporaneo edito Self Publishing.

Titolo: Sotto la superficie
Autrice: Ilari C.
Genere: m/m contemporaneo
Editore: Self Publishing
Ebook: 3,99€
Cartaceo: 13,68€
Per acquistarlo → Sotto la superficie

to be continued...

SINOSSI
Cristian è il famoso numero 10 della Roma City, e ha tutto quello che desidera a portata di mano. Il calcio gli ha permesso di pagare i debiti di suo padre, e il successo di assecondare il suo bisogno di attenzioni. Il calcio gli ha dato tutto, a patto di non rivelare la sua bisessualità.
Samir è un pugile franco-tunisino di successo che per diventare tale è dovuto sfuggire al controllo di un padre violento. Eppure vive ancora secondo i suoi contorti insegnamenti. Samir sa chi dovrebbe essere, per suo padre, per i suoi connazionali, per la stampa, ma non chi realmente è. Perennemente in bilico tra il suo istinto di autodistruzione e la sua voglia di riscatto, è giunto a un compromesso: lui degli uomini non si innamora e questo, pensa, basta a renderlo come gli altri lo vogliono. Quando Cristian e Samir si incontrano si dicono entrambi che è solo sesso.
Cristian vuole concentrarsi sul calcio e su suo figlio. Samir ci tiene a restare l'eroe nell'immaginario collettivo dei suoi connazionali, e gli eroi, gli è stato insegnato, non sono gay. Ma la pressione dei tabloid, la curiosità morbosa dei fan, e, soprattutto, ciò che agita i loro cuori, rischiano di frantumare le loro maschere. Cosa si cela davvero sotto la superficie?  
Questo è un romanzo mm contemporaneo adatto a un pubblico adulto.

RECENSIONE
Ho voluto leggere questa storia perché sono rimasta affascinata dalla sinossi. Potrete dire, cosa ha di diverso dalle altre sinossi che trattano questo genere di argomento? Bene, vi rispondo così: La differenza sta tutta nella storia.
Cristian e Samir, i due protagonisti, vivono la loro attrazione in modo differente. Il primo ha deciso di non farsi sopraffare dalle critiche, dai cori omofobi, mostrando al pubblico un volto di indifferenza, che effettivamente non ha; il secondo, ne è letteralmente atterrito. Cristian vive la sua bisessualità puntando su ciò che in due si può ottenere, Samir la vive, nascondendola e facendosi proteggere da chi, in cambio non chiede nulla.
La loro sarà una continua sofferenza, un cercare di avere e sottrarselo allo stesso tempo, l’amore s’insinua senza neanche farsi accorgere e li lascia lì a chiedersi cosa fare, come agire. Una frase di Samir ha rischiato davvero di travolgermi:

«Rappresenta l'amore vero». Samir sfiorò le sue dita per un momento, poi tornò a vestirsi. Quelle parole bastarono per fargli cambiare idea su quel minerale. Sì, pensò, era una rosa di pietra, ma pur sempre una rosa. Una rosa eterna.”

Per essere d’accordo con me, dovrete leggere la storia di questi due campioni. Sì, non avete capito male, Cristian è un campione del calcio, mentre Samir è un campione nel pugilato. Tutti e due hanno dovuto affrontare un’infanzia difficile e non sentirsi amati dal proprio padre.

“Perché era stato incapace di dominare se stesso, incapace di lasciarlo andare, e non poteva dargli nulla per risarcirlo di tutto ciò, neanche il suo amore. Specialmente il suo amore. A lui non avevano insegnato ad amare.”

Questo aspetto si ripercuoterà in maniera perentoria in Samir, oltre al suo essere della Tunisia. Ho in qualche modo voluto mettere in evidenza la provenienza di Samir, rispetto a Cristian, perché anche la sua nazionalità inciderà molto sui suoi comportamenti. È la frase stessa che troverete sulla cover ad aiutarvi a intuirne l’importanza, è la stessa frase che mi ha colpito di primo acchito, facendomi rabbrividire per la profondità del suo significato.

“Per il mio Paese sono un esempio, sono un eroe, e gli eroi non sono gay.”

Non voglio dilungarmi oltre, ho detto già troppo, voglio invece sottolineare che per essere la prima storia che leggo di quest’autrice sono rimasta estasiata dal suo stile, da come ha affrontato l’argomento, di come non si è addentrata in scene erotiche, anche se non mancano, ma ha insistito e ha pigiato soprattutto sullo stato d’animo di questi due protagonisti, sul loro carattere, sul loro porsi al pubblico, su ciò che cercano: vivere il loro amore e arrivare alla felicità che tutti desiderano.

Il mondo fuori non esisteva, c'erano solo Samir e Cristian, al di là di ogni definizione, al di là dell'amore, dell'amicizia, del sesso, al di là del calcio, del ring, di ciò che gli altri si aspettavano da loro, di ciò che loro si aspettavano di essere per gli altri. C'erano solo loro e quel momento di felicità, che avevano strappato al mondo.”

Alcuni estratti mi hanno dilaniato il cuore, ho sentito il loro dolore, la loro sofferenza, la loro umiliazione nell’essere additati come diversi.

“La rabbia si era dileguata sostituita da un senso di impotenza, cosa poteva fare per fermare chi era costantemente in fuga da se stesso e da tutti? Samir era come l'acqua che gli scivolava via tra le dita, lasciandogli solo le gocce che non l'avrebbero mai dissetato. «Perché vuoi auto-sabotarti?», gli domandò allora. «Dovresti farti la stessa domanda ogni volta che cadi tra le mie braccia», l'altro disse e se ne andò, lasciandolo assetato di qualcosa a cui non sapeva dare un nome.”

Lo so che non tutti abbiamo le stesse idee, che ognuno può pensarla in modo diverso, ciò che non mi va è il dover giudicare l’altro, credendomi chissà chi. Ed è questo che ho osservato in primis: ognuno può e deve vivere la sua vita, senza doversi curare degli altri, soprattutto, se il suo agire non danneggia nessuno.
Dentro di me so cosa ho provato, le emozioni che sono strisciate fino ad attecchire nel mio cuore, spero di essere riuscita a trasmetterle anche a voi, così da farvi correre a leggere “Sotto la superficie”, perché merita la vostra attenzione.
Un romanzo bello in tutto.
Buona lettura.

Bello
Alla prossima, Luisa Diana.
Il team di Passion For Books. ♥

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