venerdì 23 febbraio 2018

Recensione "Noi siamo infinito" di Stephen Chbosky

Salve Romantici!
Giada Bertone ci parla di Noi siamo infinito, un romanzo di Stephen Chbosky.

Titolo: Noi siamo infinito
Autore: Stephen Chbosky
Genere: Romanzo - New Adult
Editore: Sperling & Kupfer
Ebook: 7,99 euro
Cartaceo: cop. rig.: 14,36euro cop.fles.: 8,41euro
Per acquistarlo → Noi siamo infinito

to be continued...

SINOSSI
Fra un tema su Kerouac e uno sul Giovane Holden, tra una citazione da L'attimo fuggente e una canzone degli Smiths, scorrono i giorni di un adolescente per niente ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un vortice di prime volte: la prima festa, la prima rissa, il primo amore - per la bellissima ragazza con gli occhi verdi che quando lo guarda fa tremare il mondo. Il primo bacio, e lei gli dice: per te sono troppo grande, però possiamo essere amici. Per compensare, Charlie trova una che non gli piace e parla troppo: a sedici anni fa il primo sesso, e non sa neanche perché. Allora lui, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico, al quale racconta ciò che vive, che sente, che ha intorno. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti, quello che non dimentica mai un compleanno, quello che non tradisce mai e poi mai un segreto. Peccato che quello più grande, fosco e lontano, sia nascosto proprio dentro di lui. Un romanzo emozionante e coinvolgente, dove tutto è riconoscibile, vivido, naturale, la storia vera di un adolescente con il suo sapore dolceamaro che ha ispirato il film culto con Emma Watson e Logan Lerman.

RECENSIONE
Oggi sono qui per recensire Noi siamo infinito di Stephen Chbosky. Un libro che volevo leggere da tempo e che ho avuto la possibilità di farlo per il blog. La curiosità di leggerlo è nata qualche anno fa dopo aver visto il celebre film.
Charlie è un quindicenne maturo, introspettivo, riflessivo, forse troppo. Pensa molto, a volte in modo quasi contorto. Adora leggere e la sua passione viene alimentata da un suo professore, Bill, che gli consegna personalmente delle letture. Leggere lo aiuta a evadere. È un ragazzo "speciale".

"Credo che ciascuno di noi sia speciale, a suo modo. Sì, ne sono convinto."

Decide di voler "partecipare" alla vita sociale ed è così che conosce Patrick e Sam, che ben presto diventeranno i suoi due migliori amici. Patrick è allegro, mentre Sam è dolce e comprensiva. Charlie si innamora di lei, ma non può "pensare a lei in quel modo".
Ma proprio quando ormai Charlie si rassegna e si accontenta di essergli solo amico, le cose cambiano. Ed è lì, che tutto cambia. Riemerge qualcosa del suo passato che l'ha traumatizzato profondamente.

"Tu sei strano, lo sai? Lo sei sempre stato. Lo dicono tutti. Fin da quando ero piccolo."

Il contesto è quello degli inizi degli anni '90. La caratterizzazione è perfetta e si respira pienamente l'atmosfera rarefatta della musica, delle cassette, delle feste, Delle abitudini del tempo. In questo, l'autore è stato bravissimo!

"Il fatto che tu fossi triste per me contava molto di più della vostra rottura."

Si tratta di un romanzo epistolare, in cui il protagonista scrive delle lettere a un "amico", in cui racconta di sé e di ciò che quotidianamente gli accade. Ho apprezzato questo stile perché solo così si può davvero comprendere la mente di Charlie.
È estremamente realistico, così tanto che sinceramente in alcuni punti mi sono annoiata. Ci sono stati passaggi un po' pesanti e riflessioni lunghe. La lettura è scorrevole, ma, secondo me, un po' rallentata da queste parti.
Di per sé, c'è una bellissima storia di adolescenza e come tale vengono trattati i temi più comuni, come droga, alcool, sesso, prime volte, omosessualità, ecc... Non solo, si parla anche dell'amicizia tra Chiarlie, Sam e Patrick. A mio avviso, è ben descritta e commovente. È con loro che va nel tunnel della città a tutta velocità di notte con la musica alta e sente una sensazione di infinito.

"Mi sento come... Infinito."
"C'è qualcosa in quel tunnel che porta in città. Di notte è stupendo. Semplicemente glorioso."

Ma veniamo al vero nocciolo della questione. Penso che, chiunque, leggendo il libro, non veda l'ora di capire come mai il personaggio principale è "strano". Cosa l'ha turbato? Cos'è successo? Sarebbe stato molto bello se questo motivo fosse stato trattato maggiormente. Visto che si tratta forse del tema principale del libro stesso, avrei apprezzato un po' più di attenzione verso il passato di Charlie, che, invece, viene accennato. Tutto si riduce a poche parole finali, ovviamente è ben chiaro ciò che è accaduto. Ma perché non analizzare maggiormente questo aspetto?

"Ho davvero qualcosa che non va. E non so di che cosa si tratti."

Per il resto è un buon libro sul periodo di adolescenza e su come i ragazzi vivono le loro prime esperienze. Mi ha emozionata alla fine, penso che non potesse esserci un finale migliore. Il messaggio che si cela dietro a questo scritto è che noi siamo il frutto di ciò che viviamo, in positivo e in negativo. Nel libro c'è un bellissimo esempio: un padre alcolizzato ha due figli, uno diventa astemio, l'altro diventa a sua volta alcolizzato. Siamo il prodotto del passato e delle nostre esperienze, ma ci rimane la possibilità di scegliere chi essere. Possiamo diventare come chi ci ha segnati oppure il contrario.

"Anche se non possiamo essere noi a decidere da dove veniamo, possiamo scegliere la nostra meta."

Ve lo consiglio perché fa riflettere molto. Come ho scritto, avrei preferito che certe parti fossero messe in risalto, ma rimane un buon libro!

Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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