martedì 30 gennaio 2018

Recensione "A domani" di Maura R.

Buon pomeriggio Romantici!
Oggi, la nostra Giada Bertone ci parla di un romanzo self intitolato A domani di Maura R.

Titolo: A domani
Autrice: Maura R.
Serie: #1 A domani
Genere: Contemporary Romance
Editore: Self Publishing
Ebook: 0,99 euro Cartaceo: 8,54 euro
Per acquistarlo → A domani

to be continued...

SINOSSI
Per l’avvocato Andrea Furlan – affascinante quarantenne divisa tra i doveri di madre e una brillante carriera - Leonardo Cacciari potrebbe rappresentare un “pericolo”, una duplice trasgressione.
Sul piano professionale significherebbe andare contro il suo principio di tutelare unicamente i diritti delle donne e, su quello personale, fare un salto nel vuoto, cancellando anni di totale autocontrollo e l’innata capacità di tenere tutti ad una certa distanza.
Catturato dai contrasti di una donna che porta con sé fuoco e ghiaccio, l’“arrogante” imprenditore immobiliare è determinato a conquistare la fredda professionista, sempre in fuga da se stessa e dai propri sentimenti.
Sotto lo sguardo sbigottito, ma ironico, dei loro amici il viaggio inaspettato di Andrea e Leonardo avrà tre tappe fondamentali: Trieste, Torino e Genova. Ciascuna di queste cornici racchiuderà tre diverse spirali della loro innegabile passione. 
Come la vita ci insegna, il cambiamento è l’unica certezza: si ride, si piange, si ama, si costruiscono muri per poi buttarli giù. 
A domani non è una certezza, ma l’augurio più bello.
Il destino non esiste … Tutto dipende dalle scelte che siamo in grado di fare. 
Da quanto siamo pronti a rischiare, a lottare, a crederci . 
Da quanto siamo disposti a cedere per avere.
… Tutto dipende da noi.

RECENSIONE
Oggi sono qui per recensire il primo volume della duologia di Maura R., intitolato "A domani".
È la storia di Andrea, una donna glaciale, un avvocato determinato, ma anche una mamma premurosa. Il suo matrimonio con Paolo finisce e il suo cuore diventa ancora di più di ghiaccio.

"Lei che pareva di ghiaccio e invece era un vulcano di passionalità."
Leonardo Cacciari è un suo assistito in una lotta giudiziaria. È un uomo sicuro di sé, misterioso, ma anche romantico.

"Per sta sera, non chiederti cosa succederà domani."

Tra i due nasce un sentimento da cui Andrea sfugge inizialmente, per poi accorgersi di essere legati profondamente. Lei aprirà a lui il suo cuore, mostrandogli una parte dolce e vulnerabile di sé.

"L'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi."
Nella vicenda ci sono molti altri personaggi che non sto a rivelare perché vanno conosciuti leggendo il libro. Solo una nota positiva: mi è piaciuto molto Berni, il vicino di casa di Andrea, che vive col suo compagno e il loro cagnolino. Anche se un po' stereotipato, ho apprezzato la sua vitalità e la sua ironia.
Lo stile della scrittrice non risulta molto fluido, ho letto molto a rilento. Questo perché ho trovato poco scorrevole la lettura e lo svolgersi dei fatti. Ci sono, a mio avviso, troppe azioni e descrizioni che effettivamente non sono indispensabili per la storia. Appena ho letto la trama, sono rimasta colpita. Sembrava avvincente e originale. Avevo aspettative alte. Purtroppo però sono rimasta delusa.
Ci sono le basi per un buon libro. Ma, secondo me, non sono sviluppate bene. L'inizio è accattivante, poi mi è sembrato caotico: informazioni e ogni minima azione nel dettaglio, senza un vero scopo.
La scrittura è corretta. La narrazione è in terza persona.

"In quel momento capì che Andrea era diventata parte di lui"

Un'altra nota negativa è che ho faticato a identificare i personaggi come adulti. Andrea ha 40 anni, Leonardo 45. Eppure, la mia immaginazione a stento li ha associati a quell'età, a causa di comportamenti tipicamente giovanili.

"Sono pazzo di te, avvocato."

Ho capito la complessità del personaggio di Andrea, che mette un'armatura per nascondere quanto in realtà sia fragile. Ma sono aspetti che vengono trattati solo in modo superficiale. Il suo passato è intrigante, ma anche quello viene spiegato velocemente.

"Il suo posto era tra le sue braccia."

Leonardo è un po' enigmatico, non l'ho ancora inquadrato bene. Vuole essere arrogante, ma non mi sembra lo sia più di tanto. Magari nel secondo volume verranno trattate meglio queste caratteristiche.

"Morire un po', per tornare a vivere."

Ho gradito alcune scene e alcuni particolari, ad esempio la familiarità che c'è tra gli abitanti del palazzo di Andrea. Mi è piaciuto moltissimo il finale! Ammetto che è stato da brividi, l'ultimissima parte del libro è stata bella. Mi ha colpito. Penso che il messaggio che invia al lettore sia quello di non arrendersi. Premetto che è una questione di gusti, ma sinceramente non mi ha trasmesso molto questo romanzo, se non nella parte finale. Non è assolutamente scritto male, ma non mi ha coinvolta e non mi ha emozionata. Sono dispiaciuta perché i personaggi e la relazione tra loro potevano essere originali e per nulla scontati.
La mia speranza va tutta nel secondo volume della duologia, che mi affretterò a iniziare!

"Quanti cuori ci vogliono per sopravvivere? Ne basta uno, per essere felici? Ne aggiusti un pezzo e te ne sfugge un altro..."
Lo consiglio a chi ama le letture più descrittive e lente.

"Nella vita si possono fare giri immensi, ma chi siamo ci verrà sempre a cercare."

Mediocre
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

4 commenti:

  1. Buonasera Giada,
    ho letto proprio adesso la tua recensione di A domani.
    Ho adorato A domani ed ancor più Oggi è già domani.
    Ho trovato la scrittura scorrevole, coinvolgente, incalzante, coerente dall'inizio alla fine.
    Quindi mi ritrovo ad essere alquanto stupita quando affermi che il romanzo è "informazioni e ogni minima azione nel dettaglio, senza un vero scopo", credo che tu intenda un'accozzaglia di informazioni con descrizione di ogni azione nel dettaglio, senza dare a tutto questo una vera direzione e con l'unico risultato di annoiare il lettore.
    Dimmi se ti ho parafrasato bene.
    Ad ogni modo io la direzione la vedo e la vedo bella marcata. E' un percorso che i due protagonisti cercano di fare insieme, un percorso di conoscenza, di sofferenza ma anche di rinascita di due anime che sono alquanto inquiete.
    I personaggi li ho trovati molto ben caratterizzati, Bernie per me non è la sola nota positiva, lo stereotipo? Io non l'ho vista da quel punto di vista, quanto un bell'omaggio alla commedia italiana di Tognazzi.
    Inoltre non è la sola nota positiva, dai, la migliora amica di Andrea, il capo di Andrea ... e ti assicuro che proveniendo io dall'ambiente legale, rispecchia in toto l'avvocato tipo , e tante note negative ... a Paolo non avresti dato due schiaffi? Ma più che volentieri!
    Quando all'età anagrafica dei protagonisti ed ai loro comportamenti giovanili (tipo?).
    Da quarantenne ti posso assicurare che certi atteggiamenti sono più che realistici e normali. Non è che noi quarantenni, compiendo gli anni, passiamo automaticamente il punto di non ritorno, intendiamoci.
    Inoltre a secondo del tuo ambiente, delle tue abitudini tutto assume un perché diverso.
    Sinceramente sono dispiaciuta. Ripeto io ho adorato questo libro e ne ho adorato il seguito.
    Come dici tu è sicuramente una questione di gusti, e i gusti differenti vanno rispettati.
    Però dire che questo libro è mediocre, mi spaventa.
    Lo so che voi blogger avete questa missione di onestà intellettuale nei confronti dei lettori, sacrosanta, però ripeto, avete anche una grande responsabilità nei confronti del futuro degli autori self, persone che comunque si sono dannate l'anima per scrivere i loro libri, che solo per questo vanno rispettate e che comunque sia hanno suscitato delle emozioni, e quindi hanno portato a termine la loro missione. Tu stessa hai detto ne che leggerai il seguito, ma il tuo giudizio di mediocrità porterà sicuramente altre persone a nemmeno considerarlo, il potere della vostra parola.
    Detto questo. Mi spiace, ma secondo il mio modestissimo parere, A domani e la sua autrice meritano sicuramente di più!

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    1. In alto a destra c'è un elenco che presenta le nostre valutazioni, quindi le autrici sanno a cosa vanno incontro. Inoltre, chi richiede una recensione è consapevole di poter andare incontro a una recensione positiva o negativa.
      Ci sono giudizi e giudizi, il nostro è questo e non ci pare di aver offeso qualcuno. Per niente!
      Il mediocre è un nostro giudizio, NON È LEGGE.
      Se poi una persona è intelligente, va ben oltre a una recensione. I gusti son gusti e se qualcuno reputa un libro meno bello, c'è chi lo reputa bellissimo.
      Inoltre, l'autrice in questione si è occupata di "creare" una bella comunella su questa recensione sul suo gruppo autrice, e i lettori a mandarci a fancu**, a giudicare pesantemente. Direi un comportamento davvero poco professionale.
      Buona serata.

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  2. Sono andata ben oltre la recensione non preoccuparti di questo, e non ho aizzato nessuno contro di te o il tuo Blog. Non ho fatto altro che agire nel tuo medesimo modo e cioè rendendo pubblica la Recensione sul mio Gruppo, cosa che tra l’altro faccio sempre a prescindere dalle “stelline”. È palese che laddove noi autori ci esponiamo, lo fate anche voi Blogger nel recensirci, dovreste saper accettare “critiche” tanto quanto noi. Come ti ho già detto mi dispiace per gli insulti, cose del genere non dovrebbero mai accadere, ma non posso ritenermi responsabile delle azioni altrui. (Da persona intelligente, ti esorto a continuare a fare recensioni sui libri e non sulle persone).

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    1. Noi facciamo tranquillamente recensioni sui libri, anche perché detto schiettamente chi cavolo conosce gli autori.
      Ci scambi la parola, ma non di certo questo porta al dire di conoscerlo.
      Semplicemente chi si lamenta tanto, ma tanto, dovrebbe imparare ad accettare una critica e se non è disposto a farlo, di non chiedere.
      Comunque, noi andiamo avanti a testa alta senza problemi.
      Buona serata.

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