venerdì 21 agosto 2020

Recensione "La scomparsa di Sabine Hardison" di Kimberly Belle

Cari romantici, Giada Bertone ha letto "La scomparsa di Sabine Hardison" di Kimberly Belle, un thriller edito Newton Compton Editori.

Titolo: La scomparsa di Sabine Hardison
Autrice: Kimberly Belle
Genere: Thriller
Editore: Newton Compton Editori
Per acquistarlo → La scomparsa di Sabine Hardison

to be continued...
SINOSSI
Quello che potrebbe essere un mer­coledì qualunque per lei è un nuo­vo inizio.
Di sicuro, però, deve fare molta at­tenzione. Il minimo errore potrebbe mettere il marito sulle sue tracce. Beth ha cambiato città, nome e per­sino aspetto, ma il rischio di fare un passo falso è sempre in agguato...
A poche centinaia di chilometri di distanza, la scomparsa di Sabine Hardison sta facendo scalpore. Di ritorno da un viaggio di lavoro, suo marito Jeffrey ha trovato la casa de­serta. E ha immediatamente aller­tato la polizia. In casa non manca nulla e l’unico indizio a disposizio­ne di Marcus, il detective incaricato del caso, è una macchina abbando­nata lungo la strada.
Inizia così un’indagine difficilissi­ma. Marcus ha spesso l’impressio­ne che gli interrogativi lo allonta­nino dalla verità. Sabine è ancora viva? Jeffrey nasconde qualcosa? Ma, soprattutto, quali oscuri segre­ti si celano dietro l’apparente nor­malità del loro matrimonio?

RECENSIONE
Cari Romantici, questa volta ho letto "La scomparsa di Sabine Hardison" di Kimberly Belle e sono qui per parlarvene. Quando Sabine scompare lascia Jeffrey, il marito preoccupato e una sorella ansiosa. Entrambi nel panico, vengono coinvolti nelle indagini condotte dal detective Marcus per trovare la donna, che non ha lasciato tracce. Contemporaneamente, Beth sta scappando: un nome fittizio, dei documenti falsi e un piano infallibile. È decisa a ottenere il suo riscatto, a fuggire dalla sua vita precedente e a mettere fine alle violenze che ha subito. Una ricerca costante, una fuga verso la libertà e tanti segreti inconfessabili renderanno questa vicenda movimentata.
"Per la prima volta dopo sette lunghi anni, respiro. Un respiro vero, con tutto il corpo, che mi gonfia i polmoni come un pallone da spiaggia, così profondo da far male. Sa di libertà."

In passato, avevo già letto un libro dell'autrice e ricordo di aver trovato il suo stile piacevole. Questa volta ammetto di aver avuto un'esperienza migliore. Il romanzo è molto scorrevole, si legge in poco tempo, le pagine volano veloci. Merito anche delle narrazioni in prima persona, che raccontano i punti di vista di Beth, Jeffrey e Marcus. Le loro impressioni rivelano situazioni ben diverse, rendendo la lettura dinamica. I personaggi sono tutti perfettamente caratterizzati; ce ne sono molti, ma anche quelli secondari sono definiti e riconoscibili.
"Sei come la cocaina che somministrano ai cani poliziotto: mi hai dato solo una briciola di ciò che desideravo, per spingermi a volerne sempre di più."

La storia è originale e insolita. Per quanto possa sembrare semplice e lineare, in realtà si dimostra articolata. Fin dal primo istante, sono stata catturata dalle emozioni di Beth. Durante lo svolgimento ero davvero curiosa di sapere cosa stava succedendo. Ero così immersa da non riuscire ad avanzare ipotesi in merito. La vera svolta, però, l'ho trovata nel finale, per me del tutto inaspettato. Nonostante io legga thriller da un po' di tempo, non ero proprio arrivata alla risoluzione del caso. Mi ha spiazzata e sconvolta; è stato interessante alla fine ripercorrere mentalmente tutta la storia e accorgermi di quanti dettagli avrebbero potuto darmi dei suggerimenti. Eppure, questa volta sono caduta nella trappola che ha creato l'autrice ed è stato sorprendente! I temi che vengono trattati sono attuali e delicati; si parla di violenza domestica, di uomini aggressivi e riscatti. Oltre a un aspetto prettamente legato alla risoluzione del caso, viene evidenziata in modo realistico la vita che conduce una donna che convive con un soggetto violento. In alcuni momenti mi sono venuti i brividi al pensiero di cosa vivano queste vittime. Il messaggio che passa è proprio che nessun essere umano dovrebbe lottare per la libertà, uno dei principi basilari dell'esistenza. Nessuna donna dovrebbe essere vincolata, maltrattata, punita dal marito. Nessun uomo dovrebbe avere il potere di controllare la vita della propria compagna.
"Le persone non spariscono dalla faccia della Terra. Fuggono, si nascondono, vengono rapite. E io dovrei saperlo meglio di chiunque altro."

"La scomparsa di Sabine Hardison" è coinvolgente, sorprendente, intenso. Mi è piaciuto il colpo di scena finale; ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi e il modo in cui si raccontano. È una storia che colpisce e che rimane impressa; pur avendo finito il libro da ore, mi ritrovo ancora a pensarci. Fa riflettere ed emozionare. Leggendolo sono stata curiosa, affascinata, triste e sorpresa. Lo consiglio vivamente a chi cerca un thriller soft in cui le donne sono le protagoniste indiscusse; è un romanzo con una forte connotazione psicologica, che indaga l'animo sensibile quanto forte dell'universo femminile. Consigliato!
"«Non mi amavi. Amavi solo ciò che potevo darti: il potere»."

Buona lettura!

Bello
Alla prossima, Giada Bertone.
Il team di Passion For Books. ♥

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